Recensione
The Predator – Recensione: un richiamo nostalgico ai film trash degli anni 80
Che “The Predator” non fosse un lungometraggio ad alti contenuti sociali era scontato considerando anche i film che lo hanno preceduto; ma, quello che veramente sorprende di questa pellicola firmata dal regista Shane Black è l’eccessivo elemento grottesco che pervade tutta l’opera. La sensazione che si ha quando scorrono i titoli di coda di “The Predator” è di aver fatto un salto indietro nel tempo e di aver appena assistito a uno di quegli action movie, particolarmente in voga fra la fine degli anni Ottanta e l’inizio dei Novanta. Stiamo parlando di quei film in cui la violenza è eccessiva e per lo più immotivata e le gesta dei personaggi sono tanto spettacolari quanto inverosimili; insomma siamo davanti a uno quei film dalla trama molto semplice, quasi azzerata e con un andamento scontatissimo che alterna momenti tra il serio e l’umoristico senza però centrare mai l’obiettivo.
Nonostante l’elevato livello di imprecazioni che cercano di suscitare ilarità, le battute sono veramente banali, il primo pensiero che viene in mente e che le avrebbe potute scrivere benissimo un bambino di dieci anni. Insomma,”The Predator” delude su tutti i fronti.
La marcia in più di questo nuovo capitolo della saga sui predatori alieni dovrebbe essere il fatto che si presenta come un ibrido tra un reboot e un sequel. Ma, il realtà l’unica marcia che si addice a questo film è la retro. È tutto sciocco, insensatamente borderline e senza alcun vero valore alla base. Anche per quanto riguarda i personaggi, l’unica nota positiva è che sono volutamente molto prestanti fisicamente ovvero dei veri”machi”.
Rispetto ai film precedenti sono stati inseriti nel cast delle nuove figure il bambino prodigio (Jacob Tremblay) e l’eroico padre (Boyd Holbrook), ma l’elemento in assoluto più nuovo è rappresentato dai cosiddetti “disadattati”, un gruppo di soldati con problemi psicologici che mentre erano in viaggio verso un centro d’igiene mentale dell’esercito, si imbattono nel Ranger McKenna e decidono di affiancarlo nella battaglia per salvare il figlio e la terra dai mostri alieni. Per quanto sia chiaro in tutta la pellicola che il regista abbia creare soprattutto intorno ai soldati un’immagine fortemente maschilista e iconica, è difficile entrare in empatia con i protagonisti, anche quando questi tentano di allentare la tensione della battaglia con simpatici scambi di battute.
The Predator: un richiamo al film originale del 1987
Questo progetto è il quarto film della saga di Predator, iniziata nel 1987 col film diretto da John McTiernan con Arnold Schwarzenegger e proseguita con “Predator 2” nel 1990 e “Predators” nel 2010. Il nuovo capitolo a cura di Black strizza fortemente l’occhio alla pellicola originale McTiernan, il forte maschilismo che si assapora durante tutta la visione, ma soprattutto attraverso le scene della battaglia, richiama fortemente l’iconica sfida primordiale fra l’uomo e la bestia, il vero cuore pulsante dell’opera dell’87.
In realtà in “The Predator” qualche spunto narrativo importante ci sarebbe pure, dal presunto disturbo cognitivo e comportamentale di cui è affetto il piccolo Rory McKenna, che si rivela essere l’unico in grado di decifrare la complessa tecnologia aliena, al rapporto fra Rory e il padre che avrebbe potuto suscitare un maggiore coinvolgimento emotivo con i protagonisti della storia.
Chiara Broglietti
Trama
- Regia: Shane Black
- Cast: Boyd Holbrook, Yvonne Strahovski, Olivia Munn, Thomas Jane, Jacob Tremblay, Alfie Allen, Edward James Olmos, Keegan Michael Key, Trevante Rodhes, Jake Busey, Niall Matter, Paul Lazenby, Steve Wilder, Dean Redman, Rhys Williams
- Genere: Azione, Horror, Avventura, Fantascienza
- Durata: 118 minuti
- Produzione: USA, 2018
- Distribuzione: 20th Century Fox Italia
- Data di uscita: 11 ottobre 2018
“The Predator” è un film diretto da Shane Black ed è il quarto lavoro della saga cinematografica nata nel 1987. Le riprese sono iniziate nel Febbraio del 2017 ma, nel Marzo 2018 sono state fatte delle riprese aggiuntive per modificare buona parte della terza parte della pellicola.
The Predator: dallo spazio a una piccola città
Shane Black reinventa la serie “The Predator”, in cui i cacciatori sono più forti che mai.
In “The Predator” la caccia si trasferisce dallo spazio inesplorato alle strade di una piccola città, su cui incombe una terribile minaccia. I cacciatori, geneticamente modificati tramite la combinazione di DNA derivante da specie diverse, sono diventati più letali, più pericolosi e più intelligenti.
Un giovane ragazzo, per sbaglio, provoca accidentalmente il loro ritorno sulla Terra e solo un gruppo di ex soldati e una disincantata insegnante di scienze hanno le capacità di contrastarli per impedire la fine della razza umana.
I cosiddetti Predators sono alieni che danno tregue agli esseri umani e sono guidati da un forte senso dell’onore e da un codice morale. Sono apparsi in cinque pellicole, tra cui “Alien vs Predator” (2004) e “Predators” (2010).
La sceneggiatura di “The Predator” è stata scritta a quattro mani da Shane Black e Fred Dekker. Quest’ultimo ha collaborato anche in “Robocop 3” (1993) e “Dimensione terrore” (1986), mentre Shane Black si occupato anche della scenaggiatura di “Arma letale” (1987), “L’ultimo Boy Scout – Missione: Sopravvivere” (1991), “Last Action Hero” (1993) e “Spy” (1996), e più recentemente ha lavorato anche alla scrittura e alla direzione di “Kiss Kiss Bang Bang” (2005), “Iron Man 3” (2013) e “The Nice Guys” (2016).