The Get Down, apprezzata serie TV di Netflix sul mondo dell’hip-hop negli stagni ’70, è stata cancellata dopo solo una stagione.
The Get Down: cancellata la serie TV di Baz Luhrmann
La serie evento di Baz Luhrmann “The Get Down” è stata ufficialmente cancellata da Netflix. Non è una grande sorpresa, vista la poca promozione e il taglio della prima stagione.
Ad annunciare la cancellazione, lo stesso regista australiano:
“La semplice verità è che io faccio film. E la cosa con i film è che, quando li dirigi, non può esserci nient’altro nella tua vita. Dalla fine di The Get Down, ho passato gli ultimi mesi a lavorare sul mio nuovo progetto cinematografico.”
Pare, infatti, che il problema principale della serie sia il conflitto di Baz Luhrmann. Il regista non era preparato all’impegno che una serie TV, per di più targata Netflix, richiedeva.
Mesi prima la speranza era di trovare un degno erede che sostituisse Luhrmann e prendesse in mano le redini del progetto. Purtroppo, Netflix non è facile da convincere e non si sarebbe accontentata di chiunque al posto di un nome come quello del regista di “Moulin Rouge”.
“The Get Down” raccontava la nascita dell’hip-hop attraverso gli occhi di giovani ragazzi con la passione per la musica. Nel cast gli emergenti Justice Smith ed Herizen Guardiola, ma anche Jimmy Smits, Giancarlo Esposito e Jaden Smith, figlio del più famoso Will.
The Get Down: la prima serie Netflix a ricevere la cancellazione dopo una stagione
La qualità in “The Get Down” è altissima. Una colonna sonora che lascia a bocca aperta, grande interpreti e una storia affascinante. Nulla di tutto questo è bastato per attirare i milioni di utenti Netflix verso la serie TV di Baz Luhrmann. Per il colosso dello streaming si tratta di un piccolo fallimento: “The Get Down” è infatti la prima grande serie ad essere cancellata dopo una sola stagione. Netflix, infatti, non ha mai avuto problemi a rinnovare per una seconda stagione anche serie TV che non hanno avuto un successo immediato (ad esempio, “Marco Polo”), ma questa volta, probabilmente, non era nei migliori interessi della famosa azienda.
Paola Pirotti
25/05/17