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Un profilo per due

Trama

Un profilo per due – Recensione: quando la commedia degli equivoci incontra il romanticismo francese e gli inganni del web

Un profilo per due personaggi Alex Flora e Pierre

Una scena del film, in cui con una sagace inquadratura vengono messi in scena Alex, Flora e Pierre, ricalcando il triangolo amoroso della trama.

“Un profilo per due” ricalca a grandi linee uno dei capolavori della letteratura teatrale francese, “Cyrano de Bergerac”, trasponendo la storia nell’attualità di Internet; è proprio quest’ultimo fattore la causa scatenante dell’intreccio filmico, nonché il vero motore di propulsione.

In un mondo ormai governato dal web, dove la tecnologia si è sostituita alla quotidianità, non stupisce, infatti, che anche le conoscenze e i sentimenti si sviluppino più facilmente in un universo effimero come quello di Iinnternet, piuttosto che con il classico incontro al tramonto. Il conoscersi, flirtare, “amoreggiare” tramite pc è ormai diventato il modo più semplice e veloce per relazionarsi con l’altro, cadendo spesso, soprattutto tramite fake, nel catfish, ovvero la conoscenza di una persona che non è chi dice di essere. Su quest’ultimo tema si basa l’intero film. Tramite la finzione web, Pierre, un anziano uomo solitario che vuole rifarsi una vita, mette su un circolo vizioso in cui Alex, giovane e già disilluso su molti fronti, rimane incastrato.

Pierre, vedovo della sua dolce metà ormai da moltissimo tempo, cerca una donna su un sito d’incontri, ma quella che più gli ricorda sua moglie è la trentunenne Flora, che, attratta dal suo carattere rétro vuole incontrarlo, non sapendo che la foto dietro cui si nasconde il settantanovenne attempato non è altro che quella dell’ignaro Alex.

Un profilo per due: dal semplice scambio di ruoli ad un vero transfert con l’alter ego

Un profilo per due protagonisti

Pierre (Pierre Richard) e Alex (Yaniss Lespert), i due protagonisti del film

Il ragazzo si ritrova improvvisamente catapultato in una relazione telematica in cui deve fingersi un altro, ovvero Pierre, e dal primo incontro con l’avvenente Flora inizia il transfert del suo personaggio, che ben presto si ritroverà a condividere con Pierre molto più di un’immagine del profilo. Alex, imbrigliato già di per sé in una relazione senza futuro, inizierà ad essere il prestavolto di Pierre, tanto da interscambiarsi con lui; mentre il primo intrattiene la liaison con Flora vis-à-vis, l’altro continua ad ammaliarla tramite quella macchina genera inganni, chiamata computer.

Il transfert di Pierre su Alex, però, non si esaurisce qui, i due oltre a provare la passione per la stessa donna, sembrano ormai diventati un unicum, condividendo vizi e pensieri (emblematica è l’idea di Pierre sulle lobby farmaceutiche riproposta dopo la prima metà del film dallo stesso Alex). Facile immaginare come Pierre sia un Cupido o un Galeaut tecnologico nell’intera faccenda, che sferza i suoi dardi a suon di chat, ma anche questo suo aspetto sarà ampiamente trasferito sul suo alter ego, Alex.

Un profilo per due personaggi Alex Flora

Una scena del film con Alex e Flora

Insomma, un intreccio degno delle migliori commedie degli equivoci, dove lo scambio dei ruoli la fa da padrone creando sotto-trame intrigate che cercano solo il filo giusto da tirare per far sì che il nodo si sciolga; a differenza della tradizione greco-latina, però, qui il crossdressing, il travestimento attraverso cui poteva avvenire lo scambio delle persone, è dato proprio da quella che potremmo definire una delle migliori invenzioni dell’uomo: Internet, creatore di occasioni e di illusioni.

Ovviamente le menzogne in cui i due si sono cacciati non durano a lungo e l’inganno cui è sottoposta l’inconsapevole Flora non impiega molto ad essere illuminato dai raggi della verità.

