Recensione
Promare – Recensione: uno spettacolo visivo senza pari
La Trigger è sempre stata una dei titani dell’animazione giapponese, capace di catalizzare un vasto pubblico di fedelissimi in tutto il mondo con la propria nomea di studio devoto a sequenze colorate, dinamiche e tecnicamente ineccepibili.
Guardando “Promare” si ha davvero la sensazione di stare osservando una vera e propria celebrazione di tutto questo, portata a livelli di virtuosismo capaci di far girare la testa solo a pensare alla mole di lavoro certosino che si nasconde dietro il prodotto finito.
Abbondano scene di elevata complessità in cui il focus della “telecamera” ruota continuamente attorno ai personaggi, seguendone le acrobazie in battaglia, senza mai risultare confusionario per lo spettatore. I momenti più movimentati del film sono inoltre valorizzati da una colonna sonora che sembra cucita su misura e da colori accesi, saturi ma sapientemente bilanciati allo stesso tempo.
“Promare” però non è solo azione mozzafiato: la stessa cura per i dettagli viene data anche alle scene più contemplative o drammatiche, quando la palette si restringe a una selezione di grigi accompagnati da una voce che sembra evocare un disperato lamento funebre.
A dare coesione artistica al tutto è l’uso costante di forme geometriche basilari, perlopiù triangoli, che conferiscono a elementi come le fiamme, il magma o il fumo un’atmosfera quasi da videogioco.
Promare: un’opera di indiscutibile attualità
Il pubblico occidentale è gravato spesso da diversi preconcetti quando si tratta di anime. Pellicole di animazione giapponese di qualsiasi genere vengono ricondotte in fretta e furia a due possibili categorie, Ghibli e “cartoni per bambini”. Ai film della Ghibli viene concesso un briciolo in più di dignità, ma non molta.
La cinematografia nipponica, tuttavia, ha sempre utilizzato il media dell’anime per creare storie destinate anche a un pubblico adulto e “Promare”, sebbene sia una produzione Trigger e quindi appartenente a una nota tradizione per ragazzi, non è un’eccezione.
La trama del film è offuscata da espedienti fantascientifici ed esplosioni ultra-colorate, ma è innegabilmente legata al tema della crisi climatica e delle politiche miopi e crudeli che molti politici esibiscono al riguardo. Il magma impazzito del nucleo del pianeta è una metafora per il riscaldamento globale, gli esperimenti eugenetici sui Burnish rappresentano il modo in cui sono le minoranze e i gruppi più vulnerabili a soffrire per primi le conseguenze dei disastri ambientali (“Mad Max: Fury Road” docet).
“Promare” non ha paura di mostrare come la polizia possa trasformarsi nel braccio brutale di un dittatore dispotico, di come le istituzioni che tutti considerano enti rassicuranti possano celare dietro una facciata perfetta gli orrori della xenophobia.
La pellicola si nutre di tutto questo e, invece di portare lo spettatore a disperare, offre ai suoi protagonisti la possibilità di cambiare le cose. Se questo cambiamento deve avvenire attraverso un robot gigante pilotato da un terrorista e da un pompiere che parla come un attore di kabuki, allora ben venga.
Gaia Sicolo
Trama
- Regia: Hiroyuki Imaishi
- Cast: John Eric Bentley, Steve Blum, Johnny Yong Bosch, Melissa Fahn, Crispin Freeman, Arata Furuta, Nobuyuki Hiyama, Tetsu Inada, Billy Kametz, Katsuyuki Konishi, Ami Koshimizu, Rikiya Koyama, Erica Lindbeck, Matthew Mercer, Mike Pollock, Alyson Leigh Rosenfeld, Masato Sakai, Ayane Sakura, Taichi Saotome, Mayumi Shintani, Michael Sinterniklaas, Kari Wahlgren
- Genere: Animazione, avventura, fantascienza, colore
- Durata: 111 minuti
- Produzione: Giappone, 2019
- Distribuzione: Nexo Digital
- Data di uscita: 3 febbraio 2020
“Promare” è un film d’animazione targato Studio Trigger che ha travolto i botteghini giapponesi con una coloratissima storia sci-fi.
Promare: un’opera forgiata nel fuoco
Nel mondo di “Promare” esistono delle persone chiamate Burnish, capaci di prendere fuoco spontaneamente e controllare le fiamme. A causa dei terribili incidenti da loro causati, negli ultimi trent’anni i Burnish sono stati repressi e tenuti sotto controllo, ma un gruppo chiamato Mad Burnish si ostina a volersi fare giustizia mettendo la città di Promeapolis letteralmente a ferro e fuoco.
A contrastarli ci sono i Burning Rescue, un gruppo di pompieri dotati di tecnologie avanzate a base di ghiaccio, l’unica cosa capace di estinguere le fiamme dei Burnish. Galo Thymos è un intrepido membro dei Burning Rescue che si ritroverà a dover fare i conti non solo con il capo dei Mad Burnish, Lio Fotia, ma anche con la realtà che lo circonda e le insidie che lo aspettano a ogni angolo della sua avventura.
Cast e produzione
Studio Trigger è una delle case di animazione più famose in Giappone e nel resto del mondo grazie ai suoi elevatissimi standard qualitativi. Il regista di “Promare”, Hiroyuki Imaishi, ha già collaborato con la Trigger in svariate occasioni.
Imaishi infatti ha curato e diretto tre film tratti dalla celeberrima serie “Tengen Toppa Gurren Lagann”, uno degli anime a cui la casa di animazione deve maggiormente la sua fama, e forse per questo motivo i più nostalgici vedono possibili parallelismi tra il design dei protagonisti di “Tengen Toppa Gurren Lagann” e Galo Thymos, il personaggio principale della nuova pellicola.