Biografia
Stefania Rocca, attrice italiana, ha ottenuto nella sua carriera due nomination al David di Donatello, una vittoria al Nastro Argento, una vittoria al Golden Globe e due nomination al Roma Fiction Fest dove ha ottenuto 2 vittorie.
Stefania Rocca, corpo statuario, bellezza glaciale, a metà strada tra cinema e televisione
(Torino, 24 Aprile 1975)
Stefania Rocca nasce a Torino il 24 aprile 1975, da un capo della sorveglianza della Fiat e da una stilista. Già da bambina mostra interesse per il cinema e fin dall’adolescenza studia pianoforte e si dedica al canto e alla danza al Teatro Stabile di Torino. A 18 anni lascia la sua città per trasferirsi a Milano per imparare a recitare, e nel frattempo lavora come modella. Frequenta seminari e corsi teatrali e nel 1993 vince una borsa di studio ed entra nel Centro Sperimentale di Cinematografia a Roma.
Ospite della trasmissione “L’era glaciale” di Daria Bignardi si dichiara irrequieta, impulsiva, e tutto sommato più trasgressiva della sorella Silvia, scrittrice, modella e presentatrice. Nel 1995 esordisce con “Poliziotti” di Giulio Base, accanto a Claudio Amendola, Kim Rossi Stuart, Michele Placido, Roberto Citrane e Nadia Farès, e successivamente in “Cuore Cattivo” di Umberto Marino, dove ritrova Kim Rossi Stuart. Nel 1995 Fabrizio Laurenti la vuole per la mini serie televisiva “Voci Notturne”, scritta però da Pupi Avati, in cui recita insieme a Massimo Bonetti, Lorenzo Flaherty, Stefano Baldi.
Stefania Rocca, stesso talento di ‘Mr Ripley’
Nello stesso anno gira “Palermo Milano solo andata”, storie di mafia raccontate da Claudio Fragasso. Due anni dopo lavora con Carl Haber in “L’amico di Wang” (1997) e nel film “Nirvana” (1997) diretta da Gabriele Salvatores, insieme a grandi del cinema come Christopher Lambert ed Emmanuelle Seigner. Si trasferisce a New York per frequentare l’Actor’s Studios e quando rientra in Italia veste i panni di “Viol@” (1998), una cybersex, per l’esordiente regista, Donatella Maiorca.
L’anno dopo recita nel film di Anna Negri “In principio erano le mutande” e appare nel musicale “Pene d’amor perdute”, tratto dalla commedia di Shakespeare, realizzato da Kenneth Branagh. Sempre nel 1999 sarà tra i protagonisti de “Il talento di Mr. Ripley” di Anthony Minghella, insieme ad un cast italo-statunitense. Ci sono infatti, le star americane Matt Damon, Gwyneth Paltrow, Marge Sherwood, Jude Law, Cate Blanchett, Philip Seymour Hoffman. Il film riceverà 5 Nomination all’Oscar e Stefania diventerà popolare anche all’estero.
Il Golden Globe come attrice rivelazione nel 2000
Per la regia di Giorgio Treves, porta a casa il Golden Globe per “Rosa e Cornelia” (2000). Grazie alla sua versatilità, passa senza problemi da ruoli intensi e seri ad altri più leggeri e spiritosi, regalando al pubblico interpretazioni spesso memorabili. I fratelli Taviani la scritturano per una parte nella fiction di Rai Uno “Resurrezione” (2001), tratta dal celebre romanzo di Tolstoj, dove interpreta una giovane prostituta russa, costretta ai lavori forzati in Siberia; in questo ruolo si fa apprezzare dal pubblico e dalla critica, che la considera straordinariamente intensa e completamente immersa nella parte.
Dividendosi con successo fra produzioni italiane ed estere, la vediamo nella travagliata pellicola del Premio Oscar, Mike Figgis, “Hotel” (2001), girato completamente in digitale. Sul set di “Heaven” (2002), è di nuovo a fianco di star internazionali, come Cate Blanchett. Inaspettatamente piacevole nella commedia sentimentale “Casomai” del 2002, diretta da D’Alatri, coronerà il suo successo con numerosi premi e la candidatura al David di Donatello e al Nastro d’Argento, recitando in coppia con Fabio Volo.
Attrice dalla caratura internazionale
Nel thriller “Piazza delle CinqueLune” (2003), ispirato al Caso Moro, Renzo Martinelli la sceglie per affiancare Donald Sutherland. Non brilla molto nei panni del detective Mari nell’horror “Il Cartaio” (2004) del maestro Dario Argento. Sempre nel 2004 è diretta da Carlo Verdone in “L’Amore è eterno finché dura”.
Oltralpe, nel 2005, chiedono di lei per vestire i sontuosi abiti seicenteschi di Anna D’Austria, in “D’Artagnan et le trois mousquetaires” nella pellicola di Pierre Aknine, tratta dal romanzo di Dumas “I tre moschettieri”. Partecipa allo scandaloso “Mary” (2005) di Abel Ferrara, e nello stesso anno sarà anche tra i protagonisti de “La bestia nel cuore” (2005) di Cristina Comencini, interpretando il ruolo di Emilia, una non vedente omosessuale, e aggiudicandosi la nomination come Miglior Attrice non Protagonista al David di Donatello. L’anno dopo partecipa allo sfortunato film di Carlo Sigon “La cura del gorilla”, dove è la donna di Claudio Bisio, ma si riscatta subito con il personaggio di Mafalda di Savoia, nell’omonimo film tv di Maurizio Zaccaro.
Torna a lavorare con D’Alatri in “Commediasexi” (2006), mentre il 2007 la vede impegnata su tre set: “Go Go Tales”, di nuovo diretta da Abel Ferrara, “Voce del verbo amore” di Andrea Manni e “Le candidat” di Niels Arestrup.
