Il déjà vu come fulcro della narrazione in un film adrenalinico di Tony Scott
(Déjà Vu) Regia: Tony Scott – Cast: Denzel Washington, James Caviezel, Val Kilmer, J.W. Williams, Adam Goldberg, Ritchie Montgomery, Enrique Castello – Genere: Azione, Thriller, colore, 126 minuti – Produzione: Usa, 2006 – Distribuzione: Buena Vista – Data di uscita: 15 Dicembre 2006.
Presente in “Matrix” come errore del sistema, il déjà vu ispira felicemente Tony Scott nella creazione del suo ultimo action thriller, girato in una New Orleans post Katrina che lascia da subito presagire il disastro.
Un fenomeno ancora oggi impenetrabile, studiato scientificamente, definito addirittura come possibile prova dell’esistenza di universi paralleli, è fonte d’ispirazione in una corsa contro il tempo, in cui una regia accelerata e adrenalinica contribuisce non poco a tenere alta la tensione.
Capace nel mestiere, Scott sfrutta al meglio gli anni passati a lavorare nel campo pubblicitario, dopo le reazioni negative al suo film d’esordio “Miriam si sveglia a mezzanotte”. Insiste su immagini veloci, che si rincorrono vorticosamente, in un montaggio che sembra suggerire in ogni instante l’affanno dell’inseguimento.
Ancora una volta – dopo “Allarme rosso” e “Man on Fire” – protagonista della vicenda è Denzel Washington, convincente nei panni dell’agente dell’FBI, che cerca in ogni modo “di prendere qualcuno prima che faccia qualcosa di orribile”. E ci si identifica totalmente in questo poliziotto pieno di umanità, il cui viso provoca da subito empatia, tanto più quando la sua intrusione nella vita privata di una donna, senza che lei lo sappia, si trasforma in sentimento protettivo prima, e d’amore poi.
L’artificio su cui poggia il plot appare complicato, ma saldo nella costruzione narrativa. La continua invadenza di un diverso piano temporale costringe lo spettatore all’attenzione e la nota romantica arricchisce di pathos una storia già di per sé originale.
Laura Calvo