La serie tv americana, rivelazione dell’anno, “Tredici”, che sin dalla sua prima puntata ha tenuto incollati allo schermo milioni di adolescenti e non solo, ha finalmente avviato le riprese per un secondo capitolo. Con il maggior impatto mediatico sull’attuale stagione televisiva, la serie Netflix non ha perso tempo, e prevede il suo ritorno nel 2018.
Tredici: una seconda stagione necessaria o no?
A dispetto di quanto si credeva sul destino di “Tredici”, la serie tv ha ancora qualcosa da raccontare, e a quanto pare ha anche molta fretta: le riprese per la seconda stagione sono appena cominciate, a Vallejo, in California, dove già dalla prima stagione è stato allestito il set della caffetteria Monet e dove hanno avuto vita alcuni tra quelli che sono gli eventi più sintomatici per la vita della protagonista Hannah.
A confermare la notizia del ritorno – non necessario – della serie tratta dal romanzo di Jay Asher è lo stesso attore Christian Navarro, interprete di Tony, su Twitter così avvisa i fan: “Grazie a tutti coloro che ci hanno augurato buona fortuna quest’oggi. Il primo giorno è andato alla grande. Faremo del nostro meglio per realizzare qualcosa di cui possiate andare fieri”.
Inoltre, siamo sicuri del ritorno di Katherine Langford interprete della protagonista e suicida Hannah Baker, ma nella nuova stagione la voce narrante e il punto di vista non saranno più i suoi. Visti i numerosi cliffhanger riscontrati nel finale di stagione, come il tentato suicidio di Alex o la collezione di armi nascosta nel letto di Tyler, le possibilità narrative sono numerose.
Tredici: come può esserci una continuazione se la storia si è conclusa?
Un primo capitolo, quello di “Tredici”, pienamente incentrato sulla figura di Hannah e sui motivi che l’hanno spinta al suicidio, ma allora spesso ci si chiede: su cosa dovrebbe trattare la seconda stagione se ormai le tredici cassette sono finite e la storia sembra essere volta al termine? Una domanda non nuova per le orecchie dello showrunner Bryan Yorkey.
Una ragione c’è, un movente anche, altrimenti cesserebbe di esistere: fino a questo momento è Hannah a dare la versione dei fatti, nessun altro, ma ci sono altri dodici ragazzi che hanno da mostrare il loro punto di vista con una propria versione non ancora ascoltata.
C’è molto di più da raccontare e da sapere rispetto alle parole di Hannah. “Penso che la seconda stagione ci darà l’occasione di capire che molti eventi che pensiamo di conoscere e di saperne lo svolgimento sono in realtà molto più complicati”, così argomenta Yorkey. Ad essere più complicata, e moralmente più complessa in questa seconda stagione della serie tv Netflix è anche la sua protagonista Hannah.
Una domanda chiave per questa nuova parentesi di “Tredici”: come è possibile andare avanti dopo quanto è successo? Una seconda stagione incentrata sulla guarigione e sulla sua possibilità di realizzazione. Non ci resta che attendere il prossimo anno.
Roberta Perillo
15/06/2017