Trama
- Regia: Rolando Colla
- Cast: Bruno Todeschini, Alessia Barela, Gianfelice Imparato, Aurora Quattrocchi, Marc Barbé, Linda Olsansky, Fabrizio Pizzuto, Benedetto Raneli, Renato Lenzi, Catriona Guggenbühl, Armen Godel, Laurence Montandon
- Genere: Drammatico, colore
- Durata: 96 minuti
- Produzione: Italia, Svizzera, 2016
- Distribuzione: Solaria Film, Movimento Film
- Data di uscita: 24 agosto 2017
“7 Giorni” è un film drammatico diretto dal regista svizzero Rolando Colla, già noto per il suo incredibile talento nel portare sul grande schermo sentimenti ed emotività dei suoi personaggi, inserendoli perfettamente all’interno del contesto sociologico in cui ha luogo il racconto.
Lo stesso avviene per Ivan (un botanico) e Chiara (una costumista del mondo dello spettacolo) e per il loro nascente sentimento d’amore, che scoprono durante il primo incontro avvenuto in una piccola isola dell’arcipelago siciliano, in cui ha luogo il matrimonio tra Richard e Francesca, rispettivamente fratello di lui e migliore amica di lei.
I due giovani si ritrovano a fare i conti con l’organizzazione dell’evento, facendo fronte a tutte le difficoltà ad esso connesse; dalla sistemazione del faro – che non verte proprio in ottime condizioni – in cui lo sposo vorrebbe trascorrere la sua prima notte di nozze, alla gestione delle particolari necessità dei due novelli sposini, due ex tossicodipendenti.
7 Giorni: un amore che nasce in una regione meravigliosa
Tutto attorno, i sapori e gli odori di una terra straordinaria, fatta di suoni, colori, tradizioni e cultura. Il lungometraggio diventa quindi l’occasione per guardare, attraverso l’attento sguardo della macchina da presa, al folklore e alla memoria di una comunità immensa e affascinante.
“7 Giorni” non sono solo la scansione didascalica del tempo che scorre, ma anche la descrizione del periodo di tempo necessario affinché, da due sguardi che s’incrociano, possa nascere un vero e proprio sentimento d’amore che, se vero, sarà impossibile racchiudere all’interno di un varco di tempo definito; in barba ai ricordi delle esperienze passate e al timore di affrontare la novità di una sensazione che spaventa e rende felici allo stesso tempo.