David Lynch ha chiarito i suoi commenti sul presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, nell’intervista rilasciata dall’attore al quotidiano britannico “The Guardian“. Il regista consiglia di non fermarsi al titolo di un’articolo ma di leggerlo per esteso, altrimenti si rischia di non capire il senso di un pezzo.
David Lynch non è fan di Trump
Donal Trump nelle ultime ore ha ritwittato il titolo, facilmente equivocabile, del magazine “Breitbart”, nel quale appariva una citazione di David Lynch: “Trump potrebbe essere ricordato come uno dei più grandi presidenti della storia”. Convinto che il regista fosse un suo fan lo ha elogiato in un discorso che ha tenuto lunedì sera. Purtroppo il presidente, o il suo staff, si è dimenticato di leggere l’articolo per intero che proseguiva dicendo: “passerà alla storia perché ha distrutto la sua carica, nessuno è in grado di contrastare quel tizio in maniera intelligente”.
“Director David Lynch: Trump Could Go Down as One of the Greatest Presidents” https://t.co/AcgnIZNh6e
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 25 giugno 2018
David Lynch ha tenuto l’intervista con il quotidiano britannico principalmente per promuovere il suo nuovo libro autobiografico “Room to Dream” , dove racconta molti temi importanti della sua vita come la sua mancata paternità, il motivo per cui non dirige più dei lungometraggi e molti altri aspetti personali. Tuttavia, come molti altri volti noti di Hollywoodiani, non si è fatto mancare dei commenti sul presidente Donal Trump.
Lo scandalo è scoppiato a causa della figura controcultura del regista di “Twin Peaks“,”Blue Velvet” e “The Elephant Man“, amato dalla critica e dai suoi fan nonostante non abbia ottenuto costantemente un grande successo ai box office. David Lynch ha sempre sostenuto uno stile di vita e un pensiero liberale pro politica progressista. Proprio per questo motivo si è preoccupato di chiarire questo equivoco con un post sul suo profilo Facebook.
David Lynch: il suo vero pensiero
In un post su Facebook Lynch ha scritto una lettera indirizzata al presidente Donald Trump, che inizia proprio con “Dear Mr. President…”, dove lo invita a parlare faccia a faccia. Spiega come quella frase anche se è stata presa fuori dal contesto, e avrebbe bisogno di spiegazioni, potrebbe diventare vera. Basterebbe solamente che il presidente trattasse le persone come vorrebbe essere tratto lui stesso, secondo la semplice legge della vita che potrebbe migliorare l’esistenza umana.
David Lynch sempre nell’intervista ha sostenuto di aver votato Bernie Sanders (un progressista social democratico) ma che avrebbe potuto votare anche per un candidato liberale. In fine ha concluso il discorso sostenendo che lui è una persona più concentrata sulla meditazione e sull’arte piuttosto della politica.
Rebecca Sparello
27/06/2018