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“4 metà” è tra i contenuti più visti di Netflix

“4 metà”, il film romantico diretto da Alessio Maria Federici, è al secondo posto nella classifica dei contenuti più visti sulla piattaforma streaming

“4 metà”: esiste un’unica anima gemella?

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“4 metà” è tra i contenuti più visti di Netflix

E’ questa la domanda attorno alla quale ruota “4 metà”, il film di Alessio Maria Federici targato Netflix, una delle novità più interessanti proposte dalla piattaforma streaming in quest’inizio d’anno.

Partendo dalla corposa sceneggiatura di Martino Coli il regista realizza un film romantico che esplora il concetto di anima gemella. Ne esiste solo una? Quell’unica metà della mela in grado di completarci? Oppure la vita ci pone di fronte a situazioni in continuo mutare e per questo sono le nostre scelte a determinare in maniera concreta le nostre relazioni sentimentali. Non saranno forse il luogo in cui si decide di stabilirsi,  il lavoro, le abitudini, a portarci a costruire un rapporto con una persona che diventa così la nostra anima gemella?

Una cena tra amici si trasforma in una dissertazione sul concetto di anima gemella

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Durante una cena tra due coppie di amici, il padrone di casa insiste sul fatto che l’anima gemella è quella che la vita ci pone di fronte a seconda delle circostanze in cui ci troviamo, per cui non per forza è unica. Per rafforzare la sua teoria racconta, con un facile rimando all’iconico “Sliding Doors” di Peter Howitt, una storia che vede intrecciarsi quattro vite. Quattro metà appunto, due uomini e due donne, che potrebbero raggiungere la loro completezza in entrambe le relazioni possibili. Il film scorre veloce, mostrando gli sviluppi delle storie d’amore che potrebbero interessare i quattro protagonisti, Matteo, Giulia, Dario e Chiara.

Chiara ha il volto di Ilenia Pastorelli, è un medico anestesista, all’apparenza ingenua, ma dalle idee chiare sui rapporti sentimentali: lei è alla ricerca di una storia seria. Matilde Gioli è Giulia, una ricercatrice in statistica e matematica per la finanza, sicura di se, impegnata nel lavoro, esigente con se stessa. Giuseppe Maggio è Dario, un avvocato donnaiolo, che sembra non volere impegni stabili, sicuramente irresistibile per tante. Matteo Martari è Matteo, un uomo dolce e affettuoso, che lavora in una casa editrice, simpatico e spiritoso, capace di grandi slanci affettivi.

Delle quattro relazioni possibili quali saranno le due realmente vissute dalle “4 metà”?

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Il regista riesce a dare alla narrazione un ritmo serrato, in un crescendo di emozioni. Verso l’epilogo ci si domanda quale siano le situazioni più credibili, ma non è questo l’intento del regista. Alessio Maria Federici, come Martino Coli, vuole veicolare un unico messaggio: le relazioni sentimentali riuscite sono quelle che plasmiamo con dedizione e amore. Un amore che magari all’inizio non c’è nemmeno, oppure è fragile, ma si rafforza col tempo, grazie alla fatica e all’impegno della coppia, che sente di voler condividere se stesso con l’altro. “4 metà” sembra dire che l’idea che esista al mondo un unico essere umano che ci completi in maniera perfetta è un’inganno sentimentale. La vita amorosa reale implica impegno, comprensione, complicità, pazienza, capacità di perdono e tanto altro.

“4 metà”: un film romantico da vedere

Il film di Alessio Maria Federici è un film che si vede con piacere per l’interessante intreccio sentimentale che il regista riesce a portare sullo schermo. I possibili rapporti di coppia che vediamo evolversi nel racconto fanno riflettere sulla natura dei rapporti umani, su come la vita possa portarci a cambiare l’atteggiamento verso di essa a seconda delle esperienze che viviamo. “4 metà” è un film dolce, una commedia romantica moderna che legge nell’animo umano, ben costruita e ben realizzata. La scelta del cast risulta vincente, portando sul set attori e attrici che ben si completano vicendevolmente nei loro ruoli. Seppur ciascuno dia il meglio di sé, particolarmente riuscita è l’interpretazione di Matilde Gioli. Ancora una volta Netflix dimostra lungimiranza nella scelta dei contenuti da proporre ai suoi abbonati. Martino Coli ha tratto un libro omonimo dalla sceneggiatura, da oggi nelle librerie edito da Sperling & Kupfer.

Maria Grazia Bosu

11/01/2022

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