Recensione
Bene ma non benissimo: semplice ma efficace
Il film di Francesco Mandelli è sicuramente adatto a qualunque tipo di età, andando a coinvolgere personalità diverse sia del mondo adulto che di quello giovanile. Fattore molto positivo il dare un ruolo importante anche ai genitori, affrontando un tema come il bullismo, di cui principalmente i giovani sono vittime. Nonostante sembrino a primo impatto molto stereotipate entrambe le famiglie dei due protagonisti (ad esempio il padre siciliano molto amichevole e sboccato contro il torinese severo e precisino), il film mostra bene il lato umano dei diversi personaggi.
Il tema del bullismo è si centrale in numerose scene, ma la pellicola segue fondamentalmente l’amicizia tra Candida e Jacopo, una relazione costruita con tanta fatica e passando per vari ostacoli, ma che alla fine riuscirà a consolidarsi per il bene di entrambi.
Bene ma non benissimo: una costruzione visiva poco convincente, tra attori e cantanti
Sebbene la storia sia raccontata molto bene, lo stesso non si può dire per il montaggio della pellicola. In alcune sequenze si predilige molto una struttura frenetica e d’impatto con riprese suggestive, ma fine a se stessa senza un vero motivo di trama per essere inserita. I ralenti, troppo persistenti, stonano con un tentativo di coinvolgere sia giovani che adulti. Quest’ultima tecnica infatti riguarda spesso film per ragazzi, ma in questo caso è eccessivamente presente.
Il titolo del film di Mandelli deriva da una canzone del rapper Shade, presente nel ruolo di se stesso, ma il cantante è abbastanza sprecato nella sua parte, data l’importanza che ha per lui l’argomento bullismo, di cui è stato vittima. Sarebbe stato di gran lunga migliore mostrare questo suo coinvolgimento diretto, anziché farlo entrare in azione in una scena in cui Candida viene presa in giro dai suoi compagni di classe. Sembra trovarsi esclusivamente là come idolo per i ragazzi, in modo da invogliare più pubblico giovanile a entrare in sala.
Il cast fa il suo lavoro, senza grandissime prove attoriali, tuttavia lasciando trasparire molti sentimenti. Yan Schevchenko merita un elogio particolare dato che si tratta del suo esordio al cinema e dimostra un buon talento da poter essere coltivato, così come Francesca Giordano (alla sua seconda prova) in grado di fornire un bel carattere al personaggio di Candida.
“Bene ma non benissimo” è un film tutto sommato consigliato per la storia bella e fiabesca, ma che potrebbe lasciare il pubblico con alcune perplessità. Assolutamente da mostrare nelle scuole per la sua forte morale su temi vicini ai giovani d’oggi.
Francesco Fabrizi
Trama
- Regia: Francesco Mandelli
- Cast: Francesca Giordano, Yan Schevchenko, Euridice Axen, Gioele Dix, Shade, Giordano De Plano, Gisella Donadoni, Ugo Conti, Rosario Terranova, Emanuele Succa, Luca Zunic, Francesco Bottin
- Genere: Commedia, colore
- Durata: 100 minuti
- Produzione: Italia, 2018
- Distribuzione: Europictures
- Data di uscita: 4 aprile 2019
“Bene ma non benissimo” è una commedia diretta da Francesco Mandelli e presentata in anteprima alla sezione Alice Nella Città al Festival del Cinema di Roma 2018. È prodotta da Viva Productions con il sostegno della Film Commission Piemonte e la collaborazione del FIP. Tra i produttori Fabio Troiano e Vincenzo Terracciano (anche sceneggiatori del film) e Riccardo Neri con la Lupin Film.
Bene ma non benissimo: un sorriso che batte il bullismo
Candida è un’adolescente paffutella e solare, a cui piace ascoltare la musica del famoso rapper italiano Shade di cui è innamorata. Orfana di madre, vive in un piccolo paese in provincia di Palermo insieme a suo padre, salumiere. Nel momento in cui il negozio del padre viene assorbito da un grande centro commerciale, i due sono costretti a lasciare la Sicilia, per raggiungere lo zio Vito a Torino, con la prospettiva di un nuovo impiego e un piccolo alloggio. Con il sorriso che la contraddistingue, Candida affronterà il trasferimento e l’inserimento in una nuova scuola, dove, però, verrà presto presa di mira dai bulli a causa del suo aspetto fisico e del sua accento marcato. Il suo unico amico sarà l’introverso e timido Tutankhamon, nomignolo con cui i bulli prendono in giro il suo nuovo compagno di banco Jacopo, che Candida deciderà di difendere con l’unica arma in grado di sconcertarli, il suo sorriso. La situazione sembra prendere una giusta direzione, fino a quando il padre di Jacopo deciderà separare i due strani amici.
“Bene ma non benissimo” è l’opera prima in solitaria di Francesco Mandelli, che nel 2015 ha co-diretto con Fabrizio Biggio “La solita commedia – Inferno“, il suo partner nella sitcom italiana trasmessa da MTV, che li ha resi famosi come duo, e da cui è stato tratto l’ omonimo film diretto da Enrico Lando, “I soliti idioti“.
Nel cast la giovanissima Francesca Giordano, nota per il ruolo di Santina nella seria “La mafia uccide solo d’estate“.
Il titolo è ispirato a quello del singolo del 2017 del rapper italiano Shade, che nel film interpreta il ruolo di se stesso.