Ritorna su Sky Atlantic la serie ideata da Stefano Accorsi sugli anni più recenti della nostra storia. Dopo 1992, il primo capitolo all’insegna della Milano da bere adesso è il turno del fenomeno ManiPulite, lo tsunami che spazzò via il partito socialista di Bettino Craxi e vide il nascere del partito di Silvio Berlusconi Forza Italia. Tutti i personaggi del primo capitolo avranno degli sviluppi e pubblicoe privato si incroceranno.
1993 esplora il nostro tempo in un mix di fiction e fatti realmente accaduti
Avevamo lasciato il rampante Stefano Accorsi/ Leonardo Notte con Bibi Mainaghi/Tea Falco davanti al Duomo di Milano con la frase iconica “Sarà un fantastico 1993”. Tutto riparte da lì. Davanti al San Raphael in via di Tor Millina, il leader socialista scappa dopo esser stato assalito da una folla furiosa armata di monetine. Con lui il suo protège Silvio Berlusconi interpretato da Paolo Pierobon e Stefano Accorsi genio della pubblicità.
Il mondo intorno a loro sta crollando ed è l’inizio di una guerra tutti contro tutti. Le cose non vanno molto bene anche a Pietro Bosco/ Guido Caprino, il leghista che ha rotto violentemente con la starlette ambiziosa Veronica Castello/Miriam Leone. Se il primo è devastato, la seconda è arrivata dove voleva ed è diventata prima ballerina al Bagaglino.
Il poliziotto sieropositivo Luca Pastore/ Domenico Diele brinda con il suo capo Di Pietro alla caduta di Craxi ma continua ad essere macerato dall’odio per i politici corrotti che l’hanno fatto ammalare con trasfusioni di sangue infetto. Se la prima serie era improntata sulla grande occasione e il mondo era come il Club Tropicana cantato da George Michael dove il sole splendeva luminoso, adesso è calata la notte.
Un atmosfera da thriller
Stefano Accorsi in una scena della serie TV “1993”
Tutti i protagonisti, anche Accorsi che sembra il vincente, combattono contro i loro fantasmi. E c’è anche una new entry Arianna/Laura Chiatti fidanzata del pubblicitario che crede in Berlusconi. E sembra che questo personaggio, che sembra tutto sommato piatto riserverà delle grandi sorprese. In arrivo, molto presto anche Vinicio Marchioni nei panni di Massimo d’Alema.
Nei primi due episodi il crepuscolo comincia a calare lentamente sui nostri tempi, mentre il berlusconismo avanza a passi di gigante. Il regista Giuseppe Gagliardi, per questo nuovo capitolo di una sorta di trilogia mischia alterna atmosfere da thriller con ricostruzioni di fatti episodi realmente accaduti, tipo il cappio mostrato da Bosco in Parlamento e l’attentato al Parioli a Costanzo.
La storia raccontata grazie alla televisione onnipresente
C’è un personaggio nella serie di Sky che invade tutto come un Blob ed è la televisione. Assistiamo all’inizio dei Talk Show,al fenomeno delle ninfette di “Non è la rai” teleguidate da Boncompagni, ai siparietti notturni di Gigi Marzullo e dulcis in fundo ai primi interventi in diretta televisiva di Silvio Berlusconi.
Il risultato finale per ora è all’altezza delle aspettative da diversi punti di vista. I personaggi stanno uscendo dal loro guscio e si muovono in scenari ben costruiti ed orchestrati. Uniche note dolenti, al pari del primo capitolo 1992, i dialoghi, su cui bisognerebbe mettere mano.