Biografia
David Wark Griffith, uomo straordinario e pioniere della storia del cinema, a lui il merito di aver inventato Hollywood e improntato le basi per tutta la cinematografia a venire.
David Wark Griffith, l’uomo che inventò Hollywood
(La Grange, 22 gennaio 1875 – Los Angeles, 23 luglio 1948)
David Wark Griffith, nato il 22 gennaio del 1875 a LaGrange, nel Kentucky, è uno dei più importanti pionieri della tecnica cinematografica, tanto da essere definito «L’uomo che inventò Hollywood».
Griffith nasce in una famiglia con tradizioni militari, il padre, Jacob Griffith, era stato un eroe della guerra civile americana e aveva combattuto a favore del Sud. Il piccolo David cresce ascoltando storie di guerre e battaglie e con il sogno di diventare un drammaturgo. Scrive molte opere teatrali, ma lavora anche come attore per mantenersi.
Nel 1907 abbandona il Kentucky e si trasferisce a New York, centro di tutto il mondo teatrale americano. Qui incontra il regista Edwin Porter, uno dei pionieri del muto, che lo scrittura ancora una volta come attore, proiettandolo nel mondo dorato della cinematografia. Dopo alcuni film, Griffith va a lavorare per la piccola compagnia Biograph, dove comincia a occuparsi anche di regia, interessandosi sempre di più alla nuova tecnica espressiva.
Il suo primo film è “Le avventure di Dollie” (1908). Come succedeva ai tempi del muto, Griffith pratica un’attività indefessa girando anche quattro-cinque film all’anno. Nel 1910 la Biograph decide di spostare le attività da New York al deserto della California, dove non piove mai e c’è molta più luce per le riprese. Il suo film “In Old California” (1910) ha quindi l’onore di essere la più vecchia pellicola esistente mai girata in quella che presto si sarebbe trasformata in Hollywood, ma a quei tempi ancora un pezzo di deserto fuori Los Angeles.
Nel 1914 Griffith vede il kolossal italiano “Cabiria” e si convince che il futuro del cinema è in produzioni grandiose, di lunga durata e che impressionino il pubblico tramite la tecnica e gli effetti speciali. Comincia subito a mettere in pratica questa intuizione con il fastoso “Judith of Bethulia” (1914), interpretato dalla diva Lilian Gish, film che ha una durata incredibile per l’epoca: ben sessantuno minuti! La Biograph esita a seguire Griffith nella sua idea di cinema colossale e il regista, noto per il suo carattere autoritario e poco accomodante, lascia la società e ne fonda una sua, insieme all’amico Harry Aitken.
I suoi capolavori
Il frutto dei suoi sforzi è l’epico “La nascita di una nazione” (1915) che racconta la Guerra Civile e il periodo successivo. I mezzi tecnici usati da Griffith sono innovativi, le scene spettacolari, con decine di comparse in movimento. Il regista sperimenta inoltre la tecnica del montaggio parallelo. Mostra cioè due scene che avvengono contemporaneamente, alternando ora le immagini di una scena ora le immagini di un’altra. Una tecnica che adesso ci sembra elementare, ma a quei tempi dava al pubblico la sconvolgente impressione di essere in due posti contemporaneamente. Il film ha un costo incredibile per l’epoca, 112.000 dollari in un periodo in cui il biglietto del cinema costava pochi centesimi e dura oltre due ore e mezzo, quando la maggior parte dei film arriva al massimo a 40 minuti.
“La nascita di una nazione” ha un successo stratosferico, richiamando folle di spettatori e incassando più di dieci milioni di dollari, rendendo ricchi Griffith e tutti gli altri investitori. Grazie agli incassi del film Louis B. Mayer fonderà la MGM e Aitken sarà tra i soci della Paramount. Ma il film si porta dietro anche un nugolo di polemiche, visto che i protagonisti sono i membri del Ku Klux Klan visti come eroi, mentre i neri americani fanno la parte dei cattivi, stupidi e violenti. Griffith viene pubblicamente accusato di razzismo e di incitazione all’odio razziale.
