Biografia
Indimenticabile attore comico, la carriera del celeberrimo Oliver Hardy è indissolubilmente legata a quella del suo collega e amico Stan Laurel e all’interpretazione del mitico duo “Stanlio e Ollio”.
Oliver Hardy, l’intramontabile Ollio compare di Stanlio
(Harlem, 18 gennaio 1892 – Los Angeles, 7 agosto 1957)
Oliver Norvell Hardy, per gli amici Illie o Babe (questo soprannome, che Hardy amò usare anche nella professione, lo dobbiamo ad un barbiere italiano che, mettendogli del talco sulle guance appena sbarbate, gli disse “Nice baby! – Che bel pupo!”), è nato il 18 gennaio del 1892 ad Harlem in Georgia, negli Stati Uniti, da una famiglia benestante di origini inglesi e scozzesi, ultimo di cinque figli, tre maschi e due femmine.
Il padre, noto avvocato, morì quando Oliver era ancora piccolo, lasciando la numerosa famiglia in un profondo sconforto. Ma la madre Emily Norvell, già vedova del precedente marito, discendente di una prestigiosa famiglia della Virginia che si era spostata in Georgia nel 1635, si rimboccò le maniche. Si trasferì con la prole a Madison, sempre in Georgia, e, lavorando come direttrice in un albergo di gran classe, riuscì a mantenere la famiglia.
Oliver Hardy fin da piccolo aveva un aspetto massiccio che lo sottoponeva a volte allo scherno dei suoi coetanei, ma lui dal carattere gentile e ottimista, anziché avvilirsi sfruttò questa sua caratteristica che suscitava l’ilarità altrui a suo vantaggio, favorendo le risate con battute per rendersi simpatico ed essere accettato.
Mostrò immediatamente grande passione per il canto, a tal punto che la madre gli permise a soli otto anni di partecipare ad una tournée con un gruppo chiamato “Coburn’s Minstrels”, ma data la tenera età la nostalgia di casa fu più forte dello slancio artistico.
Da ragazzo la madre lo iscrisse all’Accademia Militare della Giorgia, ma dato il suo scarso interesse per lo studio non ottenne grandi risultati. Provarono allora a fargli frequentare il Conservatorio di Atlanta, ma anche qui, nonostante la grande passione per il canto, abbandonò gli studi, probabilmente sentendo anche il desiderio di collaborare economicamente alle necessità familiari.
Oliver Hardy, nel cinema sin da ragazzo
Nel 1910 si trasferì con la famiglia a Milledgeville dove in poco tempo gestì l’unica sala cinematografica presente in città, facendo anche il proiezionista.
La visione di tante pellicole creò in lui grande interesse per il mondo del cinema, che lo portò a trasferirsi in Florida, dove nel 1913 ottenne un contratto alla Lubin Motion Picture di Jacksonville, città dove venivano prodotte molte pellicole, e per cinque dollari alla settimana interpretò ruoli da cattivo in quelle comiche che tanto lo affascinavano. Il suo debutto fu in “Outwitting Dad” del 1914.
Successivamente seguirono diverse pellicole dove si fece notare come bravo comprimario, facendo inconsapevolmente emergere la sua verve comica. La Lubin dichiarò fallimento ma l’attore trovò subito lavoro in alcune case di produzione di New York e della stessa Jacksonville, come la Vim Comedy Film Company, mentre la sera cantava nei locali per aiutare economicamente la famiglia.
Oliver Hardy aveva già girato decine di comiche (il suo debutto come protagonista comico fu nel 1915 nella pellicola “L’aiutante attacchino”) quando nel 1920 venne assunto dalla Vitagraph in California, dove si stava concentrando l’industria cinematografica.
Qui ebbe il privilegio di lavorare con i suoi colleghi più famosi: Jimmy Aubrey e Larry Semon, quest’ultimo meglio conosciuto in Italia come Ridolini, dai quali imparò molto e con i quali girò i primi lungometraggi. Ricordiamo “ll mago di Oz” del 1925 diretto dallo stesso Semon. Sul fronte privato va ricordato che nel 1921 divorziò dalla prima moglie Madelyn Saloshin, la musicista che lo accompagnava al piano sposata nel 1913, dalla quale era già separato da un anno, per sposare in seconde nozze la giovane attrice Myrtle Lee Reeves.
