Regia: Stephen Frears
Cast: Lee Pace, Ben Foster, Chris O’Dowd, Dustin Hoffman, Jesse Plemons, Bryan Greenberg, Elaine Cassidy, Laura Donnelly, Guillaume Canet, Edward Hogg, Barrie Martin
Genere: Biografico
Durata: 103 minuti
Produzione: Gran Bretagna, 2015
Distribuzione: Videa – CDE
Data di uscita: 8 ottobre 2015
Vita e miracoli del celebre e controverso atleta Lance Armstrong, raccontato in “The Program”
Nei primi anni ’90 si affaccia nel mondo dello sport un promettente ciclista americano. La sua carriera sportiva racconterà una favola indimenticabile. Colpito dal cancro, lo sconfiggerà tornando in sella più forte di prima. Purtroppo neanche questa sarà l’occasione in cui si risolverà l’annoso problema delle favole: l’assenza di verità.
“The Program” non è solo un film sul ciclismo o su Lance Armstrong. E’ un film sulla menzogna. La storia del sette volte vincitore del Tour de France è un espediente per raccontare come una bugia verosimile, bella e affascinante possa assurgere ai fasti di una splendente realtà.
L’ultima opera di Stephen Frears ci regala un invito al tragico matrimonio tra le grossolane papille gustative dei grandi media e l’ancestrale bisogno di eroi. E al banchetto nunziale, di solito, nessuno riesce a darsi un freno: si mangia tutti e troppo. La musica di sottofondo che delizia gli astanti è il bel rumore della ruota libera della bicicletta che gira in discesa fino a toccare gli 80 chilometri orari. Nel frattempo, quasi alla stessa velocità e con un suono più tetro, girano un numero impressionante di siringhe che perfino “Trainspotting” potrebbe sembrare un film per educande.
La favola di Lance Armostrong contro la ricerca della verità di un giornalista sportivo
Gli elementi classici della cronaca sportiva come la fatica, il sudore e la competizione, sono sommersi da una debordante voglia di vincere che travalica il senso stesso dello sport. Ma non importa cosa si sia disposti a fare per primeggiare, Il circo mediatico tifa spassionatamente per Lance: un volano per gli affari, straordinario spot per il mondo del ciclismo e pane quotidiano da dare in pasto agli appassionati. In più, per molti malati, rappresenta la speranza di poter sconfiggere il cancro. Armstrong è perfetto: vincente e inattaccabile.
Tra i pochi che riescono a disintossicarsi dalla mediatica euforia c’è David Walsh del Sunday Times. Il giornalista non ci vede chiaro e mette un’ipoteca sulla propria carriera per poter far luce su quella di Lance Armstrong.
Per descrivere la rincorsa alla verità del cronista sportivo, Frears sceglie un linguaggio diretto, asciutto e senza fronzoli. Tralascia le scorribande sentimentali e affettive per riportare al centro l’essenza della narrazione. “The Program” fila come una ruota senza freni trovando alcune asperità espositive solo nel finale, momento in cui il film incespica nella descrizione di momenti introspettivi del protagonista. Al di là dei dettagli tecnici, è una pellicola che non deve essere giudicata con le stellette ma con il numero di interrogativi che riuscirà a suscitare.
Riccardo Muzi