Recensione
Vulnerabili – Un film sui rapporti familiari complessi e sulla fragilità umana
Due giovani appena sposati arrivano in un hotel di lusso francese. É l’inizio apparentemente leggero di “Vulnerabili” di Gilles Bourdos, tratto liberamente da un lavoro di Richard Bausch.
In una Costa Azzurra dai colori invernali vivono la bella Jo (Alice Isaaz) e suo marito Tomas (Vincent Rottiers), che non hanno alcun rapporto con i genitori della ragazza interpretati da Grégory Gadebois e Suzanne Clément. Accanto alla giovane coppia abita Vincent (Eric Elmosnino) che non accetta il matrimonio della figlia Melanie (Alice de Lencquesaing) con il suo anziano professore. Uno degli allievi di quest’ultimo è Anthony (Damien Chapelle), che ha problemi non solo con le donne ma anche con la madre Nicole (Brigitte Catillon), ricoverata in clinica psichiatrica dopo aver bruciato la macchina dell’ex marito.
Un’opera interessante diretta in modo ardito da Gilles Bourdos
Tante storie, tutte accomunate dal dolore e dalla solitudine, che rappresentano un’umanità alla ricerca della felicità. Il regista francese sceglie la strada del racconto frammentato, passando con estrema disinvoltura da un personaggio all’altro. Solo l’inizio e la fine sono più lineari e coincidono neanche a dirlo con un filo di speranza e l’arrivo di una nuova vita per Jo.
I toni, tuttavia, si fanno sempre più cupi andando avanti con la storia, e questo segna anche la fotografia diretta da Ping Bin Lee, che ha già lavorato con Bourdos. Lo spettatore si perde quasi nel bosco buio di una delle scene finali, che ha una forte valenza metaforica dal punto di vista psicoanalitico. La matrice letteraria dell’opera è palese e probabilmente rende la sceneggiatura poco lineare.
Pur sapendo che le intenzioni del regista erano quelle di creare una sorta di puzzle cinematografico, il risultato appare a tratti confuso e disorienta lo spettatore. D’altra parte c’è da dire che gli interpreti sono tutti all’altezza, dalla deliziosa Alice Isaaz, succube del marito violento, al padre della ragazza Grégory Gadebois, estremamente rigoroso nel suo dolore. Colpisce e funziona anche il giovane Anthony, uno dei personaggi meno cupi accanto alla madre Nicole.
Nel complesso “Vulnerabili” è un buon film, con qualche carenza nello script da guardare con attenzione per comprendere le specie a rischio del titolo originale francese “Espèces menacées”, che alla fine siamo tutti noi.
Lorenzo Buellis
Trama
- Titolo originale: Espèces menacées
- Regia: Gilles Bourdos
- Cast: Con Alice Isaaz, Suzanne Clément, Vincent Rottiers, Pauline Etienne, Frédéric Pierrot, Eric Elmosnino, Damien Chapelle, Grégory Gadebois
- Genere: drammatico, colore
- Durata: 105 minuti
- Produzione: Francia, Belgio 2017
- Distribuzione: Movies Inspired
- Data di uscita: n/d
“Vulnerabili” è un film diretto da Gilles Bourdos, regista e sceneggiatore francese conosciuto per il thriller “Restless” del 2005, “Afterwards” con John Malkovich del 2008 e “Renoir” del 2012. Il lungometraggio è stato presentato alla 74° edizione del Festival di Venezia nella categoria Orizzonti.
Vulnerabili: tre quadri per approfondire le relazioni familiari
Una spericolata prima notte di nozze in preda a alcool e fumogeni ci inserisce all’interno di tre storie tra loro molto diverse, ma legate nel profondo dal fil-rouge costituito dal rapporto/scontro genitore-figlio.
Josephine e Tomas, neo-sposini, sembrano condurre felicemente la vita matrimoniale da poco intrapresa, ma di lì a poco i genitori di lei vengono a conoscenza della realtà che nascondono dietro al velo di spensieratezza.
Melanie è una giovane studentessa rimasta incinta del proprio professore, di cui è innamorata, ma non sa come affrontare la questione con suo padre, molto più giovane del compagno.
Anthony, invece, è un ragazzo con la testa tra le nuvole che studia lingue straniere all’università e che, dilaniato da una storia finita male, cerca di rivalutare il suo rapporto con le donne proprio nel momento in cui sua madre viene rinchiusa in un ospedale psichiatrico dopo essere stata tradita e lasciata dal marito.
Nel cast Alice Isaaz e Vincent Rottiers interpretano i due giovani sposi e vengono affiancati da Grégory Gadebois e Suzanne Clément nel ruolo dei due genitori di lei. Mélanie è interpretata da Alice de Lencquesaing mentre suo padre Vincent è interpretato da Eric Elmosnino e il suo compagno Yann da Carlo Brandt. Nei panni di Anthony, invece, troviamo Damien Chapelle affiancato da sua madre Nicole, interpretata da Brigitte Catillon.