Recensione
A Tor Bella Monaca non piove mai: un esordio di tutto rispetto
“A Tor Bella Monaca non piove mai” è l’opera prima dell’attore-regista Marco Bocci, nonché un film tratto dal suo omonimo primo romanzo, ma non soffre affatto delle incertezze e delle sbavature tipiche di molti debutti. Si tratta infatti di un film solido, che scaturisce da un bisogno profondo di espressione personale impetuoso quanto sincero.
Il modo in cui Bocci sceglie di raccontare la periferia romana colpisce sin da subito per l’approccio particolare: nell’immaginario comune, quando si pensa alle zone più “disagiate” della città si pensa a storie di malavita, di piccola e grande criminalità, di violenza gratuita che quasi mai si sofferma sul lato umano delle persone. In questa pellicola il crimine è presente, in forma più o meno concreta, ma non è mai il vero fulcro dell’azione perché la periferia che Bocci vuole raccontare è una periferia abitata da famiglie oneste.
In un certo senso si tratta di una denuncia della radicalizzazione a cui individui dotati di sani principi e una morale salda, come Mauro, possono andare incontro quando abbandonati a se stessi dalla legge nel momento del bisogno. Le forze dell’ordine, che dovrebbero tutelare il padre di Mauro da un inquilino moroso che si rifiuta di pagare l’affitto, risultano assenti per la maggior parte della trama, comparendo solo come agenti di ingiusta repressione.
Questa empatia verso chi lotta ogni giorno per arrivare a fine mese e la commistione con il viscerale bisogno di raccontare la realtà di Tor Bella Monaca, con i suoi viadotti sporchi, i suoi palazzi grigi e le sue atmosfere, ricorda l’onestà intellettuale della grande scrittrice nostrana Anna Maria Ortese nell’opera che causò ingiustamente la sua damnatio memoriae, “Il mare non bagna Napoli”.
A Tor Bella Monaca non piove mai: la forza di un film d’ensemble
Come si può evincere già da una locandina dalla composizione ben studiata, “A Tor Bella Monaca non piove mai” è prima di tutto un film corale. Mauro è il protagonista, ma il suo è un ruolo privo di prepotenza, in linea con il suo carattere remissivo.
Anche senza aver letto il libro, è facile immaginare come alcuni personaggi secondari abbiano risentito della trasposizione su grande schermo, rimanendo come sospesi in un’assenza di battute, ma il pregio della pellicola è quello di riuscire a dare dignità e carattere anche alle figure per cui non sembra avere molto spazio. Lucia, per esempio, è statuaria nel suo orgoglio, nello sprezzo che le brucia nei grandi occhi scuri senza bisogno di essere accompagnato dalle parole.
Allo stesso tempo, la trama dà il meglio di sé quando ai personaggi è permesso rotolare in ogni possibile direzione come un pugno di biglie. Ci sono momenti in cui sembrano essersi fermate, o allineate nel modo giusto, ma poi tornano invariabilmente a roteare in un vortice di errori, esplosioni di rabbia repressa e rimpianti.
Tutto questo rischia di danneggiare lo svolgimento organico della vicenda, lasciando aperte troppe porte senza curarsi di chiuderle in maniera soddisfacente, ma un finale distillato, quasi chirurgico, riporta l’ordine nel caos con un singolo gesto.
Gaia Sicolo
Trama
- Regia: Marco Bocci
- Cast: Libero de Rienzo, Andrea Sartoretti, Antonia Liskova, Lorenza Guerrieri, Fulvia Lorenzetti, Giorgio Colangeli, Giordano De Plano, Federico Tocci, Gabriel Montesi, Massimiliano Rossi, Carlo D’Ursi, Valeria Zazzaretta, Lorenzo Lazzarini
- Genere: Drammatico, colore
- Durata: 89 minuti
- Produzione: Italia, Spagna, 2019
- Distribuzione: Altre Storie e Minerva Pictures
- Data di uscita: 28 novembre 2019
“A Tor Bella Monaca non piove mai” è la pellicola d’esordio registico di Marco Bocci, che, partendo da suo romanzo omonimo, ne firma anche la sceneggiatura.
A Tor Bella Monaca non piove mai: una difficile storia di periferia
Il protagonista Mauro è interpretato da Libero De Rienzo, un ragazzo poco più che trentacinquenne nato e cresciuto nel difficile quartiere della periferia romana di Tor Bella Monaca.
Distrutto da sporadici lavoretti senza prospettive e dalla totale assenza di un proprio ruolo nella società e spinto anche dalla voglia di riconquistare la sue bella e sensuale ex fidanzata Samantha (interpretata da Antonia Liskova) che lo ha lasciato per un dottore, decide finalmente di affrontare il proprio futuro e iniziare a vivere, lasciandosi coinvolgere da due dei suoi amici nell’incerto tentativo di rapinare la mafia cinese.
Così, mentre la famiglia di Mauro cerca in tutti i modi di restare unita e sostenere il fratello Romolo (interpretato da Andrea Sartoretti), ex delinquente pentito che da anni lotta per crearsi una seconda opportunità nella società, una brutta sorpresa sconvolgerà i piani dei nostri tre amici.
Fra i protagonisti di “A Tor Bella Monaca non piove mai” troviamo Libero De Rienzo (“Santa Maradona” del 2001 di Marco Ponti, “Smetto quando voglio: Ad honorem” e “Smetto quando voglio: Masterclass”
del 2017 di Sydney Sibilia), Andrea Sartoretti (“A.C.A.B. – All Cops Are Bastards” del 2012 di Stefano Sollima e “Il destino degli uomini” del 2018 di Leonardo Tiberi), Antonia Liskova (“Occhi Chiusi” del 2017 di Giuseppe Petitto e “La banda dei Babbi Natale” del 2010 di Paolo Genovese) e la partecipazione di Giorgio Colangeli.