Oggi, 20 Luglio 2018, si è tenuta la conferenza stampa di “La bella e le bestie”, in occasione della proiezione in anteprima della pellicola, alla presenza dell’attrice protagonista Mariam Al Ferjani, presso il Cinema Intrastevere.
La bella e le bestie: una drammatica storia vera
“La bella e le bestie” è diretto da Kaouther Ben Hania che ha dichiarato di essere entusiasta di questa pellicola, perché racconta un fatto reale. È un film che è stato girato con molti piani sequenza, in quanto la storia lo necessita e questa tecnica è in grado di catapultare lo spettatore nella vita reale.
Mariam Al Ferjani ha dichiarato di non aver voluto avere contatti, durante le riprese, con la vera Mariam, perché aveva paura di fare una brutta imitazione della ragazza e per non essere influenzata. Allo stesso tempo l’attrice ha fatto un grande lavoro di ricerca per calarsi nella parte, consultando molti archivi e leggendo le varie interviste. Le due si sono incontrate dopo l’uscita del film, e l’attrice ha affermato che non si sono dette nulla, ma semplicemente si sono abbracciate.
La bella e le bestie: ambienti claustrofobici
L’attrice ha poi parlato dell’accoglienza che “La bella e le bestie” ha ricevuto in Tunisia, dove è arrivato nelle sale nel mese di Novembre: “è stato un film molto atteso, per settimana le sale sono state piene, perché non parla solo alle donne, ma anche agli uomini, non si parla solo di stupro, bensì di violenza delle amministrazioni”.
Mariam Al Ferjani ha confessato di aver lavorato molto su se stessa per questo ruolo e soprattutto sullo spazio “claustrofobico” in cui si sono svolte le riprese: “Essendo il film girato in piano sequenza era molto importante non fare errori, quindi mi sono concentrata sulla memoria fisica dell’ambiente per trasmettere al meglio le emozioni, una delle scene è riuscita dopo 57 ciak, e questo rende molto difficile mantenere una certa freschezza nella recitazione, infatti, se si interpreta una persona stanca, l’attore non può essere stanco”.
La scelta del vestito che indossa la protagonista è stata fondamentale, perché esso diventa a sua volta personaggio: è stato studiato nei dettagli, il colore, la forma, la scollatura, tutto doveva sottolineare il disagio provato da Mariam.
Mariateresa Vurro
20/07/2018