Recensione
E poi c’è Katherine – Recensione: il “cuore” veste Prada
Il mondo dello spettacolo è uno show business senza regole e rispetto. Trent’anni sulla vetta non garantiscono successo in eterno, e se prima eri sulla cresta dell’onda, all’improvviso ti ritrovi scaraventata sul bagnasciuga e questo è ciò che accade a Katherine Newbury, magistralmente interpretata da Emma Thompson.
Conduttrice british di un talk show notturno americano, Katherine vive nel suo mondo blindato, ossessionata dalla perfezione, dal successo, è una donna dai modi crudi e spietati, senza alcuna considerazione dell’altro. Lei, accusata di essere una “donna che odia le donne” decide, come gesto estremo per riconquistare il pubblico, di assumere una presenza femminile nel suo staff al maschile di autori e la scelta ricade, obbligatoriamente, sull’unica candidata, Molly, una ragazza indiana praticamente senza esperienza.
E così, mentre la star Newbury scopre di essere stata rimpiazzata da un giovane e greve youtuber, senza cultura ma con tantissimi followers, Molly, poco a poco, vince le ostilità dei colleghi e non solo, arrivando infine a rivoluzionare l’intero show.
La rivincita ai tempi del tweet
Un lungometraggio semplice, leggero e brillante, ma profondo al tempo stesso, quello della regista indiana Nisha Ganatra, dalla sceneggiatura ritmata e significativa, scritta da Mindy Kaling, che nel film interpreta l’impacciata ma decisa Molly.
Una pellicola che affronta tematiche come il sessismo (“cavaliere è Lancillotto e Dama una vecchia babbiona che ci mette troppo tempo alla cassa” recita Emma in una battuta del film”) il razzismo (“vorrei essere una donna di colore per avere un lavoro senza requisiti” dicono i colleghi di Molly), l’eguaglianza sul posto di lavoro e la perdita della qualità dell’intrattenimento governato solo da like e followers.
Una Emma Thompson istrionica e fragile al tempo stesso, in bilico tra l’umorismo sottile di Diane Keaton, ricordata anche nell’abbigliamento androgino, e l’allure algido di Meryl Streep ne “Il diavolo veste Prada” esaltato dalle luci della ribalta.
Una storia a tratti commovente, dalla battuta ritmata e costante, che punta un occhio sulla società attuale, fatta di pubbliche catarsi e star improvvisate in uno scantinato, senza alcuna professionalità, ma portate in auge dal predominio dei social. Un mare di grettezza battuto però dall’allenza e dal talento, che ne escono vincenti sull’ostinazione e sul qualunquismo; del resto come diceva Nelson Mandela “Non giudicatemi per i miei successi, ma per tutte quelle volte che sono caduto e sono riuscito a rialzarmi”.
Chiaretta Migliani Cavina
Trama
- Titolo originale: Late Night
- Regia: Nisha Ganatra
- Cast: Emma Thompson, Amy Ryan, Mindy Kaling, Denis O’Hare, John Lithgow, Hugh Dancy, Max Casella, Reid Scott, Paul Walter Hauser, Megalyn Echikunwoke, Ike Barinholtz, Blake DeLong, Kerry Flanagan, Luke Slattery, Diane Dehn, Halston Sage, Faith Logan, John Early, Doris McCarthy, Billy Peck
- Genere: commedia, colore
- Durata: 102 minuti
- Produzione: USA, 2019
- Distribuzione: Adler Entertainment
- Data di uscita: 12 settembre 2019
“E poi c’è Katherine”, pellicola diretta da Nisha Ganatra e scritta da Mindy Kaling ha già conquistato un buon incasso al botteghino degli Stati Uniti (oltre i 15 milioni di dollari nel primo week-end d’apertura), con una storia sul mondo dei talk show televisivi.
E poi c’è Katherine: la trama
Katherine Newbury è una delle conduttrici più rinomate e capaci nel panorama dei programmi televisivi di tarda notte. I talk show sono la sua vita e sono anni di lavoro intenso per lei, i quali rischiano di andare in fumo. Katherine viene accusata infatti di essere sessista verso le donne, così decide di fare una strategia atta a prevenire eventuali licenziamenti; cosa molto frequente nel mondo dello spettacolo pur di salvare l’immagine del programma televisivo e/o casa di produzione.
La conduttrice di ferro decide di assumere una donna, Molly Patel, nel gruppo degli scrittori maschili del talk show. Nonostante questa buona offerta di lavoro (molto fasulla dato che è fatta a posta per pulirsi l’immagine), Molly decide di darsi da fare e prova con tutte le sue forze ad essere brava come Katherine, se non addirittura migliore di lei.
E poi c’è Katherine: il cast
Mindy Kaling (“Facciamola finita“, 2013; “Ocean’s 8“, 2018) firma la sceneggiatura della pellicola e ha il ruolo di Molly Palet, la neo assunta solo per coprire l’immagine della Newbury. L’attrice due volte Premio Oscar Emma Thompson (“Nel nome del padre”, 1994; “Lettere da Berlino“, 2016) interpreta la spietata e agguerrita conduttrice Katherine.