L’attore hollywoodiano, dopo le accuse di violenza sessuale, è stato escluso dall’ultima stagione di House of Cards e il biopic sullo scrittore Gore Vidal è stato rottamato. Così facendo, Netflix, ha chiuso qualsiasi ponte con Spacey.
Una rottura da $ 39 milioni
Netflix ha pubblicato il 22 gennaio il suo rapporto sui guadagni del quarto trimestre, e ha dichiarato che «ciò ha portato ad un inaspettato addebito per via di contenuti che abbiamo deciso di non pubblicare.»
A novembre 2017, Netflix ha annunciato che avrebbe reciso i legami con Kevin Spacey in seguito a diverse accuse di violenza sessuale. La produzione di House of Cards era stata sospesa mentre la compagnia prendeva una decisione. La sesta e ultima stagione della serie dovrebbe ora concentrarsi sul personaggio di Claire Underwood, interpretata magistralmente da Robin Wright, che ora dovrà supportare tutto il peso della storia.
Oltretutto nello stesso periodo, il canale streaming, ha deciso che non avrebbe portato avanti il Biopic su Gore Vidal, in cui Spacey avrebbe impersonato il famoso drammaturgo statunitense davanti alla macchina da presa di Michael Hoffman. L’attore figurava anche come co-produttore del film, prima che questi venisse cancellato in post-produzione. Le riprese del film, ambientato negli Ottanta, erano già iniziate a Roma, e avrebbero toccato anche la casa di Ravallo, città a cui lo scrittore era molto legato.
Nel rapporto sui guadagni, quindi, è saltato fuori come la separazione da un’icona come Spacey abbia procurato un danno all’azienda di 39 milioni di dollari. Non solo, le diverse accuse di molestie sessuali che hanno colpito Hollywood nell’ultimo periodo, ha portato Netflix a dover fare parecchi licenziamenti tra cui figura quello del comico Louis C.K. e di Danny Masterson, il Jameson Bennett di The Ranch. Anche Masterson è accusato di stupro, ma il suo licenziamento non sembra aver influito sul rapporto dei guadagni del quarto trimestre.