Biografia
Attrice italiana, vincitrice del David di Donatello per la migliore attrice non protagonista per “Bella addormentata”, Maya Sansa divide la sua carriera artistica tra Italia e Francia, partecipando a lavorazioni che esaltano le sue grandi doti recitative e interpretative, incarnando quella “Meglio gioventù” recitativa italiana che ci rende orgogliosi.
Maya Sansa, attrice di ‘un altro mondo’
(Roma, 25 settembre 1975)
È una delle nostre attrici più apprezzate oltralpe, e deve molto a Marco Bellocchio che l’ha voluta giovanissima nel suo “La balia” del 1999. Maya Sansa nasce a Roma il 25 settembre 1975 e cresce sola con la madre. Il padre è di origine iraniana e lo conoscerà a 15 anni.
Dopo aver finito le superiori, Maya si trasferisce a Londra per studiare recitazione al Covent Garden, tenuto da Rodney Archer. Si diplomerà alla Guidhall School of Music and Drama nel 1999. L’esordio sul grande schermo avviene lo stesso anno con il maestro Bellocchio, che la vuole nel ruolo principale del film tratto dalla novella pirandelliana “La balia”. L’interpretazione le varrà una prima nomination ai Nastri d’Argento.
“La meglio gioventù” di Maya Sansa
Nel 2001, la Sansa gira il film a basso budget “Benzina” di Monica Stambrini, mentre Marco Tullio Giordana la vuole nel suo “La meglio gioventù” del 2003. Nato inizialmente per la Rai, il lungometraggio diviso in due parti passa prima per Cannes, dove è accolto piuttosto bene da pubblico e critica. È un ritratto degli anni ’70, raccontato attraverso le vite di due fratelli molto diversi tra loro. La Sansa interpreta una brillante fotografa siciliana, che resta intrigata dallo sguardo triste di Alessio Boni. L’opera vince il premio Un Certain Regard a Cannes e tutto il cast femminile, Maya Sansa compresa, prende il Nastro d’Argento collettivo nel 2004.
La carriera di quest’attrice talentuosa e dalla bellezza molto particolare è ormai decollata e Bellocchio la dirige di nuovo in “Buongiorno, notte” nel 2003. Maya è Chiara una giovane brigatista coinvolta nel rapimento di Aldo Moro, che ha dei forti dubbi sulla scelta dei suoi capi di ucciderlo.
Maya Sansa: il suo è un talento che arriva oltralpe
Con “L’amore ritrovato” di Carlo Mazzacurati, nel 2004 arriva una nuova nomination ai David di Donatello. È a questo punto della sua carriera che Maya viene scoperta oltralpe. Solo due anni dopo è nel film per la TV francese “Sartre, l’âge des passiones” di Claude Goretta. Seguiranno “La Troisième partie du monde” di Eric Forestier e “Female agents” di Jean-Paul Salomè nel 2008.
Ritorna in Italia per girare “L’uomo che verrà” di Giorgio Diritti, film ispirato alle vicende della strage di Marzabotto avvenuta durante la Seconda Guerra Mondiale. Presentato nel 2009 al Festival Internazionale del Film di Roma, vince il Marc’Aurelio d’Oro del pubblico al Miglior Film e il Gran Premio della Giuria Marc’Aurelio d’Argento. Segue nel 2010 “La pecora nera” scritto, diretto e interpretato da Ascanio Celestini, tratto dal suo stesso libro.
In Francia, paese che oramai la Sansa ha scelto per vivere e lavorare, gira nel 2011 “Rendez-vous avec un ange” di Yves Thomas, Sophie de Daruvar. È molto bello il suo ruolo in “Voyez comme ils dansent” del maestro Claude Miller, un road movie del 2011 tutto al femminile girato tra le nevi del Canada alla ricerca di un uomo scomparso nel nulla; mentre in Italia, nello stesso anno, fa parte del cast del lavoro di Gianni Amelio “Il primo uomo”, presentato con successo al Festival di Toronto.
La “Bella addormentata” ed è David di Donatello
Nel 2012 fa parte del cast corale di “Bella addormentata” presentato al Festival di Venezia e diretto dal regista che per primo ha scoperto il suo talento. Incentrato sul tema dell’eutanasia, la vede protagonista dell’unico episodio dove la vita trionfa. Lei è Rossa, giovane tossica che vuole morire a tutti i costi ma che troverà una luce alla fine del tunnel grazie a un giovane medico impersonato dal figlio del regista, Piergiorgio Bellocchio. Per questo film vince il David Donatello come Miglior Attrice Non Protagonista.
Nel 2013, l’attrice è Francesca nella commedia “Molière in bicicletta”, poi diventa Ada per “Des ètoiles” e, infine, veste i panni di Elena ne “La belle vie”, pellicola presentata alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
Ivana Faranda
Filmografia
Maya Sansa Filmografia – Cinema
- La balia, regia di Marco Bellocchio (1999)
- Nella terra di nessuno, regia di Gianfranco Giagni (2001)
- Benzina, regia di Monica Stambrini (2001)
- La vita degli altri, regia di Nicola De Rinaldo (2002)
- My Father’s Garden, regia di Matthew A. Brown (2002)
- La meglio gioventù, regia di Marco Tullio Giordana (2003)
- Il vestito da sposa, regia di Fiorella Infascelli (2003)
- Buongiorno, notte, regia di Marco Bellocchio (2003)
- Stessa rabbia, stessa primavera, regia di Stefano Incerti (2003)
- …A levante, registi vari (2004)
- L’amore ritrovato, regia di Carlo Mazzacurati (2004)
- Contronatura, regia di Alessandro Tofanelli (2005)
- In ascolto, regia di Giacomo Martelli (2005)
- Jamal, regia di Luisella Ratiglia (Cortometraggio) (2006)
- Sartre, l’âge des passions, regia di Claude Goretta (2006)
- Fuori dalle corde, regia di Fulvio Bernasconi (2007)
- Il prossimo tuo, regia di Anne Riitta Ciccone (2008)
- La Troisième partie du monde, regia di Eric Forestier (2008)
- Female agents, regia di Jean-Paul Salomé (2008)
- All Human Rights for All, regia di Giorgio Treves (Cortometraggio) (2008)
- L’uomo che verrà, regia di Giorgio Diritti (2009)
- Giving Voice – La voce naturale, regia di Alessandro Fabrizi (2009)
- Villa Amalia, regia di Benoît Jacquot (2009)
- Un altro mondo, regia di Silvio Muccino (2010)
- Il primo uomo, regia di Gianni Amelio (2011)
- La pecora nera, scritto e diretto da Ascanio Celestini
- Rendez-vous avec un ange, regia di Yves Thomas, Sophie de Daruvar (2011)
- Voyez comme ils dansent, regia di Claude Miller (2011)
- Bella addormentata, regia di Marco Bellocchio (2012)
- Molière in bicicletta, regia di Philippe Le Guay (2013)
- Storie sospese, regia di Stefano Chiantini (2015)
Maya Sansa Filmografia – Televisione
- Lupo mannaro, regia di Antonio Tibaldi (2000)
- Einstein, regia di Liliana Cavani (Miniserie TV) (2008)
- David Copperfield, regia di Ambrogio Lo Giudice (2009)
- In Treatment (Serie TV) (2014)
- Tutto può succedere (Serie TV) (2015 – 2016)