Tra i film che hanno fatto la Storia del Cinema, capolavori nascosti e pellicole che avrebbero meritato maggiore risonanza, ci sono film definibili più o meno commoventi. C’è chi piange di fronte a un film d’amore, chi si commuove per drammatiche storie basate su fatti realmente accaduti o chi, per non dimenticare alcuni eventi storici sui quali riflettere, versa lacrime di fronte alle atrocità di cui gli uomini sono stati capaci.
Ogni genere di pellicola può emozionare, è la forza del cinema , qualsiasi spettatore può commuoversi di fronte a qualsiasi storia. Esistono però delle pellicole che hanno fatto piangere anche i più duri di cuore o chi è sempre riuscito a mantenere un certo distacco. Nell’universo cinematografico non sono pochi questi film o queste storie che fanno scendere più volte della lacrime, che emozionano e commuovono ad ogni visione come se fosse la prima. Eccone alcuni che hanno fatto piangere e faranno piangere chiunque li vedrà
“Hachiko – Il tuo migliore amico”
Il film del 2009 diretto da Lasse Hallström, basato su una storia vera e remake della pellicola giapponese intitolata “Hachikō Monogatari” del 1987 è uno dei più commoventi. La speciale amicizia che lega il personaggio di Parker Wilson a un cane che trova per caso un giorno alla stazione dei treni dove passa ogni giorno per andare a lavoro andrà oltre i confini del tempo, dello spazio, della vita e della morte. Il cucciolo di cane Akita Inu sembra proprio scegliere Parker, diventando il suo migliore amico e, in particolare, la fedeltà, la lealtà e l’amore incondizionato che Hachi avrà sempre nei confronti dell’uomo costituisce uno dei momenti più struggenti dell’intero film. Con nel cast Richard Gere e Joan Allen “Hachiko” è noto proprio per essere uno dei film che fanno più piangere in assoluto.
“Storia di un matrimonio”
Il film “Storia di matrimonio” di Noah Baumbach è una di quelle pellicole assolutamente da recuperare se non si ha avuto ancora modo di vederlo. Con due straordinari Scarlett Johansson e Adam Driver, e con nel cast anche Laura Dern e Ray Liotta, “Storia di un matrimonio” riesce a parlare del matrimonio e dell’amore attraverso il divorzio, raccontando quindi di un amore che svanisce, finisce, nonostante la terapia di coppia e, come si vede in molte scene, l’amore che li legava all’inizio, la complicità. La sceneggiatura di Baumbach è impeccabile, con un ritmo nel dialogo che riesce ad essere divertente, irriverente, brillante e commovente al tempo stesso.
“Coco”
Come ogni film della Pixar che si rispetti, oltre ad essere un capolavoro, “Coco”, diretto da Lee Unkrich e Adrian Molina, fa piangere durante numerose scene, per non parlare di quella finale, accompagnata da una melodia anch’essa davvero commovente. “Coco” è un film sul ricordo, sulla festività messicana Dìa de Los Muertos, sull’importanza della memoria, della storia della propria famiglia e dei propri antenati, anche una celebrazione della musica. Acclamato da pubblico e critica è una delle pellicole Pixar più dolci di sempre e si è aggiudicato l’Oscar come miglior film d’animazione.
“Il bambino con il pigiama a righe”
“Il bambino con il pigiama a righe” è in assoluto uno dei film più strazianti al mondo. Diretto da Mark Herman e trasposizione cinematografica del romanzo, dal titolo omonimo, scritto da John Boyne. Protagonisti due bambini di 8 anni, interpretati da un giovanissimo Asa Butterfield e Jack Scanlon, rispettivamente Bruno, un bambino tedesco e Shmuel, uno ebreo che si conoscono e fanno amicizia divisi dal filo spinato che separa l’area circostante la casa di campagna di Bruno e il campo di concentramento dove è prigioniero Shmuel. Nonostante alcune controversie, il film è stato ben accolto e considerato uno dei più tristi sul tema dell’Olocausto e dei più drammatici in assoluto.
“Bambi”
Classico della Disney, uscito nel lontano 1942 e uno di quei lungometraggi d’animazione intramontabili è basato sul romanzo “Bambi”, la vita di un capriolo scritto da Felix Salten. Sono molte le scene di “Bambi” capaci di far scendere una lacrima, ma quella più struggente, capace di traumatizzare a vita bambini e adulti è quella dell’attacco dei cacciatori a Bambi e alla sua mamma. Uscito quando ancora non esisteva l’Oscar come miglior film d’animazione, ha ricevuto la nomination come miglior canzone, miglior montaggio sonoro e miglior colonna sonora. “Bambi” è stato il film con il maggiore incasso del 1942.
“Into the Wild”
Non unanimemente apprezzato dal pubblico “Into the Wild” racconta la storia vera di Christopher McCandless che parte per un viaggio attraverso gli Stati Uniti da solo, subito dopo essersi laureato e senza soldi, come ultima tappa l’Alaska. Interpretato da Emilie Hirsch e con nel cast anche William Hurt, è scritto e diretto da Sean Penn e basato sul libro di Jon Krakauer, intitolato “Nelle terre estreme”. Celebrazione della bellezza della natura, esaltandone l’armonia e il rapporto simbiotico, di pace e serenità che si può instaurare con l’uomo, “Into the Wild” è un film che fa piangere e fa riflettere, in particolare sul rifiuto del materialismo e del denaro che condiziona la vita. Drammatico e commovente è stato ben accolto dalla critica che l’ha inserito in alcune delle più importanti classifiche cinematografiche.
“Schindlers’s List”
Altro terribile film sull’Olocausto, “Schindler’s List”, diretto da Steven Spielberg è uno dei film più premiati al mondo e si è aggiudicato quasi tutti gli Oscar del 1994: miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura non originale, miglior fotografia, miglior scenografia, miglior colonna sonora e miglior montaggio. Con ottimi risultati sia al Box Office che da parte della critica, è considerato uno dei più grandi capolavori della Storia del Cinema. “Schindler’s List” è ispirato al romanzo scritto da Thomas Keneally, “La lista di Schindler”, basato sulla storia vera di Oskar Schindler, imprenditore tedesco che durante la Shoah salvò più di 1000 ebrei dallo sterminio nazista. Il film è un quadro completo di quanto accaduto in uno dei periodi più bui della Storia, “Schindler’s List” riesce a documentare tutto ciò che accadde in quel periodo, mostrando una discesa inesorabile verso gli atti più disumani che accaddero durante la seconda guerra mondiale. Commovente, emozionante e angosciante, spesso riproposto durante il Giorno della Memoria, il 27 gennaio, vede nel cast Liam Neeson, Ben Kingsley e Ralph Fiennes.
“Life Itself – La vita stessa”
Meno noto al grande pubblico, “Life Itself” è scritto e diretto da Dan Fogelman, noto per essere il creatore dell’acclamata serie tv “This Is Us”. “Life Itself” attraverso più generazioni, racconta i percorsi intrecciati di due famiglie. Un inno all’amore, all’amicizia, alla connessione umana e alla vita. Con un cast che comprende Oscar Issac, Olivia Wilde, Jean Smart, Mandy Patinkin, Olivia Cooke, Antonio Banderas, Annette Bening e molti altri, è un film che fa piangere dall’inizio alla fine, pieno di tenerezza, eventi scioccanti e drammatici, ma con un barlume di speranza che aggiunge grande dolcezza all’intera pellicola.
“Inside Out”
Altro capolavoro Pixar diretto da Pete Docter e Ronnie del Carmen è stato acclamato da pubblico e critica e ha assicurato alla Pixar un ennesimo Oscar come miglior film d’animazione, premio che quasi ogni anno la Pixar riesce ad aggiudicarsi. “Inside Out” è stato però anche criticato per essere un film difficilmente comprensibile a pieno dai bambini, pubblico al quale è maggiormente dedicato. Racconta infatti le emozioni che vivono nella mente delle persone, in particolare della protagonista Riley, dividendole in: Gioia, Disgusto, Rabbia, Paura e Tristezza. “Inside Out” parla di inconscio, costruzione della propria personalità, dell’identità, dei ricordi, di sogni, incubi e dei misteri della morte che costituiscono l’emotività di un essere umano. Questo elemento però rende al tempo stesso “Inside Out” un film d’animazione capace di emozionare un pubblico di tutte le età, con occhi, punti di vista ed interpretazioni diverse.
“Il meglio deve ancora venire”
Film francese diretto da Fabrice Luchini e Patrick Bruel è un film che riesce tanto a far ridere quanto a far piangere senza sosta. Le parti più comiche del film sono sempre velate di un’amara ironia che porta a far letteralmente ridere tra le lacrime. Perfetto esempio di commedia drammatica, diretto da Alexandre de La Patellière e Matthieu Delaporte, è stato particolarmente apprezzato in Francia, ricevendo meno riscontri nel resto del mondo, considerato anche il fatto di esser uscito a cavallo tra il 2019 e il 2020, periodo dello scoppio della pandemia di Covid-19. Distribuito su alcune piattaforme, è un film emozionante, tragico e magistralmente scritto e interpretato.