Trama
- Regia: Dome Karukoski
- Cast: Lily Collins, Nicholas Hoult, Genevieve O’Reilly, Colm Meaney, Tom Glynn-Carney, Adam Darlington, Mimi Keene, Shafi Choudhury, Jared Stewart, David Puckridge, Craig Roberts, Pam Ferris, Derek Jacobi, Laura Donnelly, Anthony Boyle
- Genere: Biografia, drammatico, colore
- Durata: 112 minuti
- Produzione: Usa, 2019
- Distribuzione: 20th Century Fox
- Data di uscita: 12 Settembre 2019
Dopo i grandi successi dei lungometraggi tratti dalle sue opere, arriva al cinema il biopic sulla vita di J. R. R. Tolkien, l’indimenticato autore di capolavori come “Il Signore degli anelli” e “Lo Hobbit“. Una storia sulla scoperta dell’amore e dei valori dell’amicizia e su quanto la guerra, vissuta dallo scrittore in prima persona, abbia condizionato la creazione della pietra miliare del genere fantasy.
Tolkien: un cast tutto britannico per la pellicola sul professore del fantasy
Lo scrittore ha il volto di Nicholas Hoult, interprete de “La Favorita” di Yorgos Lanthimos, ed è accompagnato sullo schermo da Lily Collins, che ritroveremo al cinema nel 2019 anche in “Ted Bundy – Fascino criminale“. Accanto a loro figurano molti volti noti delle produzioni inglesi, in un cast che attinge a piene mani dal teatro e dalle produzioni televisive di tutto il Regno Unito. In cabina di regia troviamo l’unico “straniero” della produzione, Dome Karukoski è infatti un regista finlandese, molto famoso in patria, per il quale”Tolkien”rappresenta la prima produzione internazionale.
Tolkien: la creazione di un mito
Nato a Bloemfontein nel 1892, il giovane Tolkien si distingue fin dalla primissima adolescenza per la sua passione verso le lingue classiche, poco dopo aver imparato il latino e il greco, diventa rapidamente competente anche di altre lingue, più inusuali, tra cui il gotico e l’antico finnico. Scoppiata la guerra, nel 1915 si arruola volontario e poco prima di partire decide di sposare la sua fidanzata. Viene mandato in trincea sul fronte occidentale, dove vede morire due dei suoi migliori amici. Sei mesi dopo si ammala e gli viene concesso il ritorno in patria.
L’esperienza al fronte lo segna profondamente, numerose sono infatti le allusioni che possono essere trovate nei suoi racconti e romanzi. Continua la carriera accademica per tutta la vita, nel 1925 viene nominato professore di filologia anglosassone all’Università di Oxford e nel 1945 gli viene affidata la cattedra di lingua inglese e letteratura medievale del Merton College, dove insegna fino al suo ritiro dall’attività didattica nel 1959.
Viene pubblicato nel 1937 il suo primo libro, “Lo Hobbit”, romanzo che ad una lettura superficiale potrebbe risultare solo per bambini, ma che nasconde già tra le sue pagine più di un’idea di quella che sarebbe stata poi la sua creazione più grande, la Terra di Mezzo. É poi nel 1954 che il mondo conosce la grande opera dello scrittore, è infatti in questo anno che esordisce il primo capitolo dell’opera destinata a cambiare la sua vita e quella di molti lettori, “Il Signore degli Anelli”.