Giunta poche ore fa la triste notizia che annuncia una grande perdita del mondo del cinema, è morto Roger Moore.
Roger Moore: a comunicare la sua dipartita sono i figli su Twitter
La tristissima notizia relativa alla morte dell’attore inglese è stata data tramite Twitter dai suoi familiari . Scomparso oggi in Svizzera all’età di 89 anni, dopo una malattia che fortunatamente ha avuto un breve corso.
Definito da molti come uno degli interpreti di James Bond più longevi, ha avuto una carriera coronata da grandi successi. Qui di seguito il tweet pubblicato dalla suo figli, Deborah Geoffrey e Christian, sul profilo social dello stesso attore per l’annuncio funebre:
“È con il cuore pesante che dobbiamo annunciare che il nostro amorevole padre, Sir Roger Moore, è morto oggi in Svizzera dopo una breve e coraggiosa battaglia contro il cancro. L’amore con il quale è stato circondato nei suoi ultimi giorni è stato così grande che non può essere quantificato con le sole parole.
Noi sappiamo che il nostro amore e la nostra stima per lui verranno amplificati per lungo tempo e in tutto il mondo dalle persone che lo conoscevano per i suoi film, i suoi show televisivi e per il suo lavoro appassionato per l’UNICEF che considerava il suo più grande impegno.
L’affetto che nostro padre ha sentito ogni volta che stava su un palco o davanti ad una macchina da presa lo ha enormemente sostenuto e tenuto occupato per quasi 90 anni, fino alle sua ultima apparizione nel novembre scorso sul palco della Royal Festival Hall di Londra. Il sostegno del pubblico lo incoraggiava sia sul palco che fuori.
Grazie papà per esserci stato e per essere stato così tanto speciale per molte persone.
Il nostro pensiero ora deve supportare Kristina ( Kristina Tholstrupin, la quarta moglie dell’attore) in questo momento difficile e in accordo con i desideri di nostro padre si terrà un funerale in forma privata a Monaco.”
Roger Moore: sette volte James Bond
Il primo ruolo importante per Moore è stato certamente con il medioevale “Ivanhoe” (1958), la serie TV degli anni ’60, in cui è il protagonista, Sir Wilfred di Ivanhoe, un giovane patriottico di bella presenza. È in America che ha raggiunto la grande fama, trasferendosi negli USA, infatti, compare in un ruolo secondario in “Maverick” (1961); è per un’altra serie TV per cui oggi è ricordato, “Il santo” (1962), che mette in scena le imprese poche eoriche del ladro Simon Templar, un novello Robin Hood contemporaneo.
Sono gli anni in cui Moore guadagna il successo in televisione, anche grazie ad “Attenti a quei due” (1971), dove insieme a Tony Curtis, interpreta la lussuosa rivalità tra due amici uguali, ma opposti: un aristocratico inglese e un milionario americano.
Arriva finalmente, però, per l’attore il tempo di entrare nel grande universo stellato del cinema e lo fa con un ruolo che gli calza a pennello e lo consacra a stella hollywoodiana, quello dell‘agente segreto James Bond in “Agente 007 – Vivi e lascia morire” (1973). È una parte di una certa importanza, segue, infatti, le orme di due suoi grandi predecessori, George Lazenby e Sean Connory. Sarà l’inizio di una lunga serie di pellicole, ben sette in cui Moore veste i panni eleganti di Bond e di una carriera stellata nel cinema per l’interprete inglese dai modi da gentiluomo.
Roger Moore, però, non è solo noto per le sue capacità attoriali, ma anche per il suo interesse nel sociale. È stato, infatti, ambasciatore UNICEF per la sensibilizzazione mondiale nei confronti dei diritti dell’infanzia e, per i suoi servigi, nel 2003 è stato nominato Cavaliere dell’Impero Britannico.
Erika Micheli
23/05/2017