Recensione
Untitled – Viaggio senza fine – Recensione: la testimonianza di civiltà dimenticate
“Ero sul treno dalle parti di Los Mochis e Chihuahua e mi sono detto che il più bel film che potevo immaginare era un film che non si fermasse mai: sei su un vagone di merci e il mondo ti sfreccia accanto. Questo desiderio di fare un film che non si fermi mai, mi ha seguito per tutta la carriera. Il mio prossimo progetto si chiamerà “Untitled” ed è un documentario sul nulla, non c’è un tema. Voglio solo girare il mondo per un anno, riprendendo tutto quello che mi passa davanti. E’ il mio progetto più estremo sul movimento e il viaggio.”
Comincia con questa citazione del regista Michael Glawogger “Untitled – Viaggio senza fine” l’ultimo film della sua vita.
Glawogger durante questo viaggio, durato 4 mesi a causa del suo decesso per malaria in Liberia nel 22 aprile 2014, ha creato una testimonianza, testimonianza delle realtà distanti ed estreme, al limite dell’umano, in luoghi quasi completamente privi di civiltà.
Nonostante Glawogger non avesse intenzione di presentare una tematica definita per questo lavoro, la pellicola prosegue su un filo logico piuttosto chiaro. Il film è stato portato a termine dalla montatrice Monika Willi, che grazie al caparbio uso della postproduzione è riuscita a creare una sorta di racconto.
Untitled – Viaggio senza fine: la vera potenza delle immagini
“Untitled – Viaggio senza fine” è una storia costruita interamente per immagini, immagini che, nonostante presentino realtà tanto violente e crude (a volte quasi al limite del tollerabile), sono magnifiche fotografie da un punto di vista artistico.
Ad accompagnare questo viaggio è la voce della cantante di “Amore Disperato”, Nada, che cita dei brani scritti dallo stesso regista. Questo connubio sposato a immagini tanto simboliche, dà l’impressione di leggere un diario di bordo illustrato.
Come detto dallo stesso Glawogger, “Untitled – Viaggio senza fine” è un film che non si ferma mai, lo spettatore viene trasportato a ritmi sostenuti, tra una scena e l’altra, in Europa e in Africa.
È sorprendente come luoghi tanto differenti tra di loro, amalgamati in questo contesto filmico non stonino affatto, ma combacino perfettamente, portando lo spettatore stesso a una riflessione, confrontando le diverse realtà che gli sono presentate.
Glawogger nonostante volesse presentare un “documentario sul nulla”, ha reso molto di più di quanto non avrebbe potuto credere, sensibilizzando il pubblico a qualcosa che gli è quasi del tutto estraneo, nonostante si limiti a guardarlo solo dall’esterno.
Ilaria Di Mattia
Trama
- Titolo originale: Untitled
- Regia: Michael Glawogger, Monika Willi
- Cast: Birgit Minichmayr, Fiona Shaw, Robin A Townsend
- Genere: Docu-fiction, colore
- Durata: 105 minuti
- Produzione: Austria, Germania, 2017
- Distribuzione: ZaLab
- Data di uscita: 19 aprile 2018
“Untiled”, nuova pellicola diretta da Michael Glawogger e Monika Willi ci conduce in un viaggio attraverso la vita in Italia, Balcani e Africa. Il progetto è frutto di un lungo viaggio del regista cominciato nel 2013 per una durata di un anno. L’intento principale è stato filmare il reale senza modificare in alcun modo il trascorrere della vita lasciando agire l’inaspettato. Serendipity è l’unico concetto e l’unica regola creativa a cui attenersi. Trascorsi solamente 4 mesi e 19 giorni Glawogger muore prematuramente durante le riprese e il suo lavoro viene portato a termine da Monika Willi, sua storica montatrice.
“Untitled – Viaggio senza fine” ci regala una visione su un mondo travagliato.
Untitled – Viaggio senza fine: uno sguardo sul mondo
Il viaggio, iniziato da Glawogger, si muove attraverso volti, persone, colori, culture, spiagge, deserti e animali. “Untitled – Viaggio senza fine”, ultimo film di Michael Glawogger, regista di “Workingman’s Death”, co-diretto da Monika Willi, è prodotto da Tommy Pridnig e Peter Wirthensohn. Per la versione italiana la voce narrante sarà della cantante Nada (fortemente voluta da Andrea Segre, in veste di distributore), mentre la versione internazionale vede Fiona Shaw.
In occasione dell’uscita del film, la cantante di “Amore disperato” e di “Ma che freddo fa” e sette volte protagonista sul palco di Sanremo, ha annunciato anche un nuovo album in collaborazione con John Parish, storico produttore inglese.
Oltre alle immagini, anche la colonna sonora ricopre un ruolo centrale in “Untitled – Viaggio senza fine”. La musica è frutto del lavoro di Wolfang Mitterer, outsider austriaco della musica elettronica e per questo lavoro ha ottenuto l’Austrian Film Prize come migliori musiche originali.
Trailer