Trama
- Titolo originale: On Her Shoulders
- Regia: Alexandria Bombach
- Cast: Nadia Murad
- Genere: documentario, colore
- Durata: 94 minuti
- Produzione: USA, 2018
- Distribuzione: I Wonder Pictures
- Data di uscita: 6 dicembre 2018
“Sulle sue spalle” è un documentario diretto dalla regista Alexandria Bombach, che riporta il drammatico racconto di Nadia Murad e della violenza dei miliziani dell’Isis nei confronti della comunità yazida.
Sulle sue spalle: come comunicare al mondo lo sterminio di massa commesso dall’ISIS
Travolta dalle telecamere e dai giornalisti invadenti, la giovane Nadia Murad di soli 23 anni, conduce una crociata straziante, ma di vitale importanza: trovare il modo di comunicare al mondo lo sterminio di massa dei militanti dell’ISIS perpetrato nei confronti della comunità yazida.
Nadia deve ripetere incessantemente ogni giorno a programmi radiofonici, a tv e persino ai membri dell’assemblea generale delle Nazioni Unite quello che è stato il suo calvario. Nadia è stata una delle tante donne trasformate in schiave sessuali dai folli militanti dell’ISIS, inoltre la giovane è stata anche testimone delle brutali uccisioni che hanno riguardato la sua famiglia.
Nadia è chiamata quotidianamente a rivive questi abominevoli e agghiaccianti ricordi; ma la sua testimonianza è fondamentale per far conoscere al mondo intero il genocidio perpetuato nei confronti del suo popolo e che rischia agli occhi dell’opinione pubblica occidentale di passare inosservato.
Sulle sue spalle: la vera storia di Nadia Murad
Nadia Murad è nata nella regione del Sinjar nel nord dell’Iraq nel 1993. La donna è divenuta ambasciatrice ambasciatrice Onu e attivista per i diritti umani iracheni yazida, a seguito della drammatica esperienza subita nel suo villaggio. Nadia aveva solamente ventuno anni quando, la notte del 3 agosyto 2014, l’Isis giunse nel villaggio di Kocho, radunò la comunità yazida e uccise 600 persone, tra cui i suoi famigliari, e la rese schiava. Nadia ha subito violenze di ogni genere fino al novembre dello stesso anno, quando riuscì a fuggire. La sua storia ha fatto il giro del mondo; nel 2018 Nadia Murad ha ricevuto, assieme a Denis Mukwege, il Premio Nobel per la pace.