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Twin Peaks 3X3 e 3X4 – Recensione

“Twin Peaks” ha affascinato intere generazioni e adesso ha ottenuto un rinnovo dopo venticinque anni. In concomitanza con gli Stati Uniti, Sky Atlantic ci ha proposto la terza e quarta puntata.

Twin Peaks 3: dove eravamo

Uno dei protagonisti di Twin Peaks

Twin Peaks 3X3 e 3X4 – Recensione

Nei primi due episodi della terza stagione di “Twink Peaks” serie cult diretta da David Lynch, già andati in onda la scorsa settimana, abbiamo assistito all’incontro tra Laura Palmer e il detective Dale Cooper nella loggia nera con l’uomo da un braccio solo. Fuori, nel mondo reale, c’è il doppelgänger cattivo di Dale che ne fa di tutti i colori. Lui potrà uscire dal limbo in cui è intrappolato solo se lo fermerà.

Appare, per l’ultima volta, anche la Signora Ceppo (interpretata da Catherine E. Coulson, deceduta dopo le riprese) che spinge il vice-sceriffo Hawk a rimettersi sul caso Laura Palmer avvenuta tanti anni prima, ma ancora non del tutto chiuso. E tutto riparte…

Twin Peaks 3: continui richiami a “Fuoco cammina con me”

Tanta attesa è valsa la pena per assistere allo spettacolare ritorno dei personaggi di “Twin Peaks”, nonostante i segni del tempo. Negli episodi andati in onda la scorsa notte alle 3.00, in contemporanea con gli Stati Uniti su Sky Atlantic, lo spettatore resta prigioniero della materia incandescente di cui è fatto il cinema di Lynch.

Sono tanti gli spunti presi dal film prequel della serie, “Fuoco cammina con me”. Dall’anello verde alla malefica garmonbozia, il cibo della Loggia nera. Riappare anche la mitica rosa blu, tra le immagini oniriche di Dale Turner, che galleggia in una strana capsula nello spazio; con lui, una donna inquietante senza occhi vestita di rosso che si dissolve come una meteora, mentre Dale riesce a rientrare nella cosiddetta realtà, dopo aver quasi ucciso il suo doppio in macchina.

Completamente assente e incapace di parlare, l’entità malvagia prende l’identità dello sfigato Dougie Jones, sposato con la new entry Naomi Watts. La riapparizione di uno dei personaggi più amati della serie culto è assolutamente surreale al limite del ridicolo, ma ha il suo perché. Così come lo ha tutto l’episodio successivo che è per lo più concentrato sugli stravaganti membri del Commissariato di Twin Peaks capitanati dalla svanita segretaria Lucy, con la sua paranoia per i cellulari con colori tutti pastello e una leggerezza alla Jacques Tati.

Il surreale si mischia continuamente al drammatico; passato e presente sono un tutt’uno, basta pensare che Bobby l’ex fidanzato di Laura è entrato in polizia. Il suo vedere sul tavolo dello sceriffo la foto della ragazza è uno dei momenti più potenti della puntata.

La musica di Badalamenti invade lo schermo e l’animo dello spettatore, come la nebbia nel bosco popolato da civette e spiriti. Non ci resta che aspettare i prossimi episodi di questa serie TV diretta da un cineasta che ama confondere i piani del reale, caratteristica che lo accompagna sin dal suo primo film.

Ivana Faranda

30/05/2017

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