Stan & Laurel, Stanlio e Ollio
La svolta professionale per Oliver Hardy arrivò nel 1926 allorché incontrò il produttore Hal Roach che gli propose la parte da protagonista in un film diretto da Stan Laurel, ma Hardy ebbe un incidente domestico: si ustionò seriamente un braccio mentre cucinava per degli amici e la produzione fu costretta, per non interrompere la lavorazione del film, a sdoppiare la parte creando un secondo personaggio affidato a Laurel. La coppia, che si era conosciuta fugacemente anni prima sul set di “Cane fortunato”, fece scintille, diventando un icona incontrastata del cinema mondiale.
Stanlio & Ollio hanno fatto ridere intere generazioni, Stan con il suo personaggio svampito, fifone e confusionario, sempre a combinare guai, con l’aspetto magrissimo, decisamente in contrasto con quello corpulento di Oliver, il cui personaggio più determinato e autonomo, era la spalla su cui Stanlio piangeva. Punto di forza della coppia fu l’espediente usato da Hardy di rivolgersi agli spettatori guardando direttamente nella cinepresa, camera – look, coinvolgendo così il pubblico nella vicenda.
Dal 1926 al 1940 furono legati alla Hal Roach’s Studios girando decine di pellicole mute e sonore, riscuotendo un successo clamoroso e compenetrandosi affettivamente ed umanamente.
Ricordiamo tra i lungometraggi: “Muraglie” del 1931 di James Parrott, “Fra diavolo” del 1933 di Charles Rogers e Hal Roach, l’esilarante “I figli del deserto” del 1934 di William A. Seiter, “La ragazza di Boemia” del 1936 di James W. Horne e Charles R. Rogers, “I fanciulli del west” del 1937 di James W. Horne, “Vent’anni dopo” del 1938 di John G. Blystone, “I diavoli volanti” del 1939 di A. Edward Sutherland.
Su quest’ultimo set Oliver Hardy conobbe la segretaria di edizione Virginia Lucille Jones e se ne innamorò, si sposarono l’anno successivo e il loro fu un matrimonio felice, durato diciassette anni, fino alla morte dell’attore. La seconda moglie, che pare avesse problemi legati all’alcool aveva chiesto ed ottenuto il divorzio nel 1937, lasciando in Oliver una profonda amarezza.
Stanlio e Ollio, il divorzio e la reunion
Nel 1940 Oliver Hardy recitò in “Noi siamo le colonne” di Alfred Guoldin e a questo punto della loro carriera Stan, che per la coppia fungeva anche da sceneggiatore, montatore, collaboratore alla regia entrò in crisi sentendosi sminuito nelle sue qualità.
I due passano ad altre case di produzione, lavorano anche da soli, ma i prodotti non furono più all’altezza del loro passato. Ricomposero la coppia nel 1952 per una tournèe trionfale in Europa, girando il loro ultimo film in Francia “Atollo K”, un vero fiasco, anche per le precarie condizioni di salute di Stan durante la lavorazione. Ritornarono in tournée in Europa nel 1954 riscuotendo nuovamente grande successo, ma il tour fu interrotto per le precarie condizioni di salute di Oliver, divenuto troppo grasso.
La dieta a cui fu sottoposto non fece che peggiorare la sua salute, portandolo a spegnersi definitivamente il 7 agosto del 1957. Stan morì otto anni dopo, il 23 febbraio del 1965, ponendo fine ad una delle coppie d’artisti più famosa al mondo, sulla quale, fino a quando gli audiovisivi esisteranno, il sipario non calerà definitivamente. Da non dimenticare che in Italia Oliver Hardy fu doppiato dal grande Alberto Sordi.
