Recensione
Maleficent – Signora del Male – Recensione: c’era una volta una regina, anzi tre…
A distanza di cinque anni dalla scoperta della favola alla rovescia la tradizione continua a incontrare la modernità in “Maleficent – Signora del Male” e proseguono le avventure del mondo incantato, o meglio disincantato per quel che riguarda questo sequel.
L’amore che trova spazio tra le pieghe del dolore diventa più forte, si espande e arriva a lambire le complessità dell’animo umano, nella figura di una madre, o meglio due, che non lo sono per un legame di sangue, bensì per scelta.
Gli elementi del mito originale oramai sono stati trasposti in una nuova “filosofia” cinematografica e la sceneggiatura, macchinosa e ridondante su alcuni elementi, snoda una struttura fin troppo connessa con il mondo attuale e gli effetti della globalizzazione.
Maleficent – Signora del Male: libertà e rispetto ai tempi dell’arcolaio
Angelina Jolie sembra congelata nel suo fascino ancestrale, mentre Michelle Pfeiffer diventa la nuova regina madre, incarnando un’umanità avida di potere, ma schiava delle sue ambizioni. Fosco continua a rappresentare la voce della coscienza e Aurora il riflesso della natura, della propria natura in particolare, perseguendo la volontà di rimanere se stessi, sempre e comunque.
L’inizio di una nuova vita per Aurora così diventa lo spunto per un viaggio nelle diversità che la circondano, tra due mondi in bilico e con la guerra dietro l’angolo.
Sublimi ed entusiasmanti proprio le scene di combattimento, come anche la realizzazione dei singoli personaggi dell’universo incantato e dei meravigliosi costumi, che vanno dallo sfarzo ingombrante degli outfit della monarca Pfeiffer, all’eleganza degli abiti di battaglia di Angelina e infine ai richiami bucolici e hippy nei vestiti di Elle Fanning.
Il principe stavolta quantomeno si impegna per salvare la fanciulla in difficoltà e nuove forze inaspettate appaiono nel cielo, esaltate da una fotografia densa ed emozionante e da quadri scenici che sembrano usciti dalla fantasy Art.
La realizzazione visiva è mozzafiato, l’universo epico e spettacolare, con il politicamente corretto che regna sovrano in una pellicola che a gran voce appiattisce le divergenze.
Il messaggio, forse fin troppo esposto e banalizzato, pone l’accento sul rispetto e l’apertura verso le diversità e va oltre la pellicola, cercando di renderla “contemporanea e indiscutibile”.
Non si sa se le vite di Aurora e Malefica sono destinate a dividersi una volta per sempre, ma una cosa è certa, come diceva Pablo Picasso “Non giudicare sbagliato ciò che non conosci, cogli l’occasione per comprenderlo”.
Chiaretta Migliani Cavina
Trama
- Titolo originale: Maleficent – Mistress of Evil
- Regia: Joachim Rønning
- Cast: Angelina Jolie, Elle Fanning, Ed Skrein, Juno Temple, Michelle Pfeiffer, Chiwetel Ejiofor, Harris Dickinson, Lesley Manville, Sam Riley, Imelda Staunton
- Genere: Fantastico, colore
- Durata: 118 minuti
- Produzione: USA 2019
- Distribuzione: Walt Disney
- Data di uscita: 17 ottobre 2019
Dopo “Dumbo“, “Aladdin” e “Il Re Leone“, nel 2019 un altro live action di un classico Disney arriva sul grande schermo: “Maleficent – Signora del male”. Joaquim Rønning, che ha diretto “Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar” (2017), torna alla regia con il sequel di “Maleficent“, il film incentrato su una delle cattive più iconiche dei film d’animazione.
Angelina Jolie di nuovo nelle vesti dell’ex cattiva de “La Bella Addormentata”
In “Maleficent” il pubblico era venuto a conoscenza della vera storia di Malefica, in origine una creatura fatata buona a cui l’amato aveva strappato le ali, determinando così la sua trasformazione in un essere maligno, che per vendetta aveva deciso di lanciare una maledizione sulla principessa Aurora appena nata. Questo secondo capitolo è ambientato alcuni anni dopo e continua a indagare il rapporto tra Malefica e la nuova regina, alleate per salvaguardare il bosco e i suoi abitanti da altre minacce esterne.
A interpretare le due protagoniste di nuovo Angelina Jolie, premio Oscar per “Ragazze Interrotte” (1999) di James Mangold con Winona Ryder, e la giovane attrice Elle Fanning, che ha preso parte a “Mary Shelley – Un amore immortale” (2017) diretto da Haifaa al-Mansour e al film di Woody Allen dal titolo “Un giorno di pioggia a New York” (2019). Mentre tra i volti nuovi del cast figura l’attrice candidata a tre premi Oscar e vincitrice di Golden Globe Michelle Pfeiffer, nel ruolo della Regina Ingrith, e Chiwetel Ejiofor, protagonista di “12 anni schiavo” (2013) e regista del film “Il ragazzo che catturò il vento” (2019).
Trailer
Trailer Italiano
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