Recensione
The Elevator: ascensore per l’inferno…o peggio
Per la sua opera prima il regista Massimo Coglitore, affiancato dagli sceneggiatori Mauro Graiani e Riccardo Irrera, ha deciso di puntare su un film di genere. Una scelta coraggiosa e un difficile onere appesantito, tra l’altro, dal fatto che praticamente tutto il film è ambientato in un ascensore: uno spazio minuscolo, claustrofobico, da cui non c’è via di fuga.
Una storia che, nonostante i luoghi molto chiusi e ristretti, si prende i suoi respiri, attraverso i vari movimenti di macchina e l’uso del dolly con inquadrature dall’alto, in un set che per la telecamera è molto più grande di quello in cui recitano gli attori.
The Elevator: una storia di famiglia e vendetta
Ciò che sicuramente attira di più l’attenzione del pubblico è la trama e il “talk show” tra i due protagonisti. Il personaggio interpretato da Caroline Goodall sequestra un famoso conduttore televisivo, il cui volto è quello di James Parks. Legato mani e piedi, quest’ultimo sarà costretto a sottoporsi a un gioco a domande in cui in palio non ci sono soldi come nel suo quiz televisivo, ma bensì parti del suo corpo. Jack è sconvolto e vuole provare a capire il perché di tutto questo, ma la donna non lo rivelerà facilmente. Di domanda in domanda, sempre più indizi verranno rivelati e alla fine si arriverà al colpo di scena finale in cui tutti i nodi verranno al pettine, comprese alcune scene che sembravano fine a loro stesse.
Ottime performance per una buona sceneggiatura
La storia s’infittisce sempre di più e gli interpreti offrono un’ottima performance, affiancati da dialoghi buoni e realistici nel mostrare la disperazione di Jack e l’apparente follia della donna. Unica pecca sono le scene d’azione in cui l’uomo prova a liberarsi: dato che le inquadrature si concentrano nel mostrare scene pulite che diano sensazioni d’ansia, quando si tratta di movimentate il tutto il risultato risulta in parte finto e artificioso.
“The Elevator” è una pellicola che merita sicuramente la visione, non solo per la sua storia (ispirata da fatti realmente accaduti) ma anche per il suo valore artistico come film di genere. Una scelta stilistica da supportare assolutamente perché denota un grande coraggio e impegno nella sua lavorazione, evitando di puntare su elementi troppo mainstream: per gli amanti del thriller è assolutamente consigliato. Una pellicola in cui il pubblico è specialmente coinvolto come giuria per decretare l’innocenza o la colpevolezza dei due protagonisti: Jack è davvero una persona onesta? Le accuse della donna sono giuste o è tutto dovuto ad una sua follia? Le risposte andranno a sconvolgere la trama e gli spettatori.
Francesco Fabrizi
Trama
- Regia: Massimo Coglitore
- Cast: Caroline Goodall, James Parks, Burt Young, Katie Mcgovern, Niccolò Senni, Gianfranco Terrin
- Genere: Thriller, drammatico, colore
- Durata: 89 minuti
- Produzione: Italia, 2013
- Distribuzione: Europictures
- Data di uscita: 20 giugno 2019
“The Elevator” è l’opera prima del regista messinese Massimo Coglitore, interpretata da James Parks affiancato da Caroline Goodall. Il film è un thriller psicologico in cui si sposta continuamente il punto di vista della vittima e del carnefice.
A New York il cinquantenne Jack Tramell è il conduttore di uno dei programmi televisivi più seguiti negli Stati Uniti. É un single ricco e di successo e la sua vita scorre tranquilla fino a quando non incrocia Katherine, una donna in cerca di vendetta che blocca l’uomo nell’ascensore del palazzo in cui lui abita.
La sua spietata rivalsa è stata studiata nei minimi dettagli: disperata e folle, Katherine conosce tutto di Jack, dal suo luogo di lavoro alla sua abitazione, dagli orari dei suoi movimenti alla pianta del suo building. Il presentatore viene interrogato: domande su domande per farlo illudere di potersi salvare.
Il regista
Massimo Coglitore, regista nato a Messina, sin da piccolo nutre una forte passione per le riprese, girando dei video con la sua videocamera. Nel 1994 esce il suo primo cortometraggio,”L’alba è vicina”, seguito l’anno successivo da “I colori del cielo”. Ha curato vari laboratori di cinema in molti licei. Nel 2002 ha realizzato il cortometraggio “Deadline”, mentre nel 2007 ha girato per la Rai “Noi due”.
Mauro Graiani e Riccardo Irreea hanno realizzato la sceneggiatura di “The “Elevator” di cui Coglitore è divenuto regista. “The Elevator” è prodotto dalla Lupin Film di Riccardo Neri con il quale Coglitore è al lavoro per la sua seconda opera dal titolo “The Straight Path”.