Recensione
Saw – Legacy – Recensione: sette anni di attesa per un deludente ottavo capitolo
Lo stuolo di fans del franchise “Saw“, che ha aspettato ben sette anni per ricominciare a tremare sulle poltrone di una sala cinematografica, resterà deluso. Fin dalle primissime scene gli spettatori sono proiettati in una realtà già completamente inserita nel mondo visionario del sadico John Kramer, tale da non lasciar percepire quel distacco dalla norma che renderebbe più disorientante il macabro gioco realizzato dal protagonista.
Il team produttivo di Oren Koules, Mark Burg e Gregg Hoffman con “Saw – Legacy” si è voluto prendere il complesso compito di mantenere in vita una serie che contava già sette film – uno all’anno fino al 2010 – che hanno incassato finora 874 milioni di dollari al box office mondiale, con costi di produzione molto contenuti nella pellicola d’esordio e mai eccessivamente alti nei sei sequel.
Onorare questa saga avrebbe dovuto imporre alla produzione di creare una nuova storia che mantenesse un forte impatto emotivo, ricco di scene violente e sanguinarie, colpi di scena e una trama con un’impronta da giallo e horror contemporaneamente. Purtroppo “Saw – Legacy” fallisce quasi tutti questi obiettivi. Le scene horror ripropongono vecchi cliché e la pretesa di mantenere il suo stato di film di genere non ce le fa gustare neanche come situazioni pulp.
Saw – Legacy: una storia piatta e poco convincente
La storia si svolge su più piani, ci sono i giochi e le intrigate trappole di Jigsaw, nelle quali sei persone perdono la vita mentre vengono sottoposte a prove di audacia in un fienile riequipaggiato con macchine infernali nelle quali è onnipresente l’elemento della lama, al fine di spronarle alla confessione dei propri peccati; c’è un team di detective che indaga sui morti che vengono fatti ritrovare dall’assassino con il marchio a tessera di puzzle che è la firma di Jigsaw; e c’è la squadra dei medici, che esaminano i corpi delle vittime, composta dal medico Logan e dalla sua assistente, che fin dalle prime battute manifesta una sorte di ammirazione per l’opera di Jigsaw.
Forse l’unico elemento originale di “Saw – Legacy” è proprio il fatto che Jigsaw, morto dieci anni prima, continua ad avere una serie di persone che ne ammirano l’operato. La furia sanguinaria del carnefice desta ammirazione sia per il fatto che produce ausili infernali in un contesto claustrofobico, sia perché le sue vittime hanno tutte delle colpe o dei delitti da confessare. Quest’ammirazione sfocia per alcuni dei protagonisti nella mania collezionistica delle trappole del serial killer e per altri nelle emulazione dei suoi gesti.
Il film scorre in maniera abbastanza piatta, la recitazione dei protagonisti non è mai convincente se non per qualche emozione in più creata da Laura Vandervoort, che interpreta Anna, una delle vittime, e Matt Passmore, che ricopre il ruolo centrale del medico Logan. Le scene anche le più sanguinarie non generano mai reali sensazioni di terrore o angoscia, e la colonna sonora non enfatizza mai i momenti salienti ma ne fa solo da blando accompagnamento.
Ai registi dell’opera, i fratelli Michael e Peter Spierig, è sfuggito forse il fatto che in questi anni il genere horror ha subito un’evoluzione e così i suoi spettatori. Se hanno centrato l’obiettivo di creare un film nella tradizione del franchise “Saw”, hanno fallito in quello di inserire elementi nuovi con colpi di scena, mancando la realizzazione di un giallo più complesso.
Marco Marchetti
Trama
- Titolo originale: Jigsaw
- Regia: Michael Spierig, Peter Spierig
- Cast: Laura Vandervoort, Hannah Anderson, Tobin Bell, Callum Keith Rennie, Matt Passmore, Hannah Emily Anderson, Brittany Allen, Tina Jung, Bonnie Siu, Sonia Dhillon Tully, Mandela Van Peebles
- Genere: Horror, colore
- Durata: 92 minuti
- Produzione: USA, 2017
- Distribuzione: Eagle Pictures
- Data di uscita: 31 ottobre 2017
“Saw – Legacy” è l’ottavo capitolo di una delle serie horror più terrificanti e seguite degli ultimi anni, “Saw”. È nell’immaginario di tutti il famigerato pupazzo per ventriloqui con papillon rosso e in sella alla sua bici che si diverte a farsi beffa delle sue vittime.
In “Saw – Legacy”, l’eredità di John Kramer, il killer malato terminale, è raccolta da un altro assassino che tende a lasciare le sue vittime sparse per le strade della città, non prima però di averci giocato un po’: scelte le sue prede, quasi sempre persone che mostrano disprezzo per la vita, le mette in condizione di sopravvivere a patto che superino la sfida violenta e brutale. Uno scenario raccapricciante contraddistingue la pellicola, con personaggi mutilati e corpi dilaniati da ferite o fatti a pezzi. Chi sarà il sadico apprendista di Kramer?
Saw – Legacy: la saga horror che ha segnato un’intera generazione
Considerata la saga horror più seguita degli ultimi anni, “Saw” torna al cinema con l’ottavo capitolo dal titolo “Saw – Legacy”. Era il 2004 quando il primo film debuttava nelle sale cinematografiche di tutto il mondo, spaventando e facendo rabbrividire gli spettatori per la ferocia delle sue scene. Trame articolate, colpi di scena, elementi sadici e truculenti ne hanno fatto la sua cifra stilistica.
Da quel momento, “Saw” ha creato un vero e proprio fanbase, capace di attrarre spettatori di ogni età, perfino imitatori che, ispirandosi alla crudeltà del film, hanno commesso efferati omicidi. Numerosi, infatti, gli episodi di cronaca.
Per gli amanti dell’horror, “Saw” è ormai un cult e non c’è pellicola di tale genere che non si ispiri a esso.
Trailer