Maria Grazia Bosu
Filmografia
Oliver Hardy Filmografia – Cinema
- Cane fortunato, regia di Jess Robbins (1921)
- A 45 minuti da Hollywood, regia di Fred Guiol (1926)
- Zuppa d’anatra, regia di Fred Guiol (1927)
- Mogli sfuggenti – Mogli insinuanti, regia di Fred Guiol (1927)
- Amale e piangi, regia di Fred Guiol (1927)
- Perché le ragazze amano i marinai, regia di Fred Guiol (1927)
- Con amore e fischi, regia di Fred Guiol (1927)
- Come mi pento – Ricconi, regia di Fred Guiol (1927)
- Marinai in guardia, regia di Hal Yates (1927)
- Now I’ll Tell One, regia di James Parrott (1927)
- I due galeotti, regia di Fred Guiol (1927)
- Una famiglia di matti, regia di Clyde Bruckman (1927)
- Giù i cappelli – Rompi il cappello, regia di Hal Yates (1927)
- I detective pensano?, regia di Fred Guiol (1927)
- Metti i pantaloni a Philip, regia di Clyde Bruckman (1927)
- La battaglia del secolo, regia di Clyde Bruckman (1927)
- Lasciali ridendo – Mal di denti, regia di Clyde Bruckman (1928)
- Elefanti che volano – Elefanti volanti, regia di Frank Butler (1928)
- Il tocco finale, regia di Clyde Bruckman (1928)
- Pranzo di gala – Dalla minestra alla frutta, regia di Edgar Kennedy (1928)
- Musica classica, regia di Edgar Kennedy (1928)
- Una bella serata – Il loro momento magico, regia di James Parrott (1928)
- Gli uomini sposati devono andare a casa? – Gli uomini sposati dovrebbero restare a casa?, regia di James Parrott (1928)
- Le ore piccole – Presto a letto – Tutti a letto, regia di Emmett J. Flynn (1928)
- Marinai a terra, regia di James Parrott (1928)
- Habeas corpus – Paura al cimitero, regia di James Parrott (1928)
- Noi sbagliamo, regia di Leo McCarey (1928)
- Libertà – Viva la libertà, regia di Leo McCarey (1929)
- Blueboy, un cavallo per un quadro – Di nuovo sbagliato, regia di Leo McCarey (1929)
- Ecco mia moglie – Nostra moglie, regia di Lloyd French (1929)
- Affari in grande – Grandi affari – Uomini d’affari, regia di James W. Horne (1929)
- Non abituati come siamo – Noi novellini, regia di Lewis R. Foster (1929)
- Agli ordini di sua altezza – Doppia baldoria, regia di Lewis R. Foster (1929)
- Concerto di violoncello – Concerto per violoncello, regia di Lewis R. Foster (1929)
- I due ammiragli, regia di Lewis R. Foster (1929)
- Tempo di pic-nic, regia di James Parrott (1929)
- L’esplosione, regia di James Parrott (1929)
- Squadra sequestri – Gli acchiappamosche – Gli acchiappagrane, regia di Lewis R. Foster (1929)
- Lavori forzati, regia di James Parrott (1929)
- Hollywood che canta, regia di Charles Reisner (1929)
- La capra Penelope – Amor di capra, regia di Lewis R. Foster (1929)
- I ladroni – I due ladroni, regia di James Parrott (1930)
- La sbornia – Lo sbaglio, regia di James Parrott (1930)
- I monelli, regia di James Parrott (1930)
- Sotto zero, regia di James Parrott (1930)
- Il canto del bandito – Amore gitano, regia di Lionel Barrymore (1930)
- Un marito servizievole – L’antenna – Pazzia pura, regia di James Parrott (1930)
- L’eredità – L’erede – I vagabondi, regia di James Parrott (1930)
- Un nuovo imbroglio – Un altro bel pasticcio – Un nuovo bell’imbroglio, regia di James Parrott (1930)
- La bugia – Siate grandi!, regia di James Parrott (1931)
- I polli tornano a casa – Donne e guai – Polli, tornate a casa – Polli tornata a casa, regia di James W. Horne (1931)
- I gioielli rubati, regia di William McGann (1931)
- Non c’è niente da ridere – Vita a tre – Risate a crepapelle, regia di James W. Horne (1931)
- La sposa rapita, regia di James W. Horne (1931)
- Muraglie, regia di James Parrott e James W. Horne (1931)
- Un salvataggio pericoloso – Confessate!, regia di James W. Horne (1931)
