Biografia
Salvatore Esposito, meglio noto al grande pubblico per il ruolo di Genny Savastano in “Gomorra”, è entrato nelle nostre case con la sua aria da duro e il fisico possente, ma c’è molto altro dietro questo giovane attore che ha pubblicato un libro dal titolo emblematico “Non volevo diventare un boss”.
Salvatore Esposito, un nome su cui scommettere
(Mugnano, 2 febbraio 1986)
Salvatore Esposito nasce nella periferia partenopea il 2 febbraio del 1986 e “studia” alla bottega di barbiere del padre e del nonno. Da bambino ruba con gli occhi la variegata umanità del quartiere. Da adolescente è un ragazzino vivace che sa farsi rispettare da tutti, compresi i figli dei boss di zona. S’iscrive all’università ma abbandona gli studi dopo aver trovato lavoro da Mc. Donald.
Nel 2009 decide di diventare attore e, grazie al padre che crede in lui, riesce a frequentare una scuola di cinema. Il colpo di fortuna arriva nel 2013, quando ha un piccolo ruolo nella serie televisiva targata Mediaset “Il clan dei camorristi” diretto da Alexis Sweet e Alessandro Angelini. In realtà è proprio a causa di questa fiction che non può non partecipare al casting di “Gomorra”, dal momento che il regista Stefano Sollima vuole solo attori esordienti.
Salvatore, però, si ritrova a servire le battute a più di mille giovani partecipanti del cast che si impegnano per ottenere la parte, che diventerà la sua. Il personaggio di Genny Savastano si svela lentamente nel corso della narrazione: da ragazzino viziato diventa, dopo un viaggio in Honduras, un boss crudele. Il pubblico della serie comincia ad accorgersi di questo ragazzone che fa ombra all’Immortale e inizia a diventare un pericolo per il suo stesso padre, sull’onda di un malcelato complesso di Edipo.
L’esordio fortunato al cinema
Salvatore diventa una star e la sua carriera inizia a decollare. Nel 2015 ha una piccola parte nel bellissimo film di Mainetti “Lo chiamavano Jeeg Robot” nei panni di uno degli scagnozzi della boss Nunzia Locosimo. Il giovane attore, spesso accusato per il suo personaggio di fomentare nei giovani campani ammirazione per la camorra, si fa portavoce della guerra contro i rifiuti tossici interrati nel casertano. Il suo contributo a tale causa prende corpo anche con la partecipazione al film “Veleno” diretto da Diego Olivares, in cui Salvatore Esposito veste i panni di un avvocato rampante, complice della camorra nella Terra dei Fuochi. Il film viene presentato a Venezia nel 2017, nella sezione Settimana della Critica, ottenendo un discreto successo.
Tra i capitoli due e tre della saga “Gomorra”, Esposito appare nella parodia fatta dagli youtuber The Jackal che lo dirigeranno nel 2017 in “Addio fottuti musi verdi” .
Nel frattempo il giovane attore entra nel cast di “Zeta” (2016), film di Cosimo Alemà incentrato sulla vita di alcuni giovani di periferia, che sfogano le loro frustrazioni nel rap. Salvatore non canta ma entra benissimo nella parte, ed è veramente inaspettata anche la sua ultima interpretazione nei panni di un omosessuale che si deve sposare con il suo compagno tra mille difficoltà in “Puoi baciare lo sposo” di Alessandro Genovesi del 2018.
Salvatore Esposito è molto attento alla scelta dei copioni che gli arrivano, come detto da lui stesso in molte interviste.
Dal punto di vista sentimentale è legato da tempo a una giovane studentessa in giurisprudenza conosciuta in Spagna.
Giulia Sessich
Filmografia
Salvatore Esposito Filmografia – Cinema
- La dolce arte di esistere, regia di Pietro Reggiani (2015)
- Lo chiamavano Jeeg Robot, regia di Gabriele Mainetti (2016)
- Zeta, regia di Cosimo Alemà (2016)
- Veleno, regia di Diego Olivares (2017)
- AFMV – Addio Fottuti Musi Verdi, regia di Francesco Ebbasta (2017)
- Taxi 5, regia di Frank Gastambide (2018)
- Puoi baciare lo sposo, regia di Alessandro Genovesi (2018)
Salvatore Esposito Filmografia – Televisione
- Il clan dei camorristi – serie TV (2013)
- Gomorra – La serie – serie TV, 36 episodi (2014-in corso)