Durante l’intervista realizzata dopo l’anteprima del remake fotorealistico de “Il Re Leone” Marco Mengoni ed Elisa, che doppiano Simba e Nala, hanno parlato del loro rapporto con la pellicola originale, di come hanno affrontato questa nuova sfida lavorativa e dell’importanza di salvaguardare l’ambiente.
“Il Re Leone”: una celebrazione della grandezza della natura anche tramite la musica
Dopo l’esperienza con “Dumbo“ (2019) Elisa Toffoli è ritornata nel cast di un film firmato Disney grazie a “Il Re Leone”. Ma se per il live action diretto da Tim Burton la cantante aveva partecipato principalmente alla colonna sonora cantando “Bimbo mio” (e con una piccola parte anche da doppiatrice per il personaggio di Miss Atlantis), questa volta il suo impegno è stato maggiore, dal momento che ha dovuto interpretare la versione adulta di Nala, prima migliore amica e poi compagna di Simba. Ad affiancarla in questa nuova missione il collega Marco Mengoni, che ha avuto un compito ancora più gravoso, dovendo prestare la sua voce al protagonista stesso della pellicola. Anche per il vincitore di Sanremo in realtà non si è trattato della prima prova di doppiaggio, dal momento che vi si era già cimentato nel 2012 con il film d’animazione “Lorax – Il guardiano della foresta”.
Sicuramente l’elemento musicale ha sempre avuto un ruolo centrale ne “Il Re Leone”, in particolare la canzone iniziale, “Il cerchio della vita”, è senz’altro una delle più celebri e delle più emozionanti dell’intera produzione Disney. Elisa, infatti, ha rivelato che la colonna sonora è la prima cosa che le viene in mente quando pensa al cartone. Dato che è un’amante della natura sin da bambina, altri elementi a cui la cantante è affezionata sono alcune scene iconiche, in cui vengono mostrati i rapporti tra i diversi animali e si celebra la grandiosa bellezza di quella che lei chiama “mamma Africa“. Per quanto riguarda le emozioni alle quali ha attinto per affrontare questa nuova prova nel mondo del doppiaggio, in cui è stata nuovamente diretta da Fiamma Izzo, ha affermato di essersi concentrata soprattutto sulla fierezza del personaggio che interpreta. Nala, infatti, ha un ruolo importante nella scelta di Simba di ritornare dal suo branco, perché è proprio la leonessa che si spinge oltre i confini, riuscendo a ritrovare il vecchio amico e a riportarlo a casa.
Per quanto riguarda Mengoni, l’artista ha dichiarato di aver preso molto dalla sua personale esperienza di giovane artista che ha imparato a crescere pian piano, anche se aggiunge di avere un po’ un’anima da Peter Pan. Durante il doppiaggio, infatti, ha dovuto lavorare anche sul cambiamento del suo personaggio, che da ragazzino divorato dal senso di colpa che preferisce evitare le proprie responsabilità si trasforma in un adulto, anche lui fiero e forte, pronto nello scontro finale a battersi con Scar.
Un classico d’animazione che offre l’occasione di parlare di temi attuali come l’inquinamento ambientale
Dato che l’originale risale al 1994, una delle domande che è stata rivolta a Elisa, mamma di due bambini, riguarda l’emozione provata nel rivedere il cartone in loro compagnia. La cantante ha affermato che durante la visione si è concentrata molto sulla reazione dei suoi figli, facendo particolare attenzione alle scene in cui da piccola si commuoveva, per vedere se anche in loro avrebbero suscitato le stesse reazioni che aveva avuto lei. Una sorta di prova per una “carta d’identità genetica emotiva” l’ha definita l’artista, che però ammette di essere rimasta delusa nel notare come i suoi figli abbiano pianto molto meno rispetto a lei. Così mentre Elisa ha confessato di far parte dei milioni di bambini rimasti scioccati per la morte di Mufasa, i suoi invece hanno dimostrato di essere meno emotivi.
A proposito di piccoli, Mengoni ha rivelato di essersi sentito proprio come un ragazzino quando ha avuto l’occasione di partecipare all’anteprima mondiale del Re Leone a Hollywood. In quell’occasione il cantante ha avuto la possibilità di poter chiacchierare con il regista Jon Favreau, che ha voluto regalargli una fiche con la scritta “The Lion King”, la stessa posseduta da tutti i membri della troupe che hanno lavorato alla pellicola.
Parlando di eventi oltreoceano, Elisa ha invece raccontato che quando si reca a New York ha come tradizione quella di andare a Broadway per guardare lo spettacolo del Re Leone insieme a tutta la sua famiglia. A ulteriore dimostrazione di quanto la storia di questo classico Disney sia tra quelle che ama di più.
Alla domanda su quali fossero i loro personaggi preferiti, oltre a quelli rispettivamente interpretati, entrambi i cantanti hanno affermato di essere stati sempre attratti da quelli più saggi, grazie ai quali i giovani protagonisti riflettono e riescono a prendere la strada giusta. Per cui un posto speciale per loro lo hanno Rafiki, il babbuino sciamano, e ovviamente Mufasa. Elisa e Mengoni hanno poi scherzato sul fatto che tutti dovrebbero avere un’app con un simile ruolo da mentore, capace di attivarsi ogni volta che si rischia di compiere una scelta avventata.
A proposito del loro contributo rispetto al doppiaggio originale, dove Simba ha la voce di Donald Glover mentre Nala quella di Beyoncé, i due interpreti italiani hanno dichiarato di aver cercato di rispettare i suoni originali, senza però puntare a una mera imitazione, ma provando a dare una propria identità vocale. D’altra parte, Elisa ha sottolineato come il mondo del doppiaggio, così come quello musicale, si basi sullo studio della nota giusta, per cui in questo si è trovata molto a suo agio. Non a caso il mestiere del doppiatore, ha confessato, l’ha sempre affascinata molto ed era uno dei suoi sogni cimentarsi in una prova del genere.
Infine, riguardo all’importanza della natura nel film, entrambi gli artisti hanno dichiarato di avere molto a cuore la questione ambientale e in vari modi cercano di sostenere questa causa. Elisa per esempio sta insegnando ai suoi bambini il rispetto per il pianeta in cui vivono, impegnandoli nella sua opera di salvataggio con piccoli gesti, come raccogliere gli oggetti di plastica abbandonati sulle spiagge. Anche Mengoni è interessato a questi argomenti, come dimostra il lancio della challenge per la riduzione dell’uso della plastica promossa tramite l’hashtag #estatesenzaplastica, o anche la scelta di esibirsi in location in cui l’ambiente circostante riveste un ruolo da protagonista insieme alla musica.
Dopo un’altra anteprima, il 24 luglio al prossimo Giffoni Film Festival, “Il Re Leone” arriverà nelle sale italiane il 21 agosto.
Maria Concetta Fontana
12/07/2019