Questa sera, alle ore 21.30 presso l’isola Tiberina a Roma, sarà presentato in assoluta anteprima “Anthropocene – L’epoca umana”, distribuito dalla Valmyn.
Anthropocene – L’epoca umana: una gioia per gli occhi
Con “Anthropocene – L’epoca umana” i due documentaristi pluripremiati Nicholas de Pencier e Jennifer Baichwal hanno collaborato con il fotografo Edward Burtynsky per dare vita a un prodotto che è una gioia per gli occhi. I tre artisti hanno girato tutti i continenti, dall’Africa all’Europa (tranne l’Antartide) per documentare come si sia passati a metà del XX° secolo, non senza tragiche conseguenze, dall’epoca Olocenica – iniziata 11.700 anni fa con lo scioglimento dei ghiacciai dell’ultima era glaciale – a quella attuale, l’Antropocene, segnata dal passaggio dell’uomo che sfrutta senza alcun limite le risorse naturali, che si stanno esaurendo.
Urbanizzazione, industrializzazione, estrazione mineraria, presenza di plastica, cemento e tecnofossili, dirottamento dei corsi d’acqua e tutte le invasive incursioni umane stanno portando a conseguenze irreversibili e dannose per il nostro pianeta.
Concepito inizialmente come saggio fotografico, il progetto ha poi incluso installazioni cinematografiche, murales di Edward Burtynsky ad alta risoluzione, cortometraggi VR a 360 ° e installazioni di realtà aumentata, per far immergere lo spettatore in un’esperienza che oltrepassa l’immagine convenzionale.
Anthropocene – L’epoca umana: un progetto multimediale, capitolo finale di una trilogia scientifica
Il progetto, frutto di un lavoro multidisciplinare, segue “Manufactured Ladscapes” del 2006 e “Watermark” del 2013.
“Anthropocene – L’epoca umana” si avvale dell’arte e della scienza, per testimoniare un momento critico nella storia geologica, attraverso un’esperienza provocatoria con immagini d’alto impatto.
Un incendio divampa sullo schermo. Quando il fumo si dirada appare ciò che resta di mucchi di avorio recuperati dai bracconieri, che stanno decimando gli elefanti per arricchirsi. É solo l’inizio di una serie di immagini potenti ad altissima definizione che raccontano il nostro presente. Il trio di autori riesce, grazie ad un road movie visivo, a far capire allo spettatore come il processo di industrializzazione, trainato dal capitalismo dominante stia rapidamente mettendo in pericolo la terra e l’esistenza di animali e piante, necessarie allo stesso essere umano.
Alla proiezione del film seguirà un dibattito aperto al pubblico che vedrà in azione diversi rappresentanti della comunità scientifica, attenta alle tematiche ambientali che analizzeranno le conseguenze del cambiamento climatico in corso, tema estremamente importante per le generazione a venire.
Andrea Racca
1/07/2019