Trama
- Titolo originale: The Death of Stalin
- Regia: Armando Iannucci
- Cast: Olga Kurylenko, Andrea Riseborough, Rupert Friend, Steve Buscemi, Jason Isaacs
- Genere: Commedia, colore
- Durata: 106 minuti
- Produzione: Gran Bretagna, Francia, 2017
- Distribuzione: I Wonder Pictures
- Data di uscita: 4 gennaio 2018
“Morto Stalin, se ne fa un altro”, titolo della nuova avvincente commedia satirica del regista scozzese Armando Iannucci, già autore conosciuto per la serie tv “Veep” e per il precedente film “In the Loop”, si concentra sul vuoto di potere lasciato dalla morte di Stalin, avvenuta la notte del 5 marzo del 1953, nella vecchia URSS.
Morto Stalin, se ne fa un altro: satira dark sul potere
“Morto Stalin, se ne fa un altro” è stato ben accolto all’edizione del Festival di Toronto 2017, confermando le capacità di racconto non convenzionale e satirico tipiche del regista Armando Iannucci: è una stravagante commedia nera, una satira sul potere e il totalitarismo.
Nella notte del 2 marzo 1953 un uomo sta per morire. Ma non si tratta di un uomo qualunque. È Joseph Stalin, Segretario Generale dell’Unione Sovietica: tiranno, sadico, dittatore. Stalin è stravolto dalle sofferenze e prossimo a tirare le cuoia. È in questo confuso e disarmante avvicendarsi degli eventi che si apre la possibilità, a chi sa giocare bene le proprie carte, di diventarne il successore. “Morto Stalin, se ne fa un altro” è liberamente ispirato dall’omonima graphic novel di Fabien Nury e Thierry Robins. Steve Buscemi interpreterà il pragmatico Krusciov, mentre l’ex Monty Phyton Michael Palin sarà il fedelissimo Molotov.
La vena satirica del lungometraggio sembra essere molto convincente: il lavoro di Iannucci, infatti, è fortemente a rischio censura in Russia, dove la sua distribuzione non è stata ancora accettata, con l’accusa di “destabilizzare la società russa” e per “prevenire episodi di violenza che si potrebbero verificare”.
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