Recensione
Effetto Domino: lo sguardo intenso di Alessandro Rossetto sul nord est italiano
Alessandro Rossetto è un regista di documentari di Padova. Solo sei anni fa portò a Venezia “Piccola Patria”, film al femminile sulla provincia veneta, dove si fa tutto per gli “schei”. Il suo lavoro successivo “Effetto Domino”, passato al Festival di Venezia 2019 va nella stessa direzione, ampliando lo sguardo a 360°. Si parla del progetto ambizioso di Franco Rampazzo (Diego Ribon) piccolo imprenditore del Triveneto, che con il geometra Gianni Colombo (Mirko Artuso) si cimenta in una grande impresa. I due decidono, infatti, di aprire una residenza a cinque stelle per anziani sulla falsa riga del villaggio Alzheimer fatto in Francia per i malati. Il progetto in questione, tuttavia, è molto al di sopra delle loro possibilità finanziarie. Per questa ragione, si vanno a cercare finanziatori, dai piccoli che operano nel territorio ai grandi legati a finanziarie con sede a Hong Kong.
L’inizio dell’avventura è all’insegna della gioia. Franco e Gianni vanno con le loro famiglie e i loro operai in uno degli hotel da abbattere. L’arrivo sul terrazzo, tra rallenty e riprese dall’alto è una sorta di allunaggio nella terra dei sogni. Seguono incontri con politici locali, dirigenti di banca e, last but not least, con colletti bianchi nei grattacieli di Hong Kong con personaggi a dir poco sinistri. Poi, lentamente, quello che sembrava un bel gioco si rivela una trappola per tutti, quando la linea di credito delle banche viene tagliata. Franco e Gianni sono travolti in una storia più grande di loro, portando con loro in un effetto Domino tutti quelli che si erano imbarcati nell’impresa.
Un’opera interessante, ben diretta con un buon cast di attori in parte
Ha una sceneggiatura molto complessa e ben fatta “Effetto Domino”, tratto dall’omonimo romanzo di Romolo Bugaro, che ha collaborato allo script. I dialoghi dei protagonisti, tutti in veneto stretto, sono accompagnati dalla voce narrante di Paolo Pierobon in un crescendo di drammaticità. Sia Bugaro che Rossetto conoscono molto bene ciò di cui parlano. Lo stile del racconto è asciutto e concreto come l’animo dei personaggi, abituati a lavorare e a tirare su case con le loro mani e a fare sacrifici. Peccato, che i loro antagonisti vivano in case acquario e parlino meno di loro ma non abbiano alcun riguardo per nessuno.
Quello di Rossetto è un Universo spietato, al pari di quello raccontato ne “Le mani sulla città” di Rosi. In “Wall Street”, film culto dell’edonismo reaganiano si diceva che i soldi non dormono mai ed è così anche in questa storia. L’avidità e il cinismo di Gordon Gekko (Michael Douglas) ora hanno le forme di cinesi dal dialetto veneto che parlano di meduse, animali che vivono in eterno.
Non è un film semplice “Effetto Domino”, per via della durezza con cui racconta il presente. Forse, per questa ragione, ha avuto una distribuzione quasi inesistente nelle sale alla sua uscita. Ora è in streaming su varie piattaforme e in diversi Festival on line. Un film da vedere per comprendere il reale, anche se fa male come un pugno nello stomaco.
Ivana Faranda
Trama
- Regia: Alessandro Rossetto
- Cast: Diego Ribon, Mirko Artuso, Nicoletta Maragno, Maria Roveran, Roberta Da Soller, Shi Yang, Olivier Rabourdin, Marco Paolini, Lucia Mascino, Andrew Ng
- Genere: Drammatico, colore
- Durata: 110 minuti
- Produzione: Italia, 2019
- Distribuzione: Parthénos
- Data di uscita: 3 settembre 2019
Alessandro Rossetto dirige “Effetto domino”, un intenso dramma sociale che segue le vicende finanziere e personali di una ditta edile e dei suoi operai, alle prese con un nuovo progetto edilizio.
Effetto domino: nessuno escluso
Il volto di una cittadina termale dell’Italia est settentrionale sta per essere completamente rigenerato. Una ditta edile è infatti sul procinto di avviare un nuovo e ambizioso progetto, con lo scopo di trasformare tutti gli hotel abbandonati del circondario in lussuose sistemazione per ricchi pensionati di tutta quanta Europa e oltre. La tranquilla cittadina sta così per essere sconvolta dal business della vecchiaia, diventato puro oro colato per i potenti del mondo che giocano ad allungare la vita, senza migliorarne però la qualità. Il mancato appoggio delle banche al nuovo progetto edilizio porterà non pochi problemi all’impresario e al suo fedele geometra, che avevano partorito l’idea. Si scatenerà così un effetto domino di avvenimenti che non darà tregua a nessuno nei dintorni della cittadina, dimostrando come tutti siamo inevitabilmente connessi.
Effetto domino: un popolo di marionette
Alessandro Rossetto, dopo sei anni di silenzio cinematografico, torna a far parlare di sé presentando il suo nuovo film “Effetto domino”, sempre fedelmente attento a rappresentare con amore e pensiero critico la realtà del Nord-Est italiano, culla natale dello stesso regista. Dopo il documentario “Rumore Bianco” (2008) e il film drammatico “Piccola Patria” (2013), Rossetto avanza al grande pubblico un nuovo intenso lungometrggio, che vuole stupire e far riflettere.
Trailer