Stefania Rocca, ‘pazza per amore’
Dal 2008 è pazza per amore insieme a Emilio Solfrizzi nella fiction per il piccolo schermo “Tutti pazzi per amore”, simpatica e sentimentale commedia, accompagnata da grandi successi della musica leggera italiana, cantati a squarciagola dai protagonisti. Poi la incontriamo sul piccolo schermo in “Bakhita” (2008), in onda su Rai Uno, minifiction in due puntate in cui si narra la storia della discussa religiosa africana, proclamata santa nel 2000 da Papa Giovanni Paolo II.
Stefania Rocca è Aurora, una signora che si reca con la famiglia al convento delle Canossiane di Schio, dove è appena morta Backhita. Sarà lei a raccontare la storia della santa alle figlie, rievocando il suo passato e la sua infanzia segnata dall’incontro con la suora. Tra i lavori teatrali a cui Stefania Rocca ha partecipato ricordiamo: “Angelo e Beatrice” di Memé Perlini; “Processo a Giovanna d’Arco” di Le Moli; “Totem” di Baricco e Gabriele Vacis, “Le Polygraphe” e “Vecchi merli e cucù”.
Diretta da Graziano Diana nella miniserie tv “Edda Ciano e il comunista“, tornerà con grande stile nel piccolo schermo, scelta anche da Ivan Cotroneo in collaborazione con Stefano Bises e Monica Rametta, e diretta da Riccardo Milani, per la fortunata fiction Rai, a partire dal 15 aprile 2012, “Una grande famiglia“. La trama ruota attorno alle vicende di una famiglia di industriali lombardi, i Rengoni; la terza stagione della fiction è andata in onda nella primavera 2015.
Tornerà sul grande schermo nel film di Riccardo Milani, ispirato alla storia vera dell’architetto italiano Guendalina Salimei “Scusate se esisto“, con protagonisti Paola Cortellesi e Raul Bova, e nel 2016 partecipa alla pellicola “Non si ruba a casa dei ladri” di Carlo Vanzina. Nel 2017 è di nuovo con la Cortellesi in “Mamma o papà?” di Riccardo Milani.
Elisa Donini
Filmografia
Stefania Rocca Filmografia – Cinema
- Effetto, regia di Federico Cagnoni (1994)
- Palermo Milano solo andata, regia di Claudio Fragasso (1995)
- Cuore cattivo, regia di Umberto Marino (1995)
- Francesca, regia di Mauro Conciatori (1995)
- Cronaca di un amore violato, regia di Giacomo Battiato (1996)
- Poliziotti, regia di Giulio Base (1996)
- Effetto placebo, regia di Eros Puglielli (1996)
- I virtuali, regia di Luca e Marco Mazzieri (1996)
- Correre contro, regia di Antonio Tibaldi (1996)
- La misura dell’amore, regia di Maurizio Dell’Orso (1996)
- Nirvana, regia di Gabriele Salvatores (1997)
- Amiche davvero, (1997)
- Inside/Out, regia di Rob Tregenza (1997)
- Corti stellari – Frammento: La misura dell’amore, regia di Maurizio Dell’Orso (1997)
- La storia di Gigi 2, regia di Luca e Marco Mazzieri (1997)
- L’amico di Wang, regia di Carl Haber (1997)
- Voglio una donnaaa!, regia di Luca e Marco Mazzieri (1998)
- Viol@, regia di Donatella Maiorca (1998)
- Giochi d’equilibrio, regia di Amedeo Fago (1998)
- Amiche davvero!!, regia di Marcello Cesena (1998)
- Senso unico, regia di Aditya Bhattacharya (1999)
- In principio erano le mutande, regia di Anna Negri (1999)
- Il talento di Mr. Ripley, regia di Anthony Minghella (1999)
- Rosa e Cornelia, regia di Giorgio Treves (2000)
- Pene d’amor perdute, regia di Kenneth Branagh (2000)
- Hotel, regia di Mike Figgis (2001)
- Il bacio di Dracula, regia di Roger Young (2002)
- Heaven, regia di Tom Tykwer (2002)
- Casomai, regia di Alessandro D’Alatri (2002)
- Piazza delle cinque lune, regia di Renzo Martinelli (2003)
- Prima dammi un bacio, regia di Ambrogio Lo Giudice (2003)
- La vita come viene, regia di Stefano Incerti (2003)
- Il cartaio, regia di Dario Argento (2004)
- L’amore è eterno finché dura, regia di Carlo Verdone (2004)
- Mary, regia di Abel Ferrara (2005)
- La bestia nel cuore, regia di Cristina Comencini (2005)
- Aspects of Love, regia di Gale Edwards (2005)
- D’Artagnan e i tre moschettieri, regia di Pierre Aknine (2005)
- La cura del gorilla, regia di Carlo Sigon (2006)
- Commediasexi, regia di Alessandro D’Alatri (2006)
- Voce del verbo amore, regia di Andrea Manni (2007)
- Go Go Tales, regia di Abel Ferrara (2007)
- Le candidat, regia di Niels Arestrup (2007)
- L’amore fa male, regia di Mirca Viola (2011)
- L’envahisseur, regia di Nicolas Provost (2011)
- Un matrimonio da favola, regia di Carlo Vanzina (2014)
- Scusate se esisto!, regia di Riccardo Milani (2014)
- One more day, regia di Andrea Preti (2015)
- Abbraccialo per me, regia di Vittorio Sindoni (2016)
- Non si ruba a casa dei ladri, regia di Carlo Vanzina (2016)
- Mamma o papà?, regia di Riccardo Milani (2017)