Recensione
Rambo Last Blood – Recensione: si chiude il cerchio per l’eroe nato dalla penna di David Morell
John Rambo è tornato in Arizona nel suo ranch e sembra aver trovato la pace accanto alla sua famiglia adottiva, formata dalla fida Maria (Adriana Barraza) e sua figlia Gabriela (Yvette Monreal). Succederà però qualcosa che lo riporterà indietro nel tempo alla sua vecchia vita.
In “Rambo Last Blood” Sylvester Stallone ritorna nei panni del suo personaggio più iconico, diretto dal regista ispanico Adrian Grunberg.
Il reduce di guerra, interpretato da Stallone, è senza alcun dubbio entrato nella storia del cinema per ciò che riguarda l’action movie. Lo abbiamo visto in azione nel suo paese per la prima volta nel 1982 nel primo film della saga, per seguirlo negli anni a venire, prima in Vietnam (“Rambo 2 – La vendetta“), in Afghanistan (“Rambo III“) e l’ultima volta nel 2008 in Myanmar (“John Rambo“).
L’attore stesso ha inventato il suo eroe, prendendolo dal romanzo dello scrittore canadese David Morrell, ma plasmandolo su misura per lui. Stallone ha sempre collaborato alla sceneggiatura e nell’ultima pellicola, prima del gran finale, si è anche occupato della regia. Adesso per la sua uscita di scena si è affidato allo spagnolo Adrian Grunberg, pur firmando ancora una volta lo script. É proprio questo uno dei punti di forza di “Rambo Last Blood”, oltre ovviamente all’interpretazione.
Sly è diventato un uomo tranquillo e così lo racconta la prima parte del film, tra cavalcate e sguardi teneri alla figlia putativa. C’è tuttavia una strana luce che appare a tratti nel suo sguardo.
Una pellicola convincente tranne che nella parte conclusiva decisamente eccessiva
L’ultimo capitolo della saga è un lavoro riuscito solo a metà. Stallone è credibile nei panni del veterano affetto da disturbo post traumatico ed è anche convincente l’idea dei tunnel costruiti da lui sotto la casa, che si riveleranno essenziali per il finale.
La pellicola è ben costruita, e si avvale di buone interpreti femminili capaci di bucare lo schermo, fino al momento clou. Il regista devia troppo bruscamente verso l’action movie senza neanche dare il tempo allo spettatore di capire che sta succedendo.
L’idea era di raccontare l’eroe di sempre dal suo lato umano, ma si perde nel finale che è decisamente splatter e sembra far parte di un altro film. Detto questo, tutto il resto è ineccepibile dalla fotografia alle riprese molto ben fatte.
Bellissimi i titoli di coda, capaci in pochi minuti di rievocare tutta la storia dal 1982 a oggi. Un film imperdibile per tutti i fan di Sly.
Ivana Faranda
Trama
- Titolo originale: Rambo 5
- Regia: Adrian Grunberg
- Cast: Sylvester Stallone, Paz Vega, Louis Mandylor, Óscar Jaenada, Joaquín Cosio, Yvette Monreal, Sheila Shah, Sergio Peris-Mencheta, Jessica Madsen, Adriana Barraza, Nick Wittman, Atanas Srebrev, Owen Davis
- Genere: Azione, colore
- Durata: 100 minuti
- Produzione: USA, 2019
- Distribuzione: Notorious Pictures
- Data di uscita: 26 settembre 2019
A 37 anni di distanza dal primo film, con il quinto capitolo del franchise cult “Rambo“, Sylvester Stallone veste di nuovo i panni di John, il veterano di guerra del Vietnam ed ex soldato delle forze speciali americane. A dirigere il film è Adrian Grunberg, che è stato assistente alla regia in film come “Wall Street – Il denaro non dorme mai“, “Fuori controllo” e “Apocalypto“, per poi fare il suo debutto dietro la macchina da presa con “Viaggio in paradiso“.
Sylvester Stallone contro nuovi avversari in “Rambo – Last Blood”
Dopo un’esistenza trascorsa a combattere nemici, dai soldati russi in Vietnam e Afghanistan ai brutali soldati birmani, John Rambo torna a casa, in Arizona, per occuparsi del ranch di famiglia, convinto di poter cominciare finalmente una vita più serena. Ma la battaglia sembra essere scritta nel suo destino, perché ben presto dovrà scontrarsi con nuovi avversari. Si tratta dei membri di un pericoloso cartello messicano impegnato nel traffico sessuale di donne dell’Est.
Nel cast di “Rambo – Last Blood”, oltre l’immancabile protagonista ormai settantenne, Sylvester Stallone – che tra i suoi ultimi lavori ha preso parte a “Creed II” e alla trilogia di “Escape Plan” – Paz Vega, interprete in “Spanglish” e nel cast di “Grace di Monaco“; e l’attrice messicana Adriana Barraza, candidata agli Oscar per “Babel”, film del regista Alejandro González Iñárritu.
Il film sarà distribuito nelle sale statunitensi il 20 settembre, mentre in quelle italiane da Notorious Pictures il 14 novembre.