Recensione
Peter Rabbit 2 – Un birbante in fuga: quale dono è più grande dell’amore di un coniglio?
Il coniglio combina guai è tornato e ha sempre qualcosa fuori posto. Ora Bea, Thomas, i conigli e il resto della banda animale sono diventati una lieta famiglia, eppure una sottile preoccupazione comincia a farsi strada nell’animo del turbolento Peter.
Da un lato esiste la prospettiva di un bebè in arrivo a rompere le dinamiche familiari e dall’altro sembra amplificarsi la reputazione di birbante di Peter, che incombe su di lui come una minacciosa macchia nera e sembra non avere fine.
Sembra pensarla allo stesso modo anche l’affascinante e carismatico editore Nigel Basil Jones, dal nome ampollosamente britannico, che vuole impadronirsi dell’intero universo di Bea e espanderlo verso nuovi orizzonti, anche oltre i confini dello spazio e del plausibile.
Peter Rabbit 2: c’era una volta una campagna lontana
Ordunque vediamo i nostri coniglietti, nei propositi e non solo, evadere dal loro ambiente tradizionale e immergersi in una dimensione più folle e contemporanea, nonostante da un lato, stilisticamente e non solo, si continui a diffamare quella scelta.
Il personaggio di Rose Byrne è diventata l’autrice di un tenero libro illustrato, dal marito, su Peter e la sua famiglia animale ed ha piani addirittura per una serie di 23 libri, non a caso lo stesso numero prodotto per Harry Potter.
E mentre Bea sembra soccombere tristemente alle brame del successo e della fama, uno dei coniglietti saggiamente osserva che l’intera faccenda potrebbe trasformarsi in “uno sfacciato festival di moda per scopi commerciali, probabilmente da parte di un americano”.
E così basta un viaggio a Londra per insinuare in Peter un’ombra malvagia e da qui portare a una posizione, scegliendo di diventare veramente un cattivo ragazzo, in quanto comunque si viene ritratti come tale.
E nel suo percorso oscuro incontra sulla sua strada un losco coniglio anziano, di nome Barnabas, che si presenta come un vecchio amico del padre di Peter, che tanto manca al nostro coniglietto in missione.
Ma se ogni storia non può avere più di un eroe, anche Peter saprà ritrovare la sua strada.
L’amore trionferà
“Peter Rabbit 2 – Un birbante in fuga” si rivela una pellicola costellata di inseguimenti rocamboleschi che cedono il passo ad un calo di ritmo nella parte centrale, mentre trasportano i nostri eroi in un’avventura impossibile, tra renne volanti e recuperi ad alta quota.
Il film presenta meno british humour al servizio di una fiaba animalista, ma mantiene saldo il concetto di famiglia come nucleo protettivo, che alla fine salva l’accettazione del diverso, partendo sempre dal concetto che il giardino del vicino è, apparentemente, sempre più verde.
È come se il regista avesse voluto cambiare passo, consegnando la fiaba della Potter ai Millennials, puntando il focus sul conflitto generazionale e sul passaggio da ragazzo ad adulto, attento a creare una comfort zone fatta dai soliti volti noti. Ritroviamo il maialino fintamente borghese e la volpe non più affamata, fino alla rana pescatrice ed al tasso ladro furtivo di preziosi pomodori, frutti che segnano il pieno inserimento di Thomas nell’ambiente naturale, a lui inizialmente avulso.
“Peter Rabbit 2” dunque rimane una favola moderna, capace di sfatare ogni tabù e superare ogni limite, fermamente salda nell’inconfondibile fil rouge “stavo inseguendo un sogno, ma ero dalla parte sbagliata”.
Chiaretta Migliani Cavina
Trama
- Titolo originale: Peter Rabbit 2: The Runaway
- Regia: Will Gluck
- Cast: Rose Byrne, Domhnall Gleeson, James Corden, David Oyelowo, Dalip Sondhi, Vivienne Awosoga
- Genere: Animazione, colore
- Durata: 85 minuti
- Produzione: USA 2020
- Distribuzione: Warner Bros Italia
- Data di uscita: 1 luglio 2021
“Peter Rabbit 2 – Un birbante in fuga” è il film diretto da Will Gluck, sequel del riadattamento cinematografico del 2018 “Peter Rabbit” dell’omonima serie televisiva “Peter Rabbit”, basata a sua volta sul racconto di Beatrix Potter.
Peter Rabbit 2 – Un birbante in fuga: il coniglio dispettoso è tornato!
Dopo il successo che, soprattutto negli Stati Uniti, ha ottenuto il primo capitolo di “Peter Rabbit”, l’affascinante e dispettoso coniglio Peter è nuovamente protagonista di una folle e divertente avventura.
Negli USA, infatti, il primo riadattamento cinematografico uscito nelle sale nel 2018 ha raggiunto un incasso pari a 115 milioni di dollari, mentre nel Regno Unito la Sony ha registrato l’incasso più alto (per un film a tecnica mista), con 55.7 milioni di dollari e ben quattro settimane al primo posto del Box Office. In totale, a livello internazionale, ha raggiunto la cifra di 325 milioni di dollari.
La trama del simpatico sequel
La vicenda di “Peter Rabbit 2 – Un birbante in fuga” inizia con il piccolo coniglio che si sente infelice nella sua nuova vita familiare. Bea e Thomas, infatti, si sono sposati, mentre Peter ha in mente solo l’emozione dell’avventura.
Per questo motivo decide di scappare di casa e andare in città, un luogo che a lui, così abituato alla tranquillità insulare della campagna, appare come un mondo incredibile. Lì conosce un coniglio più anziano, Barnabas, che gli rivela di aver conosciuto suo padre e prende Peter sotto la sua ala, insegnandogli tutti i trucchetti e gli espedienti a sua disposizione.
Il film è distribuito nelle sale da Warner Bros Italia.