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Santiago, Italia (2018)

Recensione

Santiago, Italia – Recensione: un documentario di Nanni Moretti sul rapporto Italia/Cile dopo il golpe di Pinochet

Santiago, Italia receÈ l’11 settembre 1973, un colpo di stato rovescia il governo di Salvador Allende. Il palazzo de La Moneda viene bombardato dagli aerei militari. Il Presidente, dopo un discorso di congedo al suo popolo via radio si suicida (o per alcuni viene ucciso). Pinochet inizierà una feroce rappresaglia contro tutti i suoi oppositori. Alcuni di loro troveranno riparo nelle ambasciate straniere di Santiago; tra queste c’è quella italiana. Si salveranno almeno 250 persone, che saranno accolte con calore in Italia, che diventerà il loro paese d’adozione.

Santiago, Italia: un viaggio nel tempo attraverso le testimonianze dei sopravvissuti alle torture e alla prigionia

Nanni Moretti, che all’epoca del golpe cileno aveva più o meno vent’anni,  ha deciso di tornare a quei giorni terribili per rievocarli con il suo solito rigore. In “Santiago, Italia” si sente solo la sua voce fuori campo mentre giornalisti, intellettuali e registi parlano dei fatti seguiti al governo di Pinochet.

Santiago, Italia (2018)

Il documentario inizia con le immagini di repertorio in bianco e nero dei comizi di Allende. Lui non si definisce un martire ma un combattente, infatti, lascerà la Moneda nel tentativo di far cessare sul nascere una guerra civile senza senso. Quello che segue dopo è una caduta negli inferi, raccontata dalla viva voce di donne e uomini che furono torturati dopo esser stati chiusi in uno stadio. Alcuni di loro si commuovono e questo passa attraverso lo schermo. Si parla del coraggio della chiesa e soprattutto di quello del Cardinale Raùl Silva Henrìquez, che cercò di fermare i militari nella loro crudeltà. Nanni non si fa riprendere, se non nell’intervista all’ex militare in carcere Edoardo Iturriaga, che lo crede intervistatore imparziale. Non lo è affatto Moretti, come sempre del resto. Ritornare sui fatti di Santiago del 1973 è il suo modo per dire la sua sul nostro paese. I diplomatici dell’epoca hanno accolto tanta gente che arrivava in ambasciata, dopo essere saltata dal muro che la circondava, gli stessi che arrivarono in Italia per restarci ed essere inclusi senza problemi di sorta.

“Santiago, Italia”, quindi, non è solo un prezioso documento su una pagina oscura della storia recente cilena, ma è soprattutto uno sguardo sul presente dell’Italia. Si fa fatica, infatti, a pensare il nostro paese come un rifugio sicuro per esiliati politici, con una politica, ai nostri giorni, a dir poco discriminante nei confronti dei migranti. Nanni riesce con il suo lavoro, a raccontare il presente con una regia ancora una volta imponente e priva di sbavature.

“Santiago, Italia” è un’opera importante per i tempi che viviamo, che parla di passato per affrontare il presente e ricordare allo spettatore quanto sia essenziale il valore dei comportamenti individuali di ognuno di noi.

Ivana Faranda

Trama

  • Regia: Nanni Moretti
  • Genere: Documentario, colore
  • Durata: 112 minuti
  • Produzione: Italia, 2018
  • Distribuzione: Academy Two
  • Data di uscita: 6 dicembre  2018

santiago italia loc “Santiago, Italia” è un documentario diretto dal popolare regista italiano Nanni Moretti e racconta il ruolo svolto dall’ambasciata italiana a Santiago, passata alla storia per aver dato rifugio a centinaia di oppositori del regime del generale Pinochet.

Santiago, Italia: il ruolo dell’ambasciata italiana durante il regime di Pinochet

Nanni Moretti mette in scena nel suo documentario “Santiago, Italia” il dramma della popolazione cilena durante i 17 anni della dittatura di Pinochet.  Un viaggio storico che parte dall’11 settembre del 1973 data che rappresenta il famoso colpo di stato che pose fine al governo democratico di Salvador Allende e segnò l’inizio della dittatura. Il film documentario ripercorre proprio i mesi successivi a questo avvenimento e in particolare si concentra sul ruolo svolto dall’ambasciata italiana a Santiago, dove si distinse per aver accolto gli oppositori al regime aiutandoli a scappare dal loro paese natio e a raggiungere l’Italia.

Il docufilm è distribuito Academy Two.

Santiago, Italia: la dittatura di Pinochet

Augusto José Ramón Pinochet Ugarte è il nome completo del generale e politico cileno che dalla metà degli anni 70 è stato alla guida del regime del suo paese, il Cile. La sua dittatura è iniziata con il golpe dell’11 settembre 1973  e termina nel marzo 1990 con l’elezione democratica del presidente Patricio Aylwin. Quella di Pinochet è considerata una delle dittature più violente e sanguinarie della storia mondiale, infatti, pende sulla sua testa del politico l’accusa di gravi crimini contro l’umanità.

Santiago, Italia: a cura del grande regista Nanni Moretti

Nanni Moretti è un regista, attore e produttore cinematografico italiano; una delle figure più complete e allo stesso tempo controverse del mondo artistico del Belpaese. Infatti, Nanni è conosciuto anche per la sua particolare vena sarcastica che ha sempre contraddistinto le sue opere.  Tra gli ultimi film di Moretti, ricordiamo “Il caimano” del 2006 e “Habemus Papam” del 2011.

 

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