I fumetti di Frank Miller ispirano ancora la macchina da presa. Tocca a Noam Murro cimentarsi con le strisce del maestro americano
(300: Rise of An Empire) Regia: Noam Murro – Cast: Sullivan Stapleton, Jack O’Connell, Rodrigo Santoro, Callan Mulvey, Eva Green – Genere: Azione – Produzione: USA, 2013 – Distribuzione: Warner Bros Italia – Data di uscita: 6 marzo 2014.
Ispirato alla graphic novel “Xerxes” di Frank Miller, “300 – L’alba di un impero” narra gli eventi della battaglia di Capo Artemisio tra Greci e Persiani. Sono gli stessi giorni delle Termopili, il generale greco Temistocle guida il suo popolo contro la massiccia invasione delle forze Persiane. Serse, l’uomo trasformato in dio, e la spietata Artemisia sono i nemici da battere in nome della libertà dell’Antica Ellade.
Il sequel, in generale, un po’ ci attira e un po’ ci respinge. Se il film da cui origina ci ha appassionati, viene quasi naturale sperare in una “seconda puntata”. Nello stesso tempo però ci assale il dubbio che una prosecuzione potrebbe non essere all’altezza dell’opera iniziale. In questo caso, il lavoro di Noam Murro non riesce a fugare la lecita perplessità.
Finché la matita di Miller, grande fumettista americano, imprime il suo personale tratto alla pellicola disegnando leggende e battaglie cruente, il film tiene, sia dal punto di vista della tensione che da quello dell’impatto visivo. Senonché, quasi a metà del racconto, il regista non decide di votarsi completamente all’estetica della violenza.
“300: l’alba di un impero” è, probabilmente, più un tramonto (di un genere cinematografico) e se Atene piange, stavolta, piange anche Sparta.
Riccardo Muzi