Biografia
Attore, regista e sceneggiatore messicano, Gael García Bernal deve attribuire il suo successo al grande riscontro di pubblico avuto nel suo paese, grazie soprattutto al ruolo di Ernesto Guevara de la Serna nel film “I diari della motocicletta”, passando per Almodòvar e altri registi di spessore.
Gael García Bernal, il giovane Che Guevara
(Guadalajara, 30 Novembre 1978)
Due occhi verde smeraldo e un sorriso splendente rapiscono ogni spettatore che ha avuto modo di ammirare in “azione” Gael García Bernal. Ma Gael trascende la sua bellezza (un viso efebico e un fisico esile) ed è ormai un sex symbol grazie al suo innato talento.
Bernal è un attore che mette un’infinita passione in ogni personaggio che porta in scena, curando tutti i minimi particolari dalle espressioni del viso ai movimenti del corpo.
‘Y Tu Mamá..’..e Gael García Bernal También
Il pubblico italiano impara a conoscerlo grazie al film “Y Tu Mamá También” (2001) di Alfonso Cuàron, in cui recita a fianco dell’amico di sempre, Diego Luna, in un piccante viaggio con una donna sposata più grande di loro. Grazie a questa pellicola Luna e Bernal ottengono il primo riconoscimento internazionale: vincono, infatti, il premio Marcello Mastroianni. L’anno precedente invece era stato scelto, dalla coppia delle meraviglie del cinema messicano, Iñarritu-Arriaga, per “Amores Perros”, in cui interpreta Octavio.
Figlio d’arte, Patricia Bernal e Angel Garcia sono entrambi attori, Gael Garcia comincia fin da bambino a calcare le scene teatrali. La sua prima apparizione davanti alla telecamera è nella soap opera “Teresa” (1989 – 1991), seguita, nel 1992, dalla telenovela “El abuelo y yo”, sempre a fianco di Diego Luna.
Due volte interprete di Che Guevara
A 17 anni si trasferisce a Londra per frequentare la Central School Of Spreech And Drama, e qui, oltre ad imparare il mestiere dell’attore, si fa le ossa nei film girati all’interno della scuola, comparendo in molti cortometraggi. Ma è dopo aver recitato per Iñarritu ed Arriaga che la carriera di Gael prende il volo. Infatti, nel 2001 lo troviamo a fianco alla bellissima Penelope Cruz e alla divina Fanny Ardant in “Nessuna notizia da Dio” di Augustìn Diaz Yanes.
Nel 2002 arriva un altro ruolo impegnato nella serie tv “Fidel”, dove interpreta per la prima volta sullo schermo Che Guevara. Due anni più tardi, Walter Salles lo sceglie per calarsi di nuovo nei panni del Che ne “I diari della motocicletta” (2004), dove ritrova, ancora una volta, Diego Luna. In questo toccante road movie, si raccontano le avventure del giovane Guevara insieme all’amico Alberto Granado alla scoperta di tutte le popolazioni sudamericane.
Avvolto dall’intrigato erotismo de “La Mala Educacìon”
Nel 2003 vince il premio Chopard a Cannes come migliore rivelazione maschile. Anche l’eccentrico regista spagnolo Pedro Almodovàr si accorge del talentuoso attore messicano e lo vuole nel film giallo intriso di erotismo “La Mala Educacìon” (2004), dove riveste il ruolo di un travestito, contribuendo ancora di più a creare ambiguità sui suoi gusti sessuali. Pare che lo stesso Almodòvar abbia dichiarato di trovarlo attraente sia come uomo che come donna e di non saper scegliere.
Parlando correttamente sia in spagnolo che in inglese, è presente in pellicole angloamericane, come ad esempio “The King” (2005) di James Marsch. Nel 2006, oltre ad essere il protagonista del surreale film di Michael Gondry “L’arte del Sogno”, è diretto nuovamente da Iñárritu nel corale “Babel”.
Nel 2007 si cimenta per la prima volta nella regia con “Deficit”, una storia che mescola le diverse classi sociali della realtà messicana più verace. Nel 2008 recita nel commovente thriller “Blindness – Cecità” accanto a Julianne Moore e Mark Ruffalo.
La presenza anche in pellicole angloamericane
Nel 2009 Gael García Bernal è nel misogino film svedese “Mammot” di Lukas Moodysson insieme a Michelle Williams, mentre nel 2010 è nel cast di “Letters To Juliet” e nel film spagnolo “También la lluvia” incentrato sulla storia di Cristoforo Colombo .
In “No – I giorni dell’arcobaleno” (2012), candidato al Premio Oscar 2013 come Miglior Film Straniero, Gael García Bernal è Reneè Saavedra, il dirigente pubblicitario che guida la campagna dell’opposizione di Pinochet in occasione del referendum sulla sua presidenza nel 1988.