Un profilo per due: un film che racconta il mondo in cui viviamo

La pellicola attraversa diversi momenti che ricalcano lo stato d’animo dei protagonisti: la malinconia, rintracciabile nella solitudine di Pierre e nella delusione giovanile di Alex; l’erotismo passionale, che scaturisce dall’entrata in scena di Flora e genera una sorta di epifania joyciana nei due uomini; infine, un finale non scontato che, come in ogni commedia classica, riporta all’ordine delle cose.

Un profilo per due Pierre

Pierre chatta con Flora al pc

Un film che parla del nostro tempo, racconta senza scrupoli cosa l’uomo di oggi si ritrova a vivere in un mondo in cui l’amore è fatto di like e Skype, dove, come dice Pierre, “prima si scopa e poi si parla”, in cui un anziano si ritrova solo senza appigli e un giovane a trent’anni non ha speranze professionali. La raccolta di temi così attuali in “Un profilo per due” permette allo spettatore di ritrovarsi al di là dello schermo, di rivivere quei momenti, facendo scaturire in lui la curiosità di sapere come il tutto andrà a finire, con un po’ di quella suspense che lo ammalia sin da subito.

Erika Micheli

Trama

  • Titolo originale: Un profil pour deux
  • Regia:  Stèphan Robelin
  • Cast: Pierre Richard, Yaniss Lespert, Fanny Valette, Stéphanie Crayencour, Stéphane Bissot, Macha Méril, Gustave Kervern, Pierre Kiwitt, Anna Bederke, Philippe Chaine
  • Genere: Commedia, colore
  • Durata: 100 minuti
  • Produzione: Francia, Belgio, Germania 2017
  • Distribuzione: Officine Ubu
  • Data di uscita: 31 agosto 2017

Un profilo per due locandina

Un profilo per due

“Un profilo per due” è la commedia dai toni teneri e divertenti, diretta dal regista e sceneggiatore Stèphan Robelin – noto al grande pubblico per successi cinematografici come “E se vivessimo tutti insieme?” – e interpretata da uno dei più amati attori del cinema d’oltralpe, Pierre Richard – già protagonista di “La capra” e  “Lost in Paris”.

La pellicola si concentra sulle profonde tematiche dell’amore, della solitudine e dell’amicizia in questa epoca difficile, dominata dai social network e dalla tecnologia, che fanno da tramite nei rapporti umani.

I protagonisti sono: l’anziano Pierre – un vispo settantacinquenne –  e l’intraprendente giovane Alex che, in una sorta di trasposizione ai giorni nostri dell’intramontabile classico della letteratura francese, il “Cyrano de Bergerac”, presteranno le loro personalità al confronto tra due generazioni estremamente differenti.

Un profilo per due: nuove amicizie sul web

“Un profilo per due” racconta la storia di un simpatico signore di settantacinque anni, Pierre (interpretato da Pierre Richard), rimasto solo dopo la morte della moglie. Preoccupata per la salute del padre e nella speranza che possa fare nuove amicizie e mantenere viva la sua curiosità scoprendo altri stimoli, la figlia decide di regalargli un pc. Naturalmente inesperto, Pierre si affida agli insegnamenti di Alex (Yaniss Lespert) – insegnante d’informatica – che lo aiuterà a destreggiarsi nel meraviglioso mondo del web. Scoperto per caso un sito d’incontri, il bizzarro vecchino decide di esplorare il portale usando l’identità di Alex. Sul sito Pierre conosce Flora (Fanny Valette), una splendida ragazza che risveglia in lui sentimenti d’amore. La giovane ed intraprendente fanciulla, affascinata dai romantici messaggi dell’uomo, decide di chiedergli un incontro di persona. All’anziano signore non resta che provare a persuadere il timidissimo Alex a presentarsi all’appuntamento al suo posto.

Trailer

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