Hilary Swank, vincitrice di due Golden Globe e due Premi Oscar, sarà la protagonista del nuovo thriller sci-fi “I Am Mother”, che vedrà il primo esordio alla regia di Grant Sputore. Le riprese del film, la cui sceneggiatura è stata affidata a Michael Lloyd Green, sono già iniziate negli Adelaide Studios in Australia.
La Madre-feticcio
“I Am Mother” narra di una madre-robot il cui scopo è ripopolare la terra dopo l’estinzione del genere umano.
La trama è incentrata sul rapporto madre-figlio, su quel profondo senso di appartenenza che l’uomo prova nei confronti del ‘luogo’ di provenienza, indipendentemente della natura dello stesso; in tal senso, la scelta di una madre-feticcio come simbolo di ciò è indicativa: il concetto di ‘madre’ non è unicamente riferibile all’essere umano dal cui grembo si è emersi; come gli animali, che spesso associano la figura materna alla prima immagine in assoluto su cui si sofferma il loro sguardo (sia essa un essere umano, un altro animale, o addirittura un pupazzo inanimato), così fa l’uomo, seppure in modo naturalmente più complesso ed articolato.
La ‘madre’ è un’entità profondamente astratta e relativa a cui tutti, nel bene o nel male, sono dipendenti; esattamente come uno dei principali personaggi femminili figli della ‘nuova’ generazione di “I Am Mother”, che sarà interpretato da Clara Rugaard (“Still Star-Crossed”). La ragazza, profondamente legata alla propria madre-robot, si sentirà minacciata dall’arrivo di una donna completamente slegata da quel contesto (Hilary Swank), descritta dai più come ‘sanguinaria’, poiché umana. La presenza del suddetto personaggio porterà i ‘nuovi figli’ ad interrogarsi circa il loro rapporto con la ‘madre’ e le conseguenze da esso derivanti.
Il genere sci-fi, si sa, ben si adatta a tematiche di tale portata: Blade Runner, The Matrix, Equilibrium – e via discorrendo – ne sono un esempio lampante.
La ‘freddezza’ e l’impersonalità di un futuro più o meno distopico e dominato dalla tecnologia si sposa perfettamente con massime questioni umane riguardanti l’emotività e l’inconscio; pertanto, anche grazie alla presenza di attrici straordinarie quali la Swank, ci si aspetta un gran film. O almeno lo si spera.
Nicole Ulisse