Biografia
Insieme a Robert De Niro e Al Pacino, Dustin Hoffman è l’orgoglio dell’Actor’s Studio degli anni ’60. Dimostrando già quando era piccolo, una viscerale passione per il mondo dello spettacolo, si iscriverà da ragazzo al Conservatorio e contemporaneamente alla Pasadena Community Playhouse per studiare arte drammatica. Dopo aver affrontato i palcoscenici di Broadway, inizierà a macinare un film dopo l’altro: si apriranno così per lui le porte di Hollywood, che lo renderanno uno degli attori più talentuosi, celebri e richiesti nel mondo.
Dustin Hoffman: l’amante di Mrs. Robinson
(Los Angeles, 8 agosto 1937)
Pessima reputazione, ottime prestazioni: potrebbe essere questo lo “slogan” perfetto per Dustin Hoffman, losangelino doc che a Hollywood sembra trovarsi decisamente a suo agio, nonostante “non abbia mai cercato il successo, mi sono messo a recitare per passione e non credevo di arrivare dove sono adesso” (parole sue), famoso tra i colleghi per essere uno degli attori con i quali è più difficile lavorare: esigente e perfezionista.
Ma del resto un artista che nella sua lunga carriera ha collezionato ruoli come quello di Benjamin Braddock ne “Il laureato” (1967), di Mike Nichols, o quello di Michael Dorsey/Dorothy Michaels in quella perla che è “Tootsie”, del 1982, diretto da Sydney Pollack, qualche bizzarria se la può certo permettere. Dustin Hoffman lascia il college dopo solo un anno a causa dei brutti voti, ma la sua innata propensione per le scene, emersa durante un corso di recitazione, gli porta fortuna.
Dustin Hoffman: la sua prima interpretazione importante
L’esordio sul grande schermo avviene proprio con “Il Laureato”, che gli vale la prima candidatura all’Oscar. Lavora poi in “Alfredo, Alfredo” (1972), scritto e diretto da Pietro Germi, con una splendida Stefania Sandrelli.
Seguono una lunga serie di film che lo lanciano nell’Olimpo delle stelle di Hollywood: il bellissimo “Papillon” (1973), di Franklin J. Schaffner, in cui insieme a Steve McQueen, sconta le proprie colpe nel bagno penale della Guyana; “Tutti gli uomini del Presidente” (1976), di Alan J. Pakula, dove condivide la scena con Robert Redford, “Il maratoneta” (1976), in cui viene diretto da John Schlesinger.
Arriva poi “Kramer contro Kramer” (1979) di Robert Benton, in cui lavora accanto alla giovanissima Meryl Streep. I due danno vita a una coppia di coniugi in crisi che si contendono l’affidamento del figlioletto e per questa prova Dustin Hoffman vince l’Oscar nel 1980 per la Miglior Interpretazione Maschile (ne vincerà un altro nel 1989 come Miglior Attore Protagonista di “Rain Man” (1988), di Barry Levinson, in cui si trasforma in un uomo affetto da autismo).
Un ‘Capitan Uncino’ che fa selezione tra pellicole e ruoli da rivestire
Sempre nel 1980 divorzia dalla prima moglie, Anne Byrne Hoffman, sposata nel 1969 e dalla quale ha avuto due figli. Curiosamente, il suo status di “single” dura solo 6 giorni: il 6 ottobre viene ratificato il divorzio da Anne, ed il 12 ottobre (anniversario della scoperta dell’America), convola nuovamente a nozze con l’attuale consorte, Lisa Gottsegen, con la quale ha avuto quattro figli.
Forte di un successo che gli deriva da un’innata bravura, stimato da tutto il mondo dello spettacolo, Dustin Hoffman a questo punto può permettersi di “scegliere” i ruoli che più gli piacciono, anche quando si tratta di interpretare parti tutt’altro che drammatiche. Nel 1990 è nel cast di “Dick Tracy” di Warren Beatty, tratto dall’omonimo fumetto, e solo un anno dopo veste i panni del cattivo Capitan Uncino in “Hook – Capitan Uncino” di Steven Spielberg, al fianco della Campanellino Julia Roberts e di Robin Williams, Peter Pan cresciuto e in odor di pancetta da vita sedentaria.
Dustin Hoffman: un attore eccentrico
Nel 1992 diventa per Stephen Frears “Eroe per caso”, mentre nel 1996 è l’avvocato Danny Snyder nel corale “Sleepers”, di nuovo diretto da Barry Levinson. Seguono: “Sesso e potere” (1997), ancora di Levinson con Robert De Niro, con cui aveva già lavorato in “Sleepers”; “La giuria” (2003), di Gary Fleder, con John Cusack e Rachel Weisz (tratto da un romanzo di John Grisham); “I Heart Huckabees” (2004), di David O. Russell, “Mi presenti i tuoi?” (2004), di Jay Roach, in cui è il padre, decisamente fuori dalle righe, di Ben Stiller. Al suo fianco un’eccentrica Barbra Streisand e ancora Robert De Niro, perfettamente calato nel personaggio del rigido consuocero, ex agente della CIA.
Una carriera in continua evoluzione per un interprete dotato di enorme talento
Ritorna poi nel magico mondo di Peter Pan grazie a un emozionante “Neverland – Un sogno per la vita” (2004), di Marc Forster (che lo dirigerà anche in “Vero come la finzione”, 2006), insieme a Johnny Depp e Kate Winslet. Poi è la volta di “Mr. Magorium e la Bottega delle Meraviglie” (2007), di Zach Helm,una fiaba per bambini, in cui recita insieme a Natalie Portman, mentre nel 2008 in “Kung Fu Panda”, film animato della DreamWorks Animation, l’attore presta la voce, nella versione originale, al personaggio di Shifu, il piccolo panda rosso maestro di kung fu, coprotagonista del film.
