Recensione
The Informer – Tre secondi per sopravvivere – Recensione: un uomo disposto a tutto pur di salvare la sua famiglia
“The Informer – Tre secondi per sopravvivere” è un bel thriller dal sapore retrò. Si concentra più sul lato umano della vicenda che non su ingarbugliati intrecci spionistici o esagerate scene action.
Andrea Di Stefano, dopo aver rapidamente presentato i suoi protagonisti, incastra Pete Koslow (Joel Kinnaman) in una situazione disperata. Pete capisce presto che sarà dura per lui uscire vivo dalla prigione di Bale Hill, dove si trova sotto copertura, come infiltrato dell’FBI, per scardinare il cartello polacco della droga di New York. Più che per la sua vita, Koslow teme per sua moglie e sua figlia, rimaste sole all’esterno, in balia dei sicari del cartello.
Abbandonato dalle persone che avevano promesso di proteggerlo, dovrà lottare con tutte le sue forze, spingendosi oltre ogni limite, per cercare di mantenere in vita la famiglia che ama.
The Informer – Tre secondi per sopravvivere: un po’ di sano, vecchio “old style”
“The Informer – Tre secondi per sopravvivere” non è uno di quei thriller muscolari dal respiro internazionale, alla Jason Bourne, a cui oggi siamo abituati. Ha un respiro più piccolo, meno ambizioso, ma più personale e radicato nella realtà. Ricorda i vecchi thriller anni ’70, quando le storie erano più semplici. Quando i protagonisti erano solo uomini normali, costretti ad azioni straordinarie dalle circostanze.
Andrea Di Stefano riesce a mantenere un ritmo teso e adrenalinico per tutta la durata della pellicola, tenendo lo spettatore attento e “scomodo” sulla poltrona. Questo, nonostante il film sia basato sui dialoghi più che sulle scene d’azione.
Il regista ci riserva un posto in prima fila direttamente nella mente e nell’emotività del protagonista, precipitandoci con lui nell’incubo senza via d’uscita che è costretto a vivere. Con poche scene, ben costruite, disegna il rapporto di Pete con moglie e figlia così bene che poi diventa facile empatizzare con loro. Si rimane con le dita incrociate per tutto il film, nella speranza che riescano a sopravvivere.
The Informer – Tre secondi per sopravvivere: crudo e realistico
Risulta evidente quanta ricerca sia stata fatta per ottenere il risultato che vediamo su schermo. Di Stefano ha scelto di evitare i cliché tipici del genere. Non ci sono quelle azioni irrealistiche che, ormai, accettiamo passivamente vedendole accadere in continuazione nei film e nelle serie televisive. Ad esempio, un detenuto non prenderebbe mai in ostaggio un secondino, nella vita reale, puntandogli un coltello alla gola, come vediamo sempre accadere in film e serie televisive. Di Stefano lo fa accadere in maniera più… realistica e cruda (non anticipo altro per non rovinare la truce sorpresa).
Per ogni cosa che accade, il regista ha fatto ricerche su ricerche, usando consulenti nelle varie forze dell’ordine, riscrivendo massicciamente la sceneggiatura per rendere il tutto più credibile.
Il risultato si vede. Tutto è concreto, plausibile. Nonostante la storia sia evidentemente di fiction, i personaggi appaiono umani e vulnerabili.
Nelle scene d’azione, le lotte sono rapide e brutali, senza voyeurismi. Efficaci e crude. I colpi lasciano cicatrici, e la violenza non è mai priva di conseguenze.
The Informer – Tre secondi per sopravvivere: cast e conclusioni
Gli attori sono i “volti giusti” nei loro ruoli. Kinnaman riempie un personaggio compresso che, in quanto spia, nasconde le emozioni al mondo esterno ma vive di un mondo interiore estremamente attivo e pulsante.
Rosamund Pike si conferma un’interprete profonda e sempre credibile, rappresentando una donna alle prese con un grande dilemma morale. La sua lotta interiore è affidata più al suo sguardo che non a battute didascaliche.
Common è semplicemente perfetto nel ruolo di un detective in borghese. Ha “la strada” nel sangue, e si vede.
Ana de Armas non è la solita “damigella in pericolo“, ma una madre che difende il suo cucciolo con le unghie e con i denti, alle prese con una minaccia molto più grande di lei. Ama suo marito, si fida di lui e, al suo pari, farà qualunque cosa pur di permettere alla famiglia di sopravvivere.
In definitiva, un bel film, perfetto per chi ama il genere, duro e puro come i thriller di una volta.
Nicola De Santis
Trama
- Regia: Andrea Di Stefano
- Cast: Rosamund Pike, Ana de Armas, Joel Kinnaman, Sam Spruell, Clive Owen, Common, Ruth Bradley, Martin McCann, Jenna Willis, Nasir Jama, Dilyana Bouklieva, Eugene Lipinski, Jorge Leon Martinez, Gene Gabriel, Scott Anderson (III), Aylam Orian, James Merrill, Mateusz Kosciukiewicz, Alex Ziwak, John D. Hickman (I), Preston Sadleir, Alphonso Austin, Peter Coe, Joss Carter, Tom Bruno, Scott Martin
- Genere: Drammatico, colore
- Durata: 113 minuti
- Produzione: USA , 2019
- Distribuzione: Adler Entertainment
- Data di uscita: 17 ottobre 2019
“The Informer – Tre secondi per sopravvivere” segue le vicende di un ex militare addetto alle operazioni speciali. Dopo il suo congedo, l’uomo si ritrova in prigione per aver usato violenza nel tentativo di difendere la sua famiglia. In carcere due agenti dell’FBI convincono l’ex militare a collaborare con loro sotto copertura, cercando di incastrare il potente boss della criminalità newyorkese. Le cose si complicano quando viene ucciso per sbaglio un altro agente della polizia sotto copertura. L’uomo si ritrova così sotto il fuoco incrociato tra polizia e criminali.
The Informer – Tre secondi per sopravvivere: congedo con onore
“The Informer – Tre secondi per sopravvivere” è un film d’azione scritto da Matt Cook e diretto dal regista italiano Andrea Di Stefano, al suo secondo lungometraggio dopo il film “Escobar” del 2014 con protagonista Benicio del Toro. Questa pellicola è basata sul romanzo “Three Seconds” (primo titolo provvisorio del film) del duo svedese Roslund & Hellström uscito nel 2009.
Protagonista della vicenda che interpreta l’ex militare Pete è Joel Kinnaman, visto in precedenza in “Run All Night – Una notte per sopravvivere” di Jaume Collet-Serra e nel blockbuster “Suicide Squad” di David Ayer. Accanto a lui troviamo nel ruolo dell’agente FBI l’attrice britannica Rosamund Pike (“L’amore bugiardo – Gone Girl” di David Fincher, “Hostiles – Ostili” di Scott Cooper) accompagnata da Clive Owen (“Valerian e la città dei mille pianeti” di Luc Besson, “I figli degli uomini” di Alfonso Cuarón).
“The Informer – Tre secondi per sopravvivere” è stato annunciato durante il Festival di Cannes del 2017, ma il primo trailer del film è uscito solamente nel mese di novembre del 2018.
Prodotto dalla casa di produzione Thunder Road Pictures è distribuito nelle sale americane da Aviron Pictures dal mese di marzo del 2019.
Trailer
Trailer italiano
Intervista al regista Andrea Di Stefano