Recensione
Un figlio all’improvviso – Recensione: una commedia leggera ma non troppo tratta da una pièce teatrale di successo
La coppia matura formata da André (Christian Clavier) e Laurence (Catherine Frot) scopre di avere un figlio di nome Patrick (SébastienThiéry) in procinto di diventare padre. Il suo arrivo nella loro casa e nella loro vita scompaginerà gli equilibri con conseguenze imprevedibili.
É intitolato in lingua originale “Momo”, storpiatura di Madame o Maman, il testo di Sébastien Thièry da cui è tratto il film co-diretto dallo stesso autore in coppia con Vincent Lobelle.
Il primo incontro al supermercato tra André e Patrick è esilarante, anche grazie alla fisicità particolare del ragazzo e al suo strano modo di parlare causato dal suo handicap. Non è che l’inizio di una storia agrodolce che mette al centro la mancata maternità di Laurence. La narrazione scorre fluida tra siparietti ben costruiti che sfiorano con leggerezza il politically correct. Non a caso, infatti Patrick è sordo muto e la sua compagna Sarah (Pascale Arbillot), che lo renderà padre è cieca. Molto ruota intorno a questo tema degli handicap ma i toni restano sempre quelli tipici della commedia francese. Del resto, il padrone di casa è interpretato da Christian Clavier, attore consumato in questo tipo di ruolo in pellicole come “Tutti pazzi a casa mia” del 2014 e “Benvenuti a casa mia” del 2018.
Un figlio all’improvviso: una storia agrodolce di famiglia con una coppia di grandi attori che hanno lasciato il segno nel cinema francese
In “Un figlio all’improvviso”, Clavier gioca di sottrazione insieme alla moglie Catherine Frot, mentre, non si può dire la stessa cosa del giovane Patrick (Sébastien Thiéry), anche regista e autore del testo originale. La performance scenica di Thiéry è molto sopra le righe e appesantisce la pellicola.
La scarsa riuscita di “Un figlio all’improvviso” risente evidentemente della sua origine teatrale e del diverso linguaggio attoriale. Recitano bene i due vecchi del cast, ma risultano imbarazzanti i due giovani che gigioneggiano a tratti, giocando evidentemente sulla loro condizione di disabilità. Questa mancanza di rigore impoverisce e annacqua il tema dell’integrazione, già visto molto spesso nel cinema francese, con ottimi esiti. Resta, tuttavia rimarchevole l’interpretazione di Clavier, e dell’attore comprimario Hervè Pierre in un piccolo ma importante ruolo.
Ivana Faranda
Trama
- Titolo originale: Momo
- Regia: Vincent Lobelle, Sébastien Thiery
- Cast: Christian Clavier, Catherine Frot, Sébastien Thiery, Pascale Arbillot, Eric Larkin, Albert Jeunehomme.
- Genere: Commedia, colore
- Durata: 119 minuti
- Produzione: Francia, 2017
- Distribuzione: Cinema
- Data di uscita: 20 settembre 2018
“Un figlio all’improvviso” è una commedia incentrata sulle vicende della famiglia Prioux, una coppia che un giorno rientrando a casa trova un ragazzo di nome Patrick. Il giovane sostiene di essere il figlio, affermando di essere tornato dai genitori per presentargli la fidanzata, il problema è che la coppia non ha affatto prole. Quindi la domanda che sorge sin dal principio è “chi è questo giovane?”. Sarà un manipolatore? O un figlio immaginario che i due hanno sempre voluto?
Un figlio all’improvviso: produzione
“Un figlio all’improvviso” è frutto della collaborazione tra il regista francese Vincent Lobelle, noto per aver realizzato la pellicola intitolata “Vampire Party” (2008) e l’attore Sébastien Thiery, conosciuto per aver recitato in “Taxxi” (1998) e “La délicatesse” (2011).
La pellicola è un adattamento cinematografico di un’opera teatrale intitolata “Momo” scritta dallo stesso Thiery e segna il suo esordio in un lungometraggio per il cinema.
Inoltre l’artista, oltre ad aver scritto la sceneggiatura, fa parte anche del cast dove è affiancato da numerosi attori francesi come Christian Clavier, famoso per i suoi ruoli in “Asterix e Obelix – Missione Cleopatra” (2002), nella saga de “I visitatori” e nella commedia “Non sposate le mie figlie!” (2014); Catherine Frot, nota per aver dato il proprio contributo ai film come “La cuoca del presidente” (2012), “Marguerite” (2015) e “Quello che so di lei” (2017).
Le riprese di “Un figlio all’improvviso” si sono svolte dal 18 ottobre 2016 al 15 dicembre 2016 in Belgio, di preciso nella regione di Braine l’Alleud (distretto di 7 Fontaines), in un negozio di immobili dal nome Alsemberg . È possibile riconoscere anche la stazione Esso di South Bierges.
Il film è distribuito da Cinema.
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