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Andrea Iervolino tra i 4 produttori della nuova generazione

Dopo tutti gli scandali che hanno colpito Hollywood in queste settimane, il quotidiano “Il mattino” ha ipotizzato quattro produttori che potrebbero prendere le redini del cinema americano e mondiale. Tra questi c’è anche Andrea Iervolino.

 

Andrea Iervolino: un passo da Hollywood

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Andrea Iervolino tra i 4 produttori della nuova generazione

Tra i produttori che riscuotono più successo oggi nel mondo di Hollywood c’è sicuramente l’italo canadese Andrea Iervolino che dal 2013 ad oggi è diventato uno dei più prolifici produttori cinematografici in nord America.

Il suo esordio nel mondo hollywoodiano avviene nel 2004, producendo il film “Il mercante di Venezia” di Michael Radford, presentato alla 61ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia (fuori concorso), con Al Pacino, Jeremy Irons e Charlie Cox tra i protagonisti. Da allora il successo del produttore non si è mai fermato.

Partner e fondatore di numerose imprese tra cui l’AMBI Media Group, un insieme di società, verticalmente integrate, per lo sviluppo cinematografico, la produzione, il finanziamento e la distribuzione, interamente di proprietà e gestito da Andrea e Monika Bacardi.

Con dieci pellicole in produzione solo quest’anno e più di 15 prodotte dall’anno scorso (“In Dubious Battle” di James Franco), AMBI è emersa rapidamente come una delle aziende di produzione e distribuzione più prolifiche del settore.

Sono molti i riconoscimenti consegnati al giovane produttore non ancor trentenne tra cui l’Onore del Riconoscimento in veste di Ambasciatore del Cinema Italiano nel Mondo, al Festival Internazionale del Cinema Italiano del 2015 (ICFF). Il Mimmo Rotella Award come Miglior Produttore dell’anno, per i suoi contributi all’industria cinematografica italiana nel 2014 al Festival del cinema di Venezia e inoltre ha ricevuto anche un riconoscimento da parte del Primo Ministro canadese Justin Trudeau per il suo impegno di imprenditore in Canada.

 

Andrea Iervolino: gli altri tre protagonisti

Vicino a lui in quella che si potrebbe definire una nuova generazione di produttori a Hollywood ci sono anche: Megan Ellison, ereditiera di uno dei più grandi patrimoni della finanza mondiale visto che è la figlia del cofondatore di Oracle, Larry Ellison.

Jason Blum, emerso nel modo dei produttori cinematografici con la saga di “Paranormal Activity”, un film costato 15mila dollari che ne incasso 135 milioni.

Il quarto giovane che si sta facendo avanti in questa nuova generazione è Jeremy Kleiner. Socio di Brad Pitt nella sua casa di produzione Plan B Entertainment, e già produttore di film come “12 anni schiavo” di Steve McQueen e “Moonlight” di Barry Jenkins.

Tomas Barile

28/11/2017

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