In “La versione di Barney” (2010), adattamento cinematografico del romanzo di Mordecai Richler, Dustin Hoffman veste i panni del padre del protagonista, interpretato da Paul Giamatti, un ricco ebreo canadese, produttore televisivo di successo, che passati i sessant’anni decide – apparentemente controvoglia – di scrivere un’autobiografia.
Nello stesso anno appare per la seconda volta nei panni del padre di Ben Stiller in “Vi presento i nostri”, sequel di “Mi presenti i tuoi?”.
Nel 2012, all’età di 75 anni, Dustin Hoffman debutta alla regia con la deliziosa commedia “Quartet” ambientata in una casa di riposo per cantanti e musicisti lirici in pensione.
Filmografia
Dustin Hoffman Filmografia – Attore – Cinema
- The Tiger Makes Out, regia di Arthur Hiller (1967)
- Il laureato, regia di Mike Nichols (1967)
- Un dollaro per 7 vigliacchi, regia di Dan Ash (1968)
- Sunday Father, cortometraggio, regia di Paul Leaf (1969)
- Un uomo da marciapiede, regia di John Schlesinger (1969)
- John e Mary, regia di Peter Yates (1969)
- Piccolo Grande Uomo, regia di Arthur Penn (1970)
- Cane di paglia, regia di Sam Peckinpah (1971)
- Chi è Harry Kellerman e perché parla male di me?, regia di Ulu Grosbard (1971)
- Alfredo, Alfredo, regia di Pietro Germi (1972)
- Papillon, regia di Franklin J. Schaffner (1973)
- Lenny, regia di Bob Fosse (1974)
- Tutti gli uomini del presidente, regia di Alan J. Pakula (1976)
- Il maratoneta, regia di John Schlesinger (1976)
- Vigilato speciale, regia di Ulu Grosbard (1978)
- Il segreto di Agatha Christie, regia di Michael Apted (1979)
- Kramer contro Kramer, regia di Robert Benton (1979)
- Tootsie, regia di Sidney Pollack (1982)
- Ishtar, regia di Elaine May (1987)
- Rain Man – L’uomo della pioggia, regia di Barry Levinson (1988)
- Sono affari di famiglia, regia di Sidney Lumet (1989)
- Dick Tracy, regia di Warren Beatty (1990)
- Billy Bathgate – A scuola di gangster, regia di Robert Benton (1991)
- Hook – Capitan Uncino, regia di Steven Spielberg (1991)
- Eroe per caso, regia di Stephen Frears (1992)
- Virus letale, regia di Wolfgang Petersen (1995)
- American Buffalo, regia di Michael Corrente (1996)
- Sleepers, regia di Barry Levinson (1996)
- Mad City – Assalto alla notizia, regia di Costa-Gavras (1997)
- Sesso e potere, regia di Barry Levinson (1997)
- Sfera, regia di Barry Levinson (1998)
- Giovanna D’Arco, regia di Luc Besson (1999)
- Moonlight Mile – Voglia di ricominciare, regia di Brad Silberling (2002)
- Confidence – La truffa perfetta, regia di James Foley (2003)
- La giuria, regia di Gary Fleder (2003)
- Neverland – Un sogno per la vita, regia di Marc Forster (2004)
- I ♥ Huckabees – Le strane coincidenze della vita, regia di David O. Russell (2004)
- Mi presenti i tuoi?, regia di Jay Roach (2004)
- Lemony Snicket – Una serie di sfortunati eventi, regia di Brad Silberling (2004)
- The Lost City, regia di Andy Garcia (2005)
- Profumo – Storia di un assassino, regia di Tom Tykwer (2006)
- L’amore non va in vacanza, regia di Nancy Meyers (2006)
- Vero come la finzione, regia di Marc Forster (2006)
- Mr. Magorium e la bottega delle meraviglie, regia di Zach Helm (2007)
- Oggi è già domani, regia di Joel Hopkins (2008)
- La versione di Barney, regia di Richard J. Lewis (2010)
- Vi presento i nostri, regia di Paul Weitz (2010)
- Chef – La ricetta perfetta, regia di Jon Favreau (2014)
- Fuori dal coro – Boychoir, regia di François Girard (2014)
- Mr Cobbler e la bottega magica, regia di Thomas McCarthy (2014)
- The Program, regia di Stephen Frears (2015)
- The Meyerowitz Stories, regia di Noah Baumback (2017)
- L’uomo del labirinto, regia di Donato Carrisi (2019)
Dustin Hoffman Filmografia – Attore – Televisione
- La città in controluce (Serie TV, 2 episodi) (1961-1963)
- La parola alla difesa (Serie TV, 2 episodi) (1962-1965)
- The Nurses (Serie TV, 1 episodio) (1965)
- The Journey of the Fifth Horse, regia di Larry Arrick e Earl Dawson (Film TV) (1966)
- The Star Wagon, regia di Karl Genus (Film TV) (1966)
- Premiere (Serie TV, 1 episodio) (1968)
- Morte di un commesso viaggiatore, regia di Volker Schlöndorff (Film TV) (1985)
- Curb Your Enthusiasm (Serie TV, episodio 5×10) (2005)
- Luck (Serie TV, 10 episodi) (2011-2012)
- I Medici (Serie TV) (2016)
Dustin Hoffman Filmografia – Regista
- Vigilato speciale (1978)
- Quartet (2012)