Recensione
La casa dei libri – Recensione: dal romanzo di Penelope Fitzgerald un film forte incentrato sul coraggio di andare controcorrente
Nella piovosa cittadina marittima di Hardborough, in un’Inghilterra che ancora deve essere sconvolta da quel decennio rivoluzionario che furono gli anni ’60, la vedova di guerra Florence Green, dopo sedici anni passati a rimuginare sull’agrodolce ricordo del suo defunto marito, decide di dare una svolta alla propria vita: aprire una libreria in un villaggio repellente alla cultura.
Tuttavia la nuova iniziativa di Florence non tarda presto ad attirare l’attenzione, sia che si tratti dei suoi concittadini o della borghesia spicciola di Hardborough, dominata dalla signora Violet Gramar; una donna potente e manipolatrice, che vedendosi portare via l’antica Old House, una residenza per la quale aveva in serbo ben altri progetti, non esiterà a ricorrere a tutti i mezzi in suo possesso per ostacolare la coraggiosa ascesa di Florence. L’apparentemente fragile e disarmata signora Green, però,dimostrerà presto a chi vuole vederla fallire di saper resistere bene ai colpi bassi.
La casa dei libri: un film coraggioso quasi quanto la sua protagonista
Con “La casa dei libri”, la regista spagnola Isabel Coixet avanza un film coraggioso quasi quanto la sua protagonista, che come lei non potrà fare a meno di attirare l’attenzione del pubblico e della critica, ma che francamente non riscuoterà il pieno consenso di tutti.
Non perché la pellicola sia senza meriti, bensì tutt altro, l’originalità di vedere comparire sui grandi schermi un soggetto nuovo e interessante come una donna con il dono di trasformare le fragilità umane in forze, rincuorerà gli spettatori più giudiziosi, ma deluderà il grande pubblico che sembra ormai interessat1o solo a effetti speciali e adolescenti innamorati.
Abbiamo quindi a che fare con un proposta da non sottovalutare, a volte i tempi potrebbero risultare un po’ lenti, ma coloro che ancora non sono schiavi della diffusa filosofia del “tutto e subito”, non troveranno difficoltà ad emozionarsi con il significato potente che porta in grembo questo progetto.
Nonostante la sfera psicologica dei personaggi sarebbe potuta essere più accurata e indagata, il film ritrae con successo i differenti volti della realtà umana, dall’amabile Florence, al ferito Mr Brundish, per passare poi alla ingegnosa Christine, fino alle ingabbiate menti dei paesani e degli avidi possidenti.
Il più grande merito della riuscita del film sta però nel non essere caduti nel clichè: la Coixet infatti non ha proposto l’ennesima favoletta incentrata sul “vissero tutti felici e contenti”, ha preferito raccontare invece quello che è il movimento ondoso della vita, capace di spingerti in alto per poi trascinarti sul fondo. “La casa dei libri” è un film perciò che non si omologa agli altri, e che non ha come suo unico obiettivo soddisfare le pretese del pubblico, ma che esige di raccontare una storia, vera, emozionante.
Aurora Mocci
Trama
- Titolo originale: The bookshop
- Regia: Isabel Coixet
- Cast: Emily Mortimer, Patricia Clarkson, Bill Nighy, James Lance, Honor Kneafsey, Frances Barber, Michael Fitzgerald, Reg Wilson, Hunter Tremayne
- Genere: drammatico, colore
- Durata: 113 minuti
- Produzione: Gran Bretagna, Spagna, Germania, 2017
- Distribuzione: BIM e Movies Inspired
- Data di uscita: 27 settembre 2018
Una donna ferita e anticonformista decide di dare una svolta alla propria vita, aprendo una libreria in un paesino costiero inglese: combatterà pregiudizi e dolori grazie alla forza della cultura.
La casa dei libri: il sapere proibito di un villaggio inglese
É il 1959 quando Florence Green, addolorata dalla prematura scomparsa di suo marito, decide di ritrovare la voglia di vivere cimentandosi in nuovo progetto: aprire una libreria nel bigotto paesino in cui vive, Hardborough. La sfida che Florence avanza sconvolgerà presto l’intera comunità, la cui coscienza intellettuale verrà completamente scossa dalla diffusione di libri proibiti, in quanto considerati scandalosi, che cambierà per sempre la loro mentalità. Florence dovrà però difendere la sua “rivoluzione” culturale a spada tratta dalle insidie che le riservano i suoi concittadini, che avevano ben altri programmi per la libreria. Fortunatamente l’anziano lettore Mr Brundish e una curiosa bambina l’aiuteranno nella sua battaglia contro l’oscurantismo culturale locale.
La casa dei libri: quando i libri plasmano le menti
Ad oggi un libro potrebbe sembrare qualcosa di poco conto, sono infatti in pochi coloro che si dedicano ancora al piacere della lettura; ma un tempo, prima della rivoluzione digitale, un libro era l’unica fonte di sapere disponibile. L’istruzione non era ancora diffusa in larga scala ed essere manipolati dalle dicerie o dalla conoscenza spicciola era molto facile, e l’unica arma per fermare questi soprusi “culturali” erano i libri. Possederli, leggerli apriva gli occhi alle persone su ciò che ci circonda realmente, offrendo storie e possibilità diverse che arricchiscono la nostra mente, rendendoci più forti.
“La casa dei libri” ha ottenuto tre premi Goya nel 2018: Miglior Film, Miglior Regia e Miglior Sceneggiatura non Originale a Isabel Coixet.
Trailer
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