È “A Ciambra”, di Jonas Carpignano, il film scelto per la corsa agli Oscar 2018. Il regista di “Mediterranea”, cresciuto tra New York e Roma, ha realizzato un vero gioiellino cinematografico, apprezzato a livello internazionale, con la benedizione di Martin Scorsese, che per l’occasione compare in veste di produttore esecutivo.
Una storia di coraggio e di crescita in corsa agli Oscar 2018, sorpreso il regista Jonas Carpignano
“A Ciambra” vede protagonista il piccolo Pio, cresciuto in una numerosa famiglia rom calabrese e alle prese con il posto che si troverà ad occupare in quel contesto quando non sarà più un bambino. Film sincero quello del giovane e talentuoso regista Carpignano, che ha accolto con stupore la scelta della Commissione selezionatrice istituita dall’ANICA, composta quest’anno da Nicola Borrelli, Cristina Comencini, Carlo Cresto-Dina, Felice Laudadio, Federica Lucisano, Nicola Maccanico, Malcom Pagani e Francesco Piccolo.
In lizza insieme ad altri 13 candidati, alla fine il film ha avuto la meglio probabilmente per il coraggio con cui è stato affrontato un tema spinoso e drammaticamente attuale.
“A Ciambra” ha emozionato anche il Festival di Cannes 2017 dove era stato presentato in Concorso alla Quinzaine des Realisateurs aggiudicandosi il premio Europa Label: un giudizio unanime di critica e pubblico. Ora resta da vedere se entrerà a far parte della “short list” dei 10 migliori in lingua originale o se riuscirà a conquistarsi addirittura un posto nella cinquina come Miglior Film Straniero comunicata dall’Academy per la notte dei 90° Oscar Award il prossimo 23 gennaio.
“A Ciambra” e gli altri concorrenti
“A Ciambra” uscito nella sale lo scorso agosto gareggiava per la candidatura con “Cuori puri” di Roberto De Paolis; “L’equilibrio” di Vincenzo Marra; “Una famiglia” di Sebastiano Riso; “Fortunata” di Sergio Castellitto; “Gatta Cenerentola” di Alessandro Rak, Ivan Cappiello, Marino Guarnieri, Dario Sansone; “Ho amici in paradiso” di Fabrizio Maria Cortese; “L’ora legale” di Ficarra e Picone; “L’ordine delle cose” di Andrea Segre; “Sicilian Ghost Story” di Antonio Piazza e Fabio Grassadoni; “La stoffa dei sogni” di Gianfranco Cabiddu; “La tenerezza” di Gianni Amelio; “Tutto quello che vuoi” di Francesco Bruni e “La vita in comune” di Edoardo Winspeare.
L’anno scorso a rappresentare l’Italia era stato “Fuocoammare” di Gianfranco Rosi, fuori dalla cinquina come miglior film straniero ma in corsa come Miglior Documentario, già vincitore dell’Orso d’Oro al Festival internazionale del cinema di Berlino. L’ultima vittoria per l’Italia risale al 2014 con “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino.
Gianluca Panico
27/09/2017