Recensione
Il piccolo Yeti – Recensione: una commovente rivisitazione di un topos classico
Andando a vedere film pensati per un pubblico di bambini e ragazzi, ci si aspetta spesso di trovarsi davanti delle trame classiche, a volte addirittura prevedibili, farcite di elementi familiari e volutamente facili da digerire per un’audience la cui capacità critica è ancora in fase di formazione. Un sottogenere particolarmente di successo è quello del salvataggio di un simpatico animale, o spesso di una creatura misteriosa, da parte di giovani protagonisti pronti a tutto.
“Il piccolo Yeti” si inserisce a tutto tondo all’interno di questo filone: la protagonista, Yi, è una ragazza alle prese con il dolore scaturito dalla perdita prematura del padre. Il lutto la porta ad allontanarsi dal resto della sua famiglia e a cercare rifugio sul tetto del palazzo in cui abita, dove conserva tutto ciò che le è rimasto della figura paterna.
È proprio sul tetto che incontra un cucciolo di yeti scappato da una base militare. Tra i due si instaura una tenera sintonia che trova la propria espressione nella metafora della musica. Le scene più emozionanti del film risultano, infatti, i duetti tra la voce del piccolo Everest e il violino di Yi, dai quali scaturiscono miracoli di magia e bellezza.
Nonostante la natura formulaica della trama, “Il piccolo Yeti” si distingue per alcune scelte più moderne e dinamiche. I personaggi principali hanno sfaccettature soddisfacenti, a volte addirittura inaspettate, e la cultura cinese trapela delicatamente e senza stereotipi attraverso le azioni dei giovani protagonisti.
La bellezza dei luoghi
Il legame tra Yi e suo padre è determinato da due elementi principali: il violino e il loro sogno condiviso di esplorare la Cina insieme. Il film si sofferma sulle tappe di questo viaggio attraverso sequenze animate mozzafiato, sfruttando le tecnologie di un gigante mediatico come la Dreamworks per infondere nuova vita a dei paesaggi unici e incontaminati.
Questa attenzione ai dettagli tuttavia non rischia mai di ricordare semplicemente una réclame turistica, in quanto va sempre di pari passo al messaggio principale de “Il piccolo Yeti”, un accorato invito a riscoprire e rispettare le meraviglie della natura.
Il percorso di Jill Culton
La produzione de “Il piccolo Yeti” non è stata priva di problemi. La regista Jill Culton, infatti, aveva iniziato a lavorarci già nel 2010, ma aveva poi finito con l’abbandonare temporaneamente la Dreamworks, lasciando la pellicola incompiuta fino alla successiva riappacificazione.
Culton, professionista dal talento eclettico, è già nota per il suo contributo a film del calibro di “Monsters & Co.” (2001) come scrittrice; “Toy Story – Il mondo dei giocattoli” (1995) e “Toy Story 2 – Woody e Buzz alla riscossa” (1999) nel reparto storyboard e “Boog & Elliot a caccia di amici” (2006) come regista.
Gaia Sicolo
Trama
- Titolo originale: Abominable
- Regia: Jill Culton, Todd Wilderman
- Cast: Chloe Bennet, Albert Tsai, Tenzing Norgay Trainor, Eddie Izzard, Sarah Paulson, Tsai Chin, Michelle Wong
- Genere: Animazione, colore
- Durata: 92 minuti
- Produzione: USA, Cina, 2019
- Distribuzione: Universal Pictures
- Data di uscita: 3 ottobre 2019
“Il piccolo Yeti” ha per protagonista la giovane adolescente Yi che, per caso, si imbatte in un cucciolo di Yeti sul tetto del suo condominio a Shanghai. Yi e i suoi amici Jin e Peng chiamano il piccolo essere “Everest”, come il posto da cui proviene. Insieme intraprenderanno un viaggio per riportare la magica creatura sulla vetta più alta della Terra. Tra mille avventure e numerosi ostacoli i tre ragazzini, per raggiungere questo luogo, dovranno vedersela con un facoltoso uomo d’affari, Burnish e una Zoologa, Zara intenzionati a prendere la creaturina.
Il piccolo Yeti: verso la cima dell’Himalaya
“Il piccolo Yeti” è un film d’animazione co-diretto dalla regista americana Jill Culton al suo secondo lungometraggio, dopo aver diretto nel 2006 il film “Boog & Elliot a caccia di amici” (200&9 e da Todd Wilderman.
Il film è una co-produzione DreamWorks Animation e Pearl Studio e accompagnerà grandi e piccoli spettatori in un epico viaggio dalla città di Shanghai fino alla più alta vetta della catena montuosa dell’Himalaya.
Nella versione originale a prestare la voce per la giovane protagonista Yi è stata chiamata l’attrice Chloe Bennet, conosciuta per la serie “Marvel’s Agents of S.H.I.E.L.D”. Insieme a lei ci saranno anche Eddie Izzard (“Vittoria e Abdul”, 2017, di Stephen Frears) nel ruolo di Burnish e l’attrice Sarah Paulson (“Glass”, 2019, di M. Night Shyamalan) nel ruolo di Zara.
“Il piccolo Yeti” è stato prodotto da Suzanne Buirgy (“Kung Fu Panda 2”, 2011) e conta tra i produttori esecutivi Tim Johnson già produttore esecutivo di “Z la formica”, 1998.