Le accuse di razzismo e gli ultimi successi
Per rispondere alle critiche dei suoi detrattori Griffith concepisce un altro kolossal, “Intolerance” (1916) immaginato come una storia dell’intolleranza e del fanatismo nei diversi secoli. Anche questo film ha un enorme successo, ma visti gli altissimi costi di produzione non genera i profitti previsti.
Più tardi Griffith decide di fondare insieme ad alcuni famosi attori come Charlie Chaplin, Douglas Fairbanks e Mary Pickford una nuova casa di produzione, la gloriosa United Artists, per la quale continua a fare grandi film, anche se non raggiunge mai più il successo estremo dei due precedenti.
Nel 1924 è costretto a lasciare la United Artists a causa dell’insuccesso dei suoi film. Griffith, nonostante fosse un fautore della tecnica, non amava l’idea del cinema sonoro. Quando nel 1930 il sonoro diventa un sistema generalizzato, prova a realizzare un “Abraham Lincoln” (1930), ma senza molto successo. Gli anni successivi sono un periodo di decadenza e disoccupazione per il grande regista, che si ritrova a sopravvivere grazie ai suoi risparmi e in grande solitudine. Viene ritrovato in coma nella sua stanza d’hotel a Los Angeles, dove viveva in isolamento, e muore il 23 luglio del 1948.
Famosissimi registi come Ford, Hitchcock e Welles hanno affermato di essersi ispirati alle sue opere e al suo modo di concepire il cinema. Nel 1953 la Director’s Guild of America gli dedica il suo più alto riconoscimento, battezzato D.W. Griffith Award e concesso con questo nome fino al 1999.
Fabio Benincasa
Filmografia
David Wark Griffith Filmografia – Cinema
- Behind the Scenes (1908)
- The Test of Friendship (1908)
- The Christmas Burglars (1908)
- The Helping Hand (1908)
- Mrs. Jones Entertains (1909)
- The Criminal Hypnotist (1909)
- The Voice of the Violin (1909)
- The Honor of Thieves (1909)
- A Drunkard’s Reformation (1909)
- A Corner in Wheat (1909)
- Ramona (1910)
- The Englishman and the Girl (1910)
- Iola’s Promise (1912)
- Three Friends (1913)
- The Wanderer (1913)
- The Massacre (1914)
- Judith of Bethulia (1914)
- Nascita di una nazione (Birth of a Nation, 1915)
- Intolerance (1916)
- Cuori del mondo (Hearts of the World, 1918)
- Il grande amore (1918) – perduto
- La fanciulla che cerca amore (1918)
- La grande cosa nella vita (1918) – perduto
- Il mondo di Colombo (1919) – perduto
- A Romance of Happy Valley (1919)
- Le vestali dell’amore (1919)
- La ragazza che stava a casa (1919)
- Giglio Infranto (Broken Blossoms, 1919)
- Scarlet Days (1919)
- True Heart Susie (1919)
- I giorni scarlatti (1919)
- The Greatest Question (1919)
- The Idol Dancer (1920)
- The Love Flower (1920)
- Agonia sui ghiacci (Way Down East, 1920)
- Dream Street (1921)
- Le due orfanelle (Orphans of the Storm, 1921)
- One Exciting Night (1922)
- La madre del ragazzo (1923)
- The White Rose (1923)
- America (1924)
- Non è una bella vita (1924)
- Sally of the Sawdust (1925)
- That Royle Girl (1925) – perduto
- The Sorrows of Satan (1926)
- Drums of Love (1928)
- La battaglia dei sessi (The Battle of the Sexes, 1928)
- La canzone del cuore (Lady of the Pavements, 1929)
- Il cavaliere della libertà (1930)
- The Struggle (1931)