- Andiamo a lavorare – Una buona svolta, regia di James W. Horne (1931)
- I due legionari – Gli allegri legionari – Legione straniera, regia di James W. Horne (1931)
- In libertà, regia di Hal Roach (1931)
- Tutto in ordine, regia di James Parrott (1932)
- Pugno di ferro, regia di James W. Horne e James Parrott (1932)
- La scala musicale – La scatola musicale – Piano… forte, regia di James Parrott (1932)
- Il circo è fallito – Lo scimpanzé – Stanlio & Ollio eroi del circo, regia di James Parrott (1932)
- Ospedale di contea – La visita, regia di James Parrott (1932)
- Ospiti inattesi – Gli imputati, regia di Raymond McCarey (1932)
- Il compagno B – Conoscete Mr. Smith? – Impacchetta i tuoi guai, regia di George Marshall e Raymond McCarey (1932)
- Un’idea geniale – Noi e il piccolo Slim – Noi e il pupo, regia di George Marshall (1932)
- Trainati in un buco – Buone vacanze – Precipitati in un buco, regia di George Marshall (1932)
- Anniversario di nozze – Due come noi – Lui e l’altro, regia di James Parrott (1933)
- Fra Diavolo, regia di Hal Roach (1933)
- Il regalo di nozze – Regalo d’onore – Via Convento, regia di Charley Rogers (1933)
- La ronda di mezzanotte – Guerra ai ladri, regia di Lloyd French (1933)
- Lavori in corso – Falegnami, regia di Lloyd French (1933)
- Attenti al click, regia di Robert F. McGowan (1933)
- Alchimia – Sporco lavoro, regia di Lloyd French (1933)
- I figli del deserto, regia di William A. Seiter (1933)
- Annuncio matrimoniale – Ollio sposo mattacchione – La vita privata di Oliver VIII, regia di Lloyd French (1934)
- La grande festa, regia di Richard Boleslawski, Charles Reisner, Allan Dwan, George Stevens e Roy Rowland (1934)
- Andando a spasso, regia di Charles Rogers (1934)
- Vita in campagna – Vita di campagna, regia di Charles Rogers (1934)
- Nel paese delle meraviglie – Il Villaggio Incantato – Stanlio & Ollio nel paese delle meraviglie, regia di Charles Rogers e Gus Meins (1934)
- Il fantasma stregato – Il vascello stregato, regia di Charles Rogers (1934)
- Questione d’onore – Una questione d’onore, regia di Charles Rogers (1935)
- Gelosia – Allegri poeti, regia di Charles Rogers (1935)
- Fratelli di sangue – L’orologio antico – Più consistente dell’acqua, regia di James W. Horne (1935)
- Allegri eroi – Gli allegri Scozzesi – La bella Scozia, regia di James W. Horne (1935)
- La ragazza di Boemia – Noi siamo zingarelli, regia di James W. Horne e Charles Rogers (1936)
- Sulla strada sbagliata, regia di Charles Parrott e Harold Law (1936)
- Allegri Gemelli – I nostri parenti, regia di Harry Lachman (1936)
- I fanciulli del West – Allegri vagabondi – Verso il lontano West, regia di James W. Horne (1937)
- Scegliete una stella, regia di Edward Sedgwick (1937)
- Avventura a Vallechiara – Noi e la gonna, regia di John G. Blystone e Hal Roach (1938)
- Vent’anni dopo – Stanlio & Ollio teste dure, regia di John G. Blystone (1938)
- I diavoli volanti, regia di A. Edward Sutherland (1939)
- Noi siamo le colonne – Uno sciocco a Oxford, regia di Alfred Goulding (1940)
- C’era una volta un piccolo naviglio – Cretini in mare – Il piccolo naviglio, regia di Gordon Douglas (1940)
- Ciao amici!, regia di Monty Banks (1941)
- Sim salà bim, regia di Alfred L. Werker (1942)
- L’albero in provetta, regia di Charles McDonald (1942)
- Il nemico ci ascolta, regia di Edward Sedgwick (1943)
- Gli allegri imbroglioni – Gli allegri imbroglioni e il rock n’roll – I ballerini, regia di Malcom St. Clair (1943)
- Maestri di ballo, regia di Malcom St. Clair (1943)
- Il grande botto, regia di Malcom St. Clair (1944)
- Sempre nei guai, regia di Sam Taylor (1944)
- I Toreador, regia di Malcom St. Clair (1945)
- Atollo K, regia di Leo Joannon (1951)