Domenica 21 gennaio sono stati assegnati i SAG Awards, giunti alla ventiquattresima edizione.
SAG Awards 2018: “Tre manifesti a Ebbing, Missouri” il film più premiato
“Tre manifesti a Ebbing, Missouri” ha fatto faville ai SAG Awards di domenica, aggiudicandosi premi per il Miglior Cast Cinematografico, la Migliore Attrice Protagonista (Frances McDormand) e il Migliore Attore non Protagonista (Sam Rockwell). Per il miglior cast, la pellicola ha superato la concorrenza di “The Big Sick“, “Scappa – Get Out“, “Lady Bird” e “Mudbound“. Già ai Golden Globe il film aveva vinto il premio per il miglior film drammatico, nonché per la migliore attrice in un film drammatico (McDormand), il migliore attore non protagonista (Rockwell) e la migliore sceneggiatura (Martin McDonagh).
Allison Janney (“I, Tonya“) si è aggiudicata il premio per la migliore attrice non protagonista. È stato Gary Oldman, che ha interpretato Winston Churchill ne “L’ora più buia“, a conquistare il premio per il migliore attore protagonista. Gli altri candidati erano Timothée Chalamet (“Chiamami col tuo nome“), James Franco (“The Disaster Artist“), Daniel Kaluuya (“Scappa – Get Out”) e Denzel Washington (“Roman J. Israel, Esq.”).
Le serie TV più premiate sono state invece “This Is Us” della NBC (miglior cast in una serie drammatica, con Sterling K. Brown come migliore attore) e le serie della HBO “Big Little Lies” (Nicole Kidman e Alexander Skarsgård migliori attori in un film televisivo o mini-serie) e “Veep” (miglior cast e migliore attrice in una serie commedia per Julia Louis-Dreyfus).
William H. Macy è stato votato per il secondo anno consecutivo migliore attore in una serie commedia per la serie di Showtime “Shameless”. Seconda vittoria consecutiva anche per Claire Foy, la cui interpretazione della regina Elisabetta II nella serie di Netflix “The Crown” le è valsa il premio per la migliore attrice in una serie drammatica.
Il dibattito sul #MeToo anche ai SAG Awards
Alla cerimonia, presentata da Kristen Bell, prima conduttrice donna nella storia dei SAG Awards, non è mancato il dibattito sulle questioni di genere e sul movimento #MeToo. La Bell ha dichiarato: «Stiamo vivendo in un momento di svolta. Andando avanti in uno slancio dinamico e con le orecchie ben aperte, assicuriamoci di guidare la carica con empatia e impegno, perché paura e rabbia non vincono mai la corsa.»
Riferendosi a Rosanna Arquette, che ha dichiarato di aver subito molestie da parte di Harvey Weinstein, Marisa Tomei ha affermato: «Rosanna, tu sei una di quelle voci. Tu sei una di quelli che hanno rotto il silenzio e siamo tutti in debito con te.» Tra “quelli che hanno rotto il silenzio” anche Anthony Rapp, Asia Argento, Daryl Hannah, Mira Sovino, Annabella Sciorra, Ashley Judd, e Olivia Munn.
Incisive le parole di Gabrielle Carteris, presidentessa del sindacato SAG-AFTRA: «La verità è potere, e le donne stanno prendendo il potere. Stiamo facendo la differenza. Il cambiamento è alle porte, e siamo noi i responsabili di questo cambiamento.»
Ilaria Ciciori
22/01/2018