Recensione
21: una storia vera diventata prima libro e poi film
Chi non vorrebbe condurre una vita da star, facendo come lavoro il giocatore vincente ai casinò di Las Vegas? È questa la chiave del successo e del fascino del film “21”, dove un gruppo di giovani studenti del M.I.T. capitanati da un professore di matematica trovano il modo di sbancare i tavoli di Black Jack.
Anche la genesi del film sembra uscire da una concatenazione di eventi assolutamente originale: la storia innanzi tutto è vera, negli anni ’90 un gruppo di studenti ha effettivamente messo a punto il sistema, poi un articolo di Ben Mezrich è apparso su una rivista e Dana Brunetti e Kevin Spacey lo hanno contattato e ne hanno acquisito i diritti. Successivamente è uscito il libro che è subito diventato un best seller e da lì la produzione del film.
21: vincere non è mai stato così facile
L’incanto della vicenda viene giocato sulla contrapposizione delle vite dei personaggi: secchioni geniali al college di Boston, vincenti e brillanti a Las Vegas dove “potevano diventare chiunque volessero”. Il sistema consisteva nel contare le carte ai diversi tavoli, e di questo si occupavano gli ‘osservatori’ che poi con vari segnali indicavano ai ‘giocatori’ i mazzi ‘caldi’. Con un codice dove le parole diventano numeri e viceversa, l’osservatore comunica il numero che indica lo stato attuale del mazzo e il giocatore, continuando il conteggio, approfitta del momento favorevole e punta forte. Naturalmente anche se non è illegale contare le carte tutto ciò non è esente da rischi…
Campione di incassi al Box Office americano, il successo del film risiede anche nella scelta degli attori, due ‘grandi nomi’, Kevin Spacey e Laurence Fishburne, e due giovani star come Jim Sturgess, reduce dal successo di “Across the Universe”, e la bella Kate Bosworth (“Superman Returns”). Il film è scorrevole, piacevoli le musiche e le ambientazioni, due ore di svago in una sala cinematografica. Basta non aspettarsi “La Stangata” o “Ocean’s Eleven”, e neanche “Rain Man – L’uomo della pioggia”.
Massimoramas
Trama
- Regia: Robert Luketic
- Cast: Jim Sturgess, Kevin Spacey, Kate Bosworth, Aaron Yoo, Liza Lapira, Jacob Pitts, Jack McGee, Laurence Fishburne, Josh Gad, Sam Golzari, Helen Carey, Jack Gilpin
- Genere: Drammatico, colore
- Durata: 125 minuti
- Produzione: USA, 2008
- Distribuzione: Sony Pictures
- Data di uscita: 18 Aprile 2008
“Bringing down the house” di Ben Mezrich è il romanzo dal quale è tratto “21”, primo film del regista Robert Luketic basato su una storia vera.
Il giovane commesso Ben Campell (Jim Sturgess) ha un sogno: andare all’università di Harvard. Nonostante la vincita di una borsa di studio per il prestigioso istituto, le tasse d’iscrizione sono ancora troppo care per lui. Determinato a perseguire il suo obiettivo, il ragazzo decide di far fruttare le sue conoscenze matematiche e accetta di far parte di un gruppo di giocatori d’azzardo composto da alcuni suoi compagni di corso del Massachussets Institute of Chicago (MIT) di Boston.
Choi, Fisher, Jill e Kianna sono quattro ragazzi guidati dal professor Micky Rosa (Kevin Spacey) che ogni week-end si recano a Las Vegas vincendo al casinò al black jack grazie al conteggio delle carte, approfonditamente studiato ogni pomeriggio.
Una volta raggiunta la cifra necessaria per entrare ad Harvard, però, Ben non riesce a smettere di giocare, entrando in un vortice di adrenalina, casinò, soldi e sesso (ha un complicato flirt con la compagna di squadra Jill), dimenticando quelli che sono i veri valori. La sua avidità mette a repentaglio le sorti del gruppo e lo porta a trascurare le amicizie di una vita e i suoi affetti.