Nel 2013 è protagonista e coregista di “Chi è Dayani Cristal?”.
Ex fidanzato della bellissima Natalie Portman, attualmente è sentimentalmente legato all’attrice e modella Dolores Fonzi, conosciuta sul set di “Vidas Privadas” (2001), da cui l’8 gennaio 2009 ha avuto il primogenito Làzaro e il 7 aprile 2011 la figlia Libertad. Dall’agosto 2014 sono separati.
Nel 2016 Gael García Bernal appare nell’acclamato “Neruda” di Pablo Larraìn, mentre è protagonista della serie TV “Mozart in the Jungle”, per la quale viene insignito del Golden Globe come Miglior Attore in una Serie Commedia o Musicale.
Davide Monastra
Filmografia
Gael García Bernal – Filmografia
- El abuelo y yo, serie tv (1992)
- De tripas, corazón, regia di Antonio Urrutia (1996)
- Amores perros, regia di Alejandro González Iñárritu (2000)
- Cerebro, regia di Andrés León Becker (2000)
- La regina di spade, serie tv, episodio ‘La maschera d’oro’ (2000)
- Y tu mamá también, regia di Alfonso Cuarón (2001)
- El ojo en la nuca – cortometraggio (2001)
- Vidas privadas, regia di Fito Páez (2001)
- Nessuna notizia da Dio, regia di Agustín Díaz Yanes (2001)
- Fidel – La storia di un mito, regia di David Attwood (2002)
- Il crimine di Padre Amaro, regia di Carlos Carrera (2002)
- I’m With Lucy, regia di Jon Sherman (2002)
- Dot the I – Passione fatale, regia di Matthew Parkhill (2003)
- Dreaming of Julia, regia di Juan Gerard (2003)
- I diari della motocicletta, regia di Walter Salles (2004)
- La mala educación, regia di Pedro Almodóvar (2004)
- The King, regia di James Marsh (2005)
- L’arte del sogno, regia di Michel Gondry (2006)
- Babel, regia di Alejandro González Iñárritu (2006)
- Il passato, regia di Hector Babenco (2007)
- Rudo y Cursi, regia di Carlos Cuarón (2007)
- Deficit, regia di Gael García Bernal (2007)
- Blindness – Cecità, regia di Fernando Meirelles (2008)
- Mammoth, regia di Lukas Moodysson (2009)
- The limits of control, regia di Jim Jarmusch (2009)
- Letters to Juliet, regia di Gary Winick (2010)
- Tambièn la lluvia, regia di Icíar Bollaín (2010)
- Il mio angolo di paradiso, regia di Nicole Kassell (2011)
- Casa de Mi Padre, regia di Matt Piedmont (2012)
- No – I giorni dell’arcobaleno, regia di Pablo Larraín (2012)
- Chi è Dayani Cristal? (Who is Dayani Cristal?), regia di Marc Silver (2013)
- El Ardor, regia di Pablo Fendrik (2014)
- Cesar Chavez, regia di Diego Luna – cameo (2014)
- Rosewater, regia di Jon Stewart (2014)
- Zoom, regia di Pedro Morelli (2015)
- El aula vacía, vari registi – voce narrante (2015)
- Eva no duerme, regia di Pablo Agüero (2015)
- Desierto, regia di Jonás Cuarón (2015)
- Salt and Fire, regia di Werner Herzog (2016)
- Neruda, regia di Pablo Larraín (2016)
- Mi stai uccidendo, Susana, regia di Roberto Sneider (2016)
- If You Saw His Heart, regia di Joan Chemla (2017)
- Museo – Folle rapina a Città del Messico, regia di Alonso Ruizpalacios (2018)
- Lontano da qui, regia di Sara Colangelo (2018)
- Acusada, regia di Gonzalo Tobal (2018)
- Ema, regia di Pablo Larraín (2019)
Wasp Network, regia di Olivier Assayas (2019) - Il paradiso probabilmente, regia di Elia Suleiman (2019)
Regista
- Déficit (2007)
- 8, vari registi – segmento The Letter (2008)
- Revolución, vari registi – segmento Lucio (2010)
- Los Invisibles, regia di Gael García Bernal e Marc Silver – cortometraggio (2010)
- Drifting, regia di Gael García Bernal e Diego Luna – cortometraggio (2013)
- La mano visible – cortometraggio (2015)
- Madly, vari registi – segmento Love of my life (2016)
- Mozart in the Jungle – webserie TV, episodio 3×09 (2016)
- Aquí en la Tierra – serie TV, episodio 1